Congresso internazionale degli esorcisti 2002

Padre J. M. Verlinde: attenzione ai nuovi movimenti religiosi

 

 

PRESENTAZIONE DI P. RENÉ LAURENTIN

Padre R. Laurentin e Padre. J. M. Verlinde

Padre Joseph Marie Verlinde insegna all’Università cattolica di Lione (Filosofia della natura ed epistemologia), nel Seminario Belley, ad Ars (Teologia fondamentale) e allo STIM, Studio Intermonastico di Francia (Teologia fondamentale). I suoi due libri, che stanno per essere tradotti in italiano, sono: "L’esperienza interdetta" e "La sfida delle nuove religiosità al cristianesimo".

"Vi presento una persona molto rappresentativa del nostro tempo, molto conosciuta in Francia per il suo curriculum. Ha vissuto tutti i grandi avvenimenti del nostro tempo. Ha cominciato molto presto a fare un dottorato in scienze atomiche che ha conseguito a 24 anni. Era il tempo del maggio 1968, che ha fatto una gran confusione. In Francia era il tempo in cui si metteva tutto in questione. P. Joseph Marie Verlinde dopo questo contatto con la grande scienza, ha lasciato la scienza ed anche il cristianesimo e si è messo alla scuola di un guru indiano molto conosciuto. Con lui ha percorso tutto il mondo. Un giorno, però, ha scoperto Gesù Cristo: Cristo si è rivelato a lui durante una conversazione con un cristiano. E’ stato un gran "colpo". Ma poi è finito in un gruppo esoterico marginale che lo ha aiutato. E siccome era predisposto a ricevere tutte le influenze: la levitazione, la guarigione, ecc. ha capito, piano piano, che tutti questi doni erano sospetti e allora ha preso contatto e poi frequentato Padre Matthieu, un grande esorcista, famoso in Francia. Si è rivolto a lui per essere aiutato e inserirsi in una piena comunione con Cristo. Ha fondato una nuova comunità in Francia. Insegna in alcune università cattoliche (a Lione, ecc.). Recentemente il Card. Lustiger gli ha chiesto di predicare la Quaresima a Notre Dame. Questo è stato un grosso successo. Notre Dame è stata piena, come mai era stata. Gli lascio subito la parola, perché sia lui a parlarvi".

 

Padre Joseph: "Grazie Padre Laurentin, grazie agli organizzatori per la fiducia che mi mostrate. Non vi parlo solo da teorico. Sono uno che ha vissuto nella sua carne, e spesso dolorosamente, l’avventura della New Age, al suo inizio. Il tema che mi è stato affidato riguarda le nuove religiosità e in che misura esse toccano il ministero dell’esorcista. Avete sentito dalla presentazione di Padre Laurentin che sono passato dall’India, e poi per un gruppo esoterico di tipo cristico, cioè un gruppo che recuperava il Vangelo, ma l’interpretava in modo esoterico.

 

PRIMA PARTE - ORIZZONTE DOTTRINALE ED ALIENAZIONE

Parlerò prima di tutto dell’orizzonte teologico ed antropologico delle nuove religiosità (ne posso parlare in generale perché, in loro, tutto si sviluppa in un orizzonte comune) e vi parlerò delle pratiche alienanti che esistono all’interno di queste nuove religiosità. In modo particolare mi soffermerò sull’iniziazione. Vi parlerò dell’orizzonte teologico e antropologico perché credo che l’alienazione comincia proprio da lì. Il Cardinale Arinze, nel famoso Concistoro in cui si parlò della sfida dei nuovi movimenti religiosi affermò che sono chiamati nuovi non solo perché apparsi solo dopo la 2ª guerra mondiale, ma perché rappresentano un’alternativa alle religioni tradizionali e ciò lascia supporre che si costituiscano come un nuovo paradigma, una nuova proposta di senso che dovrebbe supplire i valori cristiani. Questo nuovo paradigma si annuncia già dal 19° secolo ma è venuto alla luce soltanto dopo la crisi della razionalità e dopo l’emergere, molto forte, delle nuove correnti psicologiche. Penso particolarmente a C. G. Jung, più ancora che a Freud. Lo psichiatra americano, ha parlato ieri delle psicologie trans-personali che hanno avuto un ruolo fondamentale nella cristallizzazione e nell’affermazione del movimento New Age che già si annunciava da più di un secolo ma che ha approfittato di questa congiuntura per manifestarsi negli anni ‘60. La New Age è nata nel 1971 con la fondazione di due comunità importanti: Esalen, in California, e Findhorm in Scozia.

