Vangeli canonici e vangeli apocrifi

 

Navigando fra la sterminata e variegata moltitudine dei siti cattolici presenti su Internet, capita talvolta di imbattersi in siti che pur dichiarandosi cattolici e affermando di sottomettersi pienamente al Magistero della Chiesa propongono materiale di dubbia ortodossia e attendibilità come rivelazioni private e testi non riconosciuti come autentici dalla Chiesa. Fra questi testi non è raro trovare i cosiddetti "vangeli apocrifi" proposti assieme ai Vangeli canonici senza i dovuti distinguo o peggio ancora messi sullo stesso piano di questi ultimi, in contrasto con quanto la Chiesa insegna.

Sulla natura di questi scritti è forse opportuno spendere qualche parola di chiarimento:

 

Gli apòcrifi: i "vangeli" non ispirati

Nel tempo in cui nacquero i Vangeli e soprattutto nei decenni successivi (II sec.) nelle comunità cristiane si moltiplicarono gli scritti su Gesù: memorie, testimonianze, racconti, tradizioni, spunti per la catechesi... Alcuni scritti vogliono rispondere alle ansie sociali o alle eresie del momento, altri opporsi agli influssi delle religioni orientali. Questi scritti furono definiti APOCRIFI (nascosti, incerti), perché contengono qualcosa di misterioso, problematico, e non possono essere collocati dalla Chiesa sul piano dei Vangeli canònici, che sono autentica parola di Dio. Gli apòcrifi si possono classificare in tre categorie:

  1. Alcuni tentano di completare e arricchire la scarna documentazione offerta dai Vangeli canonici: è il caso di vari "vangeli" sorti in comunità palestinesi (ad esempio il VANGELO detto DEGLI EBREI).
  2. Altri raccolgono parole di Gesù, organizzate a scopo catechetico o anche con intenti polemici. Particolare importanza ebbe il VANGELO DI TOMMASO, dovuto a una comunità gnostica egiziana (Chenoboschion) identificata nel 1945-46. Il titolo dato alla collezione è significativo: "Queste sono le parole nascoste dette da Gesù". Ci sono citazioni dai Vangeli canonici e da diverse tradizioni di incerta origine.
  3. Altri vogliono abbellire la vita di Gesù, ricorrendo ad elementi fantasiosi e leggendari, per favorire la devozione e soddisfare la curiosità popolare: sono nati così molti VANGELI DELLA NATIVITA' E DELL'INFANZIA DI GESU' carichi di vivaci quadretti di vita familiare, di pittoreschi miracoli, frammisti a volte con affermazioni ereticali grossolane.

Ai vangeli apòcrifi si sono ispirati tanti artisti e la pietà popolare, come risulta dai dipinti che riproducono episodi della vita di Gesù e di Maria non documentati nei Vangeli canonici; così alcune devozioni divenute tradizionali si fondano sui racconti apòcrifi: ad esempio, i nomi dei genitori di Maria, Gioacchino e Anna, la presentazione al tempio di Maria, i racconti del prodigioso fidanzamento di Giuseppe e della sua morte edificante, la morte e la sepoltura di Maria. Questa immensa produzione popolare, ricca di dati interessanti ma anche di sconcertanti falsificazioni, non fa che esaltare la serietà dei Vangeli veri, i soli che la Chiesa ha canonizzato come ispirati, e che sono stati scritti "perché ti possa rendere conto della solidità dell'insegnamento che hai ricevuto" (Lc 1,4).

(Tratto dal sito "BIBBIASPECIAL")

 

 

 

A cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Aprile 2002


 

Ritorna alla pagina principale