MARIA ESPERANZA MUORE IN NEW JERSEY ALL’ETÀ DI 75 ANNI

 

 

 

Maria Esperanza Medrano de Bianchini

Maria Esperanza Medrano de Bianchini, la famosa veggente [...] è morta sabato [7 agosto 2004] alle 4.36 del mattino, dopo una lunga e misteriosa malattia, simile al morbo di Parkinson, da cui era affetta da lungo tempo.

Maria Esperanza, che aveva 75 anni, è rimasta in uno stato semi-comatoso dal 6 luglio, quando era stata trasportata d’urgenza all’ospedale Southern Ocean County Hospital, nel New Jersey, lo Stato americano dove si trovava dal Natale scorso. Maria Esperanza vive nei pressi di Caracas, in Venezuela.

Fortemente attaccata alla vita, la mistica aveva avuto una notevole ripresa da quell'episodio e da uno precedente verificatosi il 20 aprile, ma alla fine sabato scorso è spirata nella casa in cui era ospitata, in presenza di tutti i membri della sua famiglia - il marito Geo, sette figli, e tutti i suoi nipoti - riuniti attorno al suo letto. La sua morte è stata accompagnata da una forte fragranza di rose e preceduta da alcuni sogni avuti da coloro che le erano più vicini, compreso il figlio Giovanni, che era accorso al suo capezzale dal Venezuela appena qualche giorno prima.

Con lei c’era soprattutto suo marito Geo, il suo fedele compagno nella vita, sempre a suo fianco, un uomo la cui spiritualità è molto vicina alla sua. Geo ha detto che la sua morte porta non la fine ma una "nuova alba".

Lei e la sua famiglia erano ospitati in una residenza privata di Long Beach Island. Nella casa, venerdì sera era stata concelebrata una Messa da quattro sacerdoti; in quell’occasione il Preziosissimo Sangue le era stato portato alle labbra, determinando quella che i testimoni hanno definito come una "vistosa risposta" da parte della mistica, nota per le sue guarigioni, visioni, stigmate, bilocazioni, e tutta una serie sbalorditiva di altri carismi. [...]

 

UN RICORDO PERSONALE: PIÙ DI OGNI ALTRA COSA, I SUOI DONI PIÙ IMPORTANTI ERANO LA SPERANZA E L’AMORE

di Michael H. Brown

Non avevo mai conosciuto una persona come Maria Esperanza.[...] Stavo conducendo una ricerca per un mio libro intitolato "The Final Hour", dedicato alle apparizioni mariane. Era il tardo autunno del 1991, mi recai in un ospedale a Caracas, dove Maria Esperanza stava assistendo una figlia che stava per partorire. Fu così gentile da venirmi incontro nella sala d’attesa, pur nel bel mezzo di quell’evento così importante. Ed era molto di più di quello che mi sarei potuto aspettare. Appena pochi minuti dopo avermi conosciuto mi guardò negli occhi - come nessuno aveva mai fatto prima - e mi disse a che età gli eventi più importanti della mia vita - positivi e negativi - erano accaduti. E tutto era assolutamente esatto.

Il giorno seguente, a casa sua, mi benedisse con un guanto che era appartenuto a San Padre Pio. Fu là che cominciai a sentire, dalle persone attorno a lei, innumerevoli aneddoti - e non esagero quando dico innumerevoli - circa i suoi carismi.

C’erano sempre un paio di decine di familiari o amici ad ascoltarla, pendendo dalle sue labbra su ogni cosa che diceva.

Divenne subito evidente che i fenomeni che accadevano attorno a lei erano molto al di là di quelli riscontrabili nei comuni "veggenti". Era difficile credere a tutto ciò che mi raccontarono, ma si trattava di persone insolitamente colte - professionisti - e quello che avevano visto li aveva cambiati per sempre. Mi parlarono di una luce che la circondava quando, nel cuore della notte, pregava nella sua cappella. Mi raccontarono dei petali di rosa che avevano visto cadere. Dissero che aveva profetizzato che un miracolo sarebbe dovuto accadere a distanza di qualche giorno, e in effetti l’8 dicembre 1991, durante la Messa, un’ostia iniziò a sanguinare e il miracolo più tardi venne riconosciuto ufficialmente dalla diocesi.

Io stesso avevo sentito odore di rose durante quella mia prima visita ma, incredibilmente, il fenomeno era passato in secondo piano. Si provava una strana sensazione quando si era in compagnia di Maria Esperanza. Era una sensazione di benessere. Era una sensazione di gioia. Durante la mia seconda visita mi ritrovai a comporre una canzone di pura felicità - e chiunque mi conosca sa bene che non ho alcuna inclinazione musicale.

Maria Esperanza stessa compose la canzone più potentemente spirituale che abbia mai sentito, era una lode a Dio Padre.

C’era sempre uno straordinario calore. C’era un’accoglienza. C’era una scintilla nei suoi occhi così incredibilmente profondi. Le nostre strade si incrociarono molte volte nel corso degli anni e così diventammo amici. Parlammo assieme in Massachusetts, a New York, in Arizona, nell’Indiana, in Pennsylvania, e le feci visita quando si trovava in New Jersey, dove nei suoi ultimi anni si fermava spesso. Fu circa tre anni fa che la sua salute cominciò a declinare, per una malattia curiosamente simile a quella che affligge Giovanni Paolo II, un Papa per amore del quale lei aveva accettato su di sé quella sofferenza.

Aveva davvero doni soprannaturali? La prima volta che mia moglie Lisa la conobbe, si sentì come se stesse levitando, come se fosse stata abbracciata dalla Vergine e trasportata in un altro luogo. Fu lei a regalarci la penna Parker con cui firmammo il nostro certificato di matrimonio (specificando che serviva per quel preciso scopo) e fece un’esatta profezia circa uno dei nostri figli.