 

LA NEW AGE

La New Age non è un movimento ma una mentalità, è una "rete di reti", un NETWORK (come si dice in inglese), una rete che raccoglie un insieme di pensieri nuovi, una rete che li raccoglie, li unifica, offrendo un orizzonte comune, un orizzonte teologico ed antropologico comune. In questo comune orizzonte ci sono grandi differenze e contraddizioni flagranti, ma l’unità si trova sempre in questo comune orizzonte di cui vi darò alcuni elementi.

 

I QUATTRO PILASTRI FONDAMENTALI DELLA NEW AGE

Padre Joseph M. Verlinde

Essa è fondata su quattro principi, che sono i quattro pilastri della New Age:

1) Una concezione olistica ( greco OLOS = IL TUTTO ) dell’universo-uno, all’interno della quale tutte le differenze, anche quelle che non vediamo, sono illusorie. Concezione monistica: un solo essere. Nega la differenza tra Creatore e creatura. Non c’è un Creatore e una creatura, c’è un unico, solo essere. Si tratta di un dio immanente, un dio che s’identifica col mondo. Tutto ciò che esiste partecipa all’unica e sola esistenza che, per definizione, è divina. Quindi tutto è divino. Noi siamo divini, siamo "dio" per natura. Gesù è un Avatar, cioè solo una delle tante incarnazioni del divino. Ce ne sono state prime di lui e ce ne saranno dopo di lui.

2) Un relativismo etico e religioso. E’ buono ciò che mi sembra buono. Non c’è nessun valore assoluto. Il bene, il bello e il vero (i nostri valori trascendentali) non hanno valore assoluto. Hanno valore solo per "me". Io sono il "creatore" dei valori. Relativismo religioso. Non esistono religioni vere o false. Non esistono religioni rivelate e altre no. Non c’è una religione migliore o più vera di un’altra. Non ci sono verità assolute, ecc.

3) Reincarnazione. La legge fondamentale è quella della reincarnazione e del karma. La concezione della vita è vista alla luce della reincarnazione. Essa è un paradigma, qualcosa di cui non si discute più, è certa (N.d.R. = è un dogma!).

4) Un millenarismo ottimista. Si aspetta un mondo nuova che sarà migliore.

Questi sono i punti, dei paradigmi. Paradigmi che significano una visione del mondo che s’impone come definitiva, universale, evidente, che non si discute. Ecco la difficoltà del dialogo. La nostra concezione del mondo si appoggia su altri paradigmi. Noi non ci riconosciamo in nessuno di questi principi fondamentali della nuova religiosità della New Age. Il mondo oggi si costruisce su questi quattro pilastri, che non sono più i nostri pilastri. Prenderò in esame solo due di questi punti, nella parte teorica della mia conferenza: 1) il dio-tutto; 2) l’antropologia che ne discende.

Mi soffermo su queste cose per mostrarvi l’impatto e le implicazioni spirituali che veicolano e per dimostrarvi che vi sono dei luoghi d’alienazione, anche se sono solo delle visioni teoriche. Io ho la profonda convinzione che il Nemico (= il Diavolo) ci tiene già nella sua rete con l’adesione a queste teorie che ci sono proposte.

 

A) IL PARADIGMA OLISTICO-MONISTICO

Per far capire in modo semplice comincerò con la preposizione del bulgaro Omraam Mikhael Aivanhov (1900-1986), il fondatore della Fraternità Bianca Universale. Egli adotta il "modello del ragno". "Osservate un ragno che tesse la tela. Avete l’impressione che ci sia, da un lato, il ragno e dall’altro lato, ci sia la tela. Ma a guardare bene il ragno produce la tela a partire dalla sua stessa sostanza. La tela ed il ragno, in effetti, sono una cosa sola. Non sono due realtà differenti, ma una cosa sola. La tela fa parte del ragno, anche quando sembra essere separata. Allo stesso modo, Dio e il mondo sono uno e l’apparente differenza tra Creatore e creatura è solo un’illusione. Sarebbe come dire che il ragno è il creatore e la tela è la creatura. Colui che è più avanzato (secondo questo gruppo esoterico) sa invece che Dio e il mondo sono una cosa sola". Altro esempio: la lumaca, quando la si guarda c’è l’impressione che la chiocciola sia differente dalla materia molle del corpo della lumaca e, infatti, si può togliere la chiocciola e la lumaca continua a vivere. Il biologo sa che la lumaca produce la chiocciola a partire dal proprio corpo. In effetti, è una parte del suo corpo che s’indurisce. Aivanhov dice (e con lui anche gli esoteristi e gli occultisti d’oggi) che la materia dura è come la cristallizzazione dello spirito e ciò che crediamo essere due ambiti differenti, sono in realtà la stessa cosa. James Findlay, uno dei più grandi profeti (sic!) della New Age, su questo punto afferma: "Lo spirito è lo stato più alto di vibrazione che noi conosciamo". Capite "lo spirito è vibrazione", quindi siamo solo nell’ordine della fisica, non c’è niente di soprannaturale. Il soprannaturale, in questa prospettiva, non esiste proprio! Ciò che noi chiamiamo soprannaturale sarebbe solo un aspetto della natura.

 

LO SPIRITO E DIO SONO SOLO VIBRAZIONI

"Lo spirito è una parte dell’universo - continua - allo stesso titolo della materia fisica. E lo spirito è questo qualcosa che misura la materia; è la ‘forza’ o il ‘movimento’ che domina l’universo. E’ una sostanza che vibra nell’ultravioletto (sic!). Ma esiste uno stato vibratorio ancora più elevato dello spirituale e questo è il ‘divino’. Il divino è contiguo allo spirituale, come lo spirituale è contiguo al materiale". Come vedete da questa descrizione (la materia vibra; la vibrazione più sottile è lo spirito; più sottile ancora è il divino) non c’è differenza, né discontinuità, fra il divino, lo spirito e la materia. Quindi la materia, come lo spirito, sono "divini"! E aggiunge: "Tutto nell’universo è vibrazione. Al principio era il Verbo, e il Verbo è vibrazione pura (sic!)". Ecco come avviene il recupero e la manipolazione del Vangelo! Il Verbo-Dio non sarebbe altro che vibrazione pura originale. La cristallizzazione di questa vibrazione, genererebbe il mondo. Il Verbo sarebbe solo ciò che vibra alla più alta frequenza.

 

UN’ENERGIA SENZA VOLTO E NOME

Tutto sarebbe vibrazione, tutto sarebbe solo energia pulsante. Un’energia divina che non ha nome, né volto. Un’energia che non ha carattere personale, perché la persona costituirebbe una maggiore differenziazione all’interno dell’energia e quindi è ... un’illusione (maya). Per la New Age questa sarebbe una terribile, temibile, illusione; un’illusione che ci fa pensare che ci sono distinzioni all’interno del divino. La persona, addirittura, sarebbe l’illusione (maya) più temibile nel cammino di reintegrazione nel divino.

 

NEGAZIONE DEL CRISTIANESIMO

In altre parole le nuove religiosità negano rigorosamente il Dio Padre, rivelato da Gesù Cristo, perché la religione giudeo-cristiana propone un Dio-alterità, con il quale siamo invitati ad avere una relazione d’amore, una relazione di due libertà che s’incontrano, si scelgono e si donano l’una all’altra. Per la New Age, come pure per l’induismo e il buddismo, l’amore sarebbe solo una tappa nel cammino della realizzazione; una tappa che si deve superare (sic!). Buddha diceva che l’amore è da eliminare come l’odio, perché l’amore, come l’odio, sono illusioni (maya) dell’alterità. Quando amo qualcuno, in un certo senso, mantengo all’esistenza quella persona, mantengo la sua alterità con la mia passione. Allo stesso modo quando odio una persona mantengo la sua alterità con la mia passione. Quindi bisognerebbe "superare" questi "stadi" per arrivare ad una presunta unità indifferenziata. Tutti i cammini di mistica naturale pongono l’unità nel raggiungimento di uno stadio indifferenziato. Questa è una delle differenze fondamentali con la mistica soprannaturale in cui il punto d’arrivo del cammino è l’amore, non la sua eliminazione! L’amore, per noi, è l’unico fine. L’amore non è, e non può essere, solo un mezzo!

Quest’incompatibilità, questa differenza fondamentale di finalità, di scopo, è la prova dell’incompatibilità di questi due differenti cammini.

 

IL CRISTIANESIMO, RELIGIONE DELL’ILLUSIONE

Le nuove religiosità rifiutano fermamente il cristianesimo come una religione dell’illusione. Una religione da superare per giungere alla religione universale, quella che per loro è la vera religione, la nuova religione mondiale che sarà quella dell’Età dell’Acquario (nel 3° millennio). Un altro profeta della New Age, Alice Bailey, afferma che è Cristo stesso, non certo - dice lei - il Gesù dei Vangeli, ma quel Cristo che secondo lei la Chiesa avrebbe rifiutato di annunciare (per lasciare le folle nell’ignoranza), sarebbe questo Cristo esoterico (sic!) che inaugurerebbe questa presunta nuova religione mondiale.

 

PRIMA SOTTOLINEATURA

Perché vi ho detto tutto questo? Ritroviamo questa visione di natura erroneamente divinizzata, in tutte le nuove religiosità. L’hanno ricevuta e trasmessa dall’esoterismo e dall’occultismo, ma l’origine è nei misticismi naturalistici dell’Oriente. Si rimane colpiti dal fatto che, nello spiritismo, gli spiriti affermano nient’altro che questa stessa dottrina a proposito della natura di Dio. Ignorano volontariamente tutta la tradizione giudeo-cristiana. Ma io ho fatto esperienza sulla mia pelle che, quando sono davanti a Gesù Cristo presente nell’Eucaristia, questi stessi spiriti che nel parlare ignorano tutto della rivelazione giudeo-cristiana, essi stessi poi bestemmiano Gesù Cristo, lo chiamano col suo nome: dunque mentono quando fanno finta di ignorare Cristo.

 

DOTTRINE DIABOLICHE (1 Tm 4,1; Ap 2,14)

Volontariamente, deliberatamente danno una dottrina che sanno essere sbagliata, per poterci attirare nella loro rete (N.d.R. = la "rete" di Dio è la dottrina di Verità; la "rete" del diavolo, sono le diverse dottrine di menzogna = N.d.R.). Il libro della Sapienza (Sap 13,1-9) che S. Paolo riprende nella lettera ai Romani (Rom 1,20-22) condanna la deriva naturalistica e aggiunge che è inescusabile colui che non rende a Dio la gloria dovuta e invece confonde il Creatore con la creatura. S. Paolo dice che sono senza scuse. La loro è un’ignoranza colpevole, perché con le nostre facoltà naturali, usate rettamente, possiamo fare questo discernimento ed evitare questo errore: "Dalla creazione del mondo in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da Lui compiute" (Rom 1,20). Se S. Paolo parla di questo nella lettera ai Romani, vuol dire che siamo all’interno di un combattimento spirituale, e quando si dice combattimento spirituale si dice anche confronto con il nemico.

 

SEDUZIONE DELL’INTELLIGENZA
OSCURAMENTO DELLA RAGIONE

Discernimento tra il linguaggio menzognero del nemico e il linguaggio di Dio che illumina la nostra ragione naturale e ci dà tutti i mezzi per riconoscere la sua presenza di Creatore, in tutte le sue creature. Non per niente S. Tommaso d’Aquino definisce, come S. Agostino, il peccato come "Aversio a Deo et conversio ad creaturas" (scelta interiore contro Dio e volgersi disordinato, verso la creatura) (cfr. S. Th. III, q.86, a4 ad 1; II-II, q.118, a.5; I-II, q.71, a.6). Se S. Agostino e S. Tommaso definiscono così il peccato, vuol dire che c’è una libertà, che c’è una scelta che io avrei potuto, volendo, evitare, se fossi stato più attento alla voce dello Spirito che illumina la mia ragione naturale. E quindi è il nemico che tenta di sedurmi a quel livello. (N.d.R. = Nella XV domenica del tempo ordinario, anno A, la liturgia della Parola insegna che la Parola di Dio è sempre efficace, non porta però sempre frutti perché ci sono terreni diversi, che portano frutti diversi. Nella XVI domenica del tempo ordinario, Anno A, viene aggiunto che oltre al terreno eventualmente cattivo, la colpa è anche della zizzania seminata dal Diavolo, cioè si riconosce nel diavolo un altro fattore che opera contro l’accoglienza della Parola di Dio nell’uomo = N.d.R.). Ho visto che la resistenza che gli uomini e le donne del nostro tempo mostrano verso la concezione di Dio della tradizione giudeo-cristiana va oltre la semplice preferenza per dottrine naturaliste e panteiste. C’è proprio un accecamento, un’impotenza a venire via da dottrine naturaliste. E quindi io credo che ci sia un’azione del demonio sull’immaginazione, una seduzione dell’intelligenza, un oscuramento della ragione. Su questo legame intellettuale bisogna intervenire affinché le persone scelgano una dottrina teologica e una visione di Dio coerente con la rivelazione giudeo-cristiana.

 

SECONDA SOTTOLINEATURA

La teodicea (il discorso su Dio) e l’antropologia (il discorso sull’uomo) sono strettamente unite nella proposta della New Age. La celebra attrice Shirley Mac Laine, promotrice della New Age, diceva: "Noi siamo dei" e in queste tre parole racchiudeva tutto. Un altro testimone, Baird Spalding, affermava una cosa molto importante: "E’ impossibile studiare la natura di Dio, senza prendere in considerazione l’uomo e viceversa. L’uomo è Dio. Dio è l’uomo (sic!). L’uno presuppone l’altro, sono inseparabili. Senza l’uno non esiste l’altro (sic!). L’uomo è divino perché fa parte del tutto. Egli è il tutto, nella sua manifestazione. L’uomo rappresenta l’incarnazione visibile di Dio. Così come lo si vede, s’incarna in forma umana". Credo non ci sia bisogno di commenti. L’energia divina, secondo la New Age, si sviluppa, ci sarebbe cioè un movimento necessario, un movimento interno alla natura divina che va fino alla comparsa dell’uomo. Dio si cercherebbe e si troverebbe nell’uomo. L’uomo sarebbe l’essere in cui Dio prende coscienza di se stesso (sic!). L’uomo sarebbe Dio e Dio sarebbe l’uomo!!! L’uomo sarebbe la manifestazione suprema del divino. Sarebbe il luogo in cui Dio, arrivato al termine della sua evoluzione (sic!), potrebbe incominciare un’involuzione, cioè ritornare verso lo stato primitivo costituito da un’energia indifferenziata. Capite che in questo contesto l’individualità umana, la personalità è puramente illusoria (maya). Mentre ciò che fa la gloria della cultura occidentale e francese è segnato dalla famosa frase della filosofia di Cartesio "penso, quindi sono", un indù direbbe: "Pensi? Quindi tu ancora non sei!". E’ sconcertante vedere come l’esagono, cioè la Francia, sia talmente sedotta dalla New Age, che è contraddittoria con tutta la sua eredità culturale.

 

ACCECAMENTO SPIRITUALE

C’è un vero e proprio accecamento spirituale che arriva fino all’oscuramento della ragione e ciò impedisce di vedere la contraddittorietà di queste posizioni non soltanto con la nostra cultura, ma anche con le nostre convinzioni più profonde. Tutta la cultura europea è fondata sulla dignità della persona umana. Tutta la filosofia si è costruita progressivamente attorno al concetto di persona, ed ecco che, in pochi decenni, viene spazzata via come qualcosa di vecchio, di appartenente al passato e adottiamo dottrine che non hanno niente più a che vedere con la nostra cultura. Insisto: c’è un’ azione collettiva operata dallo spirito di menzogna.

Nella seconda parte della mia relazione, parlerò delle implicazioni a livello fisico (che sono certamente le più spettacolari) ma credo che le implicazioni spirituali, cioè a livello di ragione e di volontà, siano le più gravi.

 

IL SÉ E L’ENERGIA IMPERSONALE

Aivanhov - insisto - affermava: "Siamo riflessi fuggitivi e parziali del vero Sé, impersonale". Attenzione a questo "Sé": per lui non esiste una moltitudine di esseri distinti e separati, esiste un solo essere unico. Questo Sé sarebbe lo spirito onnipotente, illimitato, onnisciente. "Sappiate che voi tutti siete divinità, e l’Io superiore è una parte di questo Sé. E ha un’esistenza propria". L’unica individualità è il Sé, l’energia divina. Senza dire "chi sia" questo Sé, identificato a quest’energia divina. Quest’energia impersonale presentata come se fosse il vero "dio" è chiaramente un idolo a cui questa New Age vuole che ci sottomettiamo: non esistono abbastanza fatti per affermare che dietro l’idolo da adorare, veniamo chiamati ad adorare, in effetti, il "principe di Questo mondo"? Egli cerca, in tutti i modi. di farsi adorare e di farsi rendere un culto idolatrico, un culto d’adorazione che invece noi siamo tenuti a rendere solo all’unico Dio trascendente e a Lui solo (cfr. Mt 4,8-10). "Aversio a Deo et conversio ad creaturas". Allontanarsi da Dio, non è solo con lo sguardo. Consiste nel dare alla creatura l’adorazione dovuta a Dio solo. Il Papa nella Tertio millennio adveniente ha detto: "L’uomo si è lasciato deviare dal Nemico. Satana lo ha ingannato e lo ha persuaso di essere lui stesso un dio". E’ per questo che ho osato avere un linguaggio così forte.

 

ADERIRE A QUESTE DOTTRINE È CADERE NELLA RETE

Aderire a queste dottrine in cui l’uomo finisce per pensare di essere Dio, non significa solo rimanere sul piano filosofico, ma significa anche entrare in una gravissima scelta spirituale. Non si tratta solo di una dottrina filosofica, si tratta di idolatria. Satana è il promotore e il diffusore di tutte queste dottrine che portano all’idolatria. Che dire allora di tutte le tradizioni di misticismo orientale, che esistono da prima delle nuove religiosità, e da cui la New Age ha preso la dottrina? Dobbiamo forse pensare che gli indù sono tutti dei posseduti? Che l’induismo, forse, viene da Satana? Certo non voglio dire questo!

 

LUCI ED OMBRE NELLE RELIGIONI PRE-CRISTIANE

L’induismo e altre tradizioni simili sono religioni pre-cristiane. Se Dio ha deciso nella pienezza dei tempi di rivelare tutto nel Figlio è per mille ragioni positive, ma anche per correggere le dottrine pre-cristiane che gli uomini avevano creato, a partire dal loro pensiero, dalle loro tradizioni e anche dallo stato di facoltà ferite (cfr. C.C.C., nn. 396-406), d’ignoranza delle cose di Dio, che è una conseguenza del peccato originale. Dio è venuto in nostro soccorso offrendoci la luce piena della Verità e della Vita (Gv 14,6), in Cristo Gesù. Se fosse stato possibile arrivare a Dio senza Gesù Cristo, allora non era necessario che Gesù venisse e morisse in Croce! Nelle religioni pre-cristiane ci sono delle luci, i "semina Verbi" (cfr. L.G., 16; N.A., 2; A.G., 9) (cfr. C.C.C., nn. 842-843), ma bisogna anche dire che contengono una parte di oscurità (cfr. C.C.C., n. 844) (cfr.Dominus Iesus, nn. 5-8; nn. 20-22), e forse anche di compromesso con lo spirito del mondo, e da tutto questo devono essere purificate (cfr. Fides et Ratio, n. 72).

 

LA FEDE DEVE DIVENTARE BUONA

Se un indù si converte a Cristo, sappiamo bene che tra i vari passaggi nella preparazione al Battesimo, sono previsti degli esorcismi battesimali. Certo era sincero, ma sincerità non è verità! Essere in buona fede, è bene, ma la fede deve diventare buona, appoggiandosi sull’unico buono, rivelatore di Gesù Cristo. Non è un giudizio sulle persone, ma bisogna insegnare loro ad andare verso l’altra riva, la riva del Cristo risuscitato, quella riva a cui Egli chiama ad andare tutti verso di Lui, tutti noi che eravamo dispersi dopo il peccato.

 

LE RELIGIONI PRE-CRISTIANE HANNO BISOGNO DI PURIFICAZIONE

Credo che le religioni pre-cristiane abbiamo bisogno di una purificazione e che le persone che sinceramente aderiscono a queste religioni, non sono affatto possedute, ma hanno bisogno di una purificazione che permetterà loro di aderire alla pienezza della Luce. La situazione dei cristiani è diversa. Chi si stacca dal Cristo per aderire alle religiosità naturali compie un atto di apostasia da Cristo. Il Card. Arinze diceva che non dobbiamo escludere tra le spiegazioni cercate per la nascita e il diffondersi di queste nuove religiosità, anche l’azione del Maligno, anche se essa non va assolutamente vista come esclusiva.

 

VOI DIVENTERETE COME DIO

Come nella parabola della zizzania si dice che essa viene mescolata al grano buono, mentre i servi dormono, così possiamo ipotizzare che il diavolo semini la sua zizzania con queste nuove religiosità, anche se le persone interessate, non riconoscono la sua azione. Là dove persone di tradizione cristiana sono sedotte da queste posizioni menzognere, si ritorna alla tentazione iniziale, descritta nella Genesi:

"Voi diventerete come Dio" (Gen 3,5). Nel terzo millennio, attraverso queste false dottrine, il serpente torna ancora a insinuare all’uomo di essere "come Dio", negando la differenza ontologica tra il Creatore e la creatura. Con il pretesto di un cammino spirituale, il Nemico lusinga in noi, l’antico desiderio di diventare uguale a Dio: "conoscerete il bene e il male". Da qui nasce il relativismo etico e religioso. E’ la tentazione dell’orgoglio, la peggiore. L’orgoglio è il peggiore dei nostri nemici. L’esperienza personale mi ha fatto capire che l’accecamento di questi adepti, la loro ostinazione a mantenere posizioni insostenibili (per esempio: "io sono dio"), quest’ostinazione tradisce, a mio avviso, un legame che oscura l’intelligenza e paralizza la volontà. Lo Spirito Santo propone la promessa fatta da Dio. La persona l’accoglie tramite l’intelligenza, ma la volontà ostinata può spingere invece la persona ad aderire a queste pseudo-verità e così essa aderisce ad un falso bene che è in effetti un male, nascosto sotto vesti di luce.

 

3° PUNTO

Dopo aver detto che siccome queste dottrine esoteriche oscurano l’intelligenza e paralizzano la volontà, e che queste dottrine esoteriche sono dunque alienanti; passiamo ora a considerazioni a livello fisico.

Vediamo la parola INIZIAZIONE. Iniziare vuol dire inserire, cominciare un cammino, mettere una persona in cammino. Mettere su una via di realizzazione. Iniziazione dice anche un termine. Per noi cristiani "l’iniziazione" è una partecipazione alla vita divina; comincia una trasformazione ontologica che sarà pienamente compiuta in Maria SS. Il cammino dell’iniziazione è segnato da una serie di riti che completeranno sempre più pienamente ciò che è iniziato. L’iniziazione è destinata a realizzare il passaggio dallo stato inferiore verso uno stato superiore, concepito come uno stato definitivo. L’iniziazione - nella New Age - è invece il risultato di una serie di interventi ritenuti vitali, attraverso i quali l’individuo potrebbe prendere coscienza di stati di coscienza ignorati, di potenzialità latenti, di possibilità di percezioni medianiche e poteri occulti. L’iniziazione apre a questi poteri medianici ed occulti. Il rituale ha una forte valenza simbolica e, attraverso esso, pretendono di impadronirsi dei doni preternaturali. In verità il vero rituale iniziatico ha la pretesa di provocare la partecipazione ad una specie di presunta "filiazione divina" che in realtà è invece una filiazione satanica, diabolica. Il Rito ha uno scopo operativo: veicolerebbe energie contenute nell’universo. L’individuo subisce incoscientemente una vera mutazione. Il Rito non si esaurisce in una serie empirica di fatti.

Non si può dire che il Rito apra alla collaborazione con gli spiriti in generale, ma apre esplicitamente alla collaborazione con i demoni che conferirebbero poteri preter-naturali (cioè poteri che la natura non possiede e non può dare). Potrei continuare a dire che l’iniziazione conferisce un carattere veramente incancellabile. Vedete che Satana scimmiotta, riprende e pretende