Parlavamo regolarmente con lei al telefono e durante una conversazione mi avvertì esplicitamente di un pericolo che stavo per correre, e ancora una volta ebbe ragione fin nei minimi particolari. Come si può ripagare tutto ciò? Quell'avvertimento mi salvò da un guaio.

Oh, i fenomeni erano notevoli ("incredibili" nel vero senso di questa parola ormai abusata) - ma erano ben più che delle sensazioni quelle che trasmetteva: non sono mai stato in presenza di nessuno che trasmettesse più amore di lei.

Questo amore era testimoniato nella sua famiglia. Con grande meraviglia di chi vi assisteva, i parenti e gli amici di Maria Esperanza insistevano spesso per essere con lei quando viaggiava. Non era insolito che trenta o perfino 77 persone, fra parenti ed amici, l’accompagnassero negli Stati Uniti fin dal lontano Venezuela! L’accompagnava il suo caro marito Geo, che ha una profonda spiritualità; sei figlie - ciascuna porta il nome della Vergine Maria; un figlio; una moltitudine di nipoti. E poi le nuore e i generi, che le erano molto affezionati, come ad una persona di famiglia.

Poi c’erano i suoi "figli spirituali". Sentivano tutti il suo amore. Così come mia moglie Lisa ed io. Aveva qualche buona parola per tutti. L’avevo vista l'ultima volta in aprile, poco prima che la nostra famiglia si trasferisse di casa, e seppi allora in cuor mio che quella sarebbe stata l’ultima volta.

Mi aveva detto che ero uno dei suoi figli spirituali, io non ho mai saputo bene come considerare queste parole, ma durante la mia ultima visita le dissi che mi consideravo un suo figlio spirituale. Era una gioia stare con lei. Che amore.

Aveva sempre ragione? Beh, era umana. Era un essere umano che viveva pienamente - esercitando i suoi doni - la sua vocazione di madre. Non ho mai visto una famiglia più affiatata, una famiglia più piena d’amore della sua. Se, come dice la Scrittura, dobbiamo discernere dai "frutti" di una persona, suo marito e i suoi sette figli, la famiglia estesa e gli innumerevoli amici (a migliaia spesso le davano il benvenuto a Betania) costituiscono una testimonianza decisiva.

Molti la conoscevano come la mistica più famosa del mondo, la più grande - si dice - dopo San Padre Pio. Veggente, mistica, stigmatizzata. Fu Maria Esperanza che previde l’11 settembre - posso darne personale testimonianza - e fu Esperanza che fece il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti per una "missione".

Prima della sua morte, un gran numero di persone a lei vicine ha avuto esperienze insolite. Nel nostro caso, ci fu un sogno nel quale vidi Maria Esperanza giovane e radiosa - come qualcuno potrebbe esserlo in Paradiso - appena due notti prima del fatidico ricovero di luglio in sala rianimazione, in uno stato semi-comatoso da cui non si sarebbe più ripresa. Contemporaneamente, e senza sapere quello che io avevo visto, mia moglie durante la Messa "vide" Maria Esperanza, in un’insolita visione interiore.

Quando è morta, si dice che si percepisse una fragranza di rose.

La sua dipartita da questo mondo doveva avvenire in casa di un americano, John Crimi, che aveva aiutato lei e la sua famiglia in molti momenti difficili, assieme a cari amici come Ron e Charlene Kyle del New Jersey. Che significato attribuire alla sua scomparsa? Sembra straordinario che Esperanza sia morta durante il 2004 - un anno in cui lei vide che ci sarebbe dovuto essere un avvenimento speciale, un nuovo risveglio, con "fiumi di luce". Di più, lei disse espressamente ai suoi familiari che si sarebbe verificato un evento di grande importanza dopo la metà dell'anno [consulta anche: "La veggente Maria Esperanza invita a pregare e avverte che gli Stati Uniti corrono ancora seri rischi"; N.d.R.].

Si ammalò per l'ultima volta nella prima settimana di luglio, che era il settimo mese del 2004.

Le sue profezie riguardano anche il mondo, o erano visioni personali aperte all'interpretazione? Inoltre aveva detto che Gesù sarebbe apparso dopo la morte di una persona molto conosciuta ed amata. E’ possibile che stesse parlando di sé stessa, forse senza rendersene conto?

Domande e ancora domande, ma le lezioni importanti erano personali. Maria Esperanza insegnava la riconciliazione. Non l’ho mai sentita criticare un'anima! "Speranza" non era il suo secondo nome [in spagnolo "Esperanza" significa "speranza"; N.d.R.], era il suo nome, punto e basta!

Ed io serberò sempre nel cuore i momenti che abbiamo trascorso insieme, l’incredibile sentimento di gioia che evocava [...]. Mi auguro davvero che la Chiesa possa venerarla e beatificarla in breve tempo! [...] E’ stata una fra le persone più importanti che abbia mai conosciuto, forse la più importante [...].

Non ti dimenticherò, Maria Esperanza, il tuo aroma di santità, la luce dei tuoi occhi indimenticabili, il sussurro di conoscenza come una carezza di vento.

 

Dagli articoli di Michael H. Brown:
"Personal remembrance: above all else, famous mystic's gift was hope and love" e "Maria Esperanza, widely considered the greatest catholic mystic in decades, dies in New Jersey saturday at age of 75", da Spirit Daily.

 

 

Dall'archivio di "Profezie per il Terzo Millennio" consulta anche altri articoli di Michael H. Brown con interviste a Maria Esperanza de Bianchini:
Le interviste di Michael H. Brown alla mistica Maria Esperanza de Bianchini

 

 

 

Traduzione e adattamento a cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Settembre 2004
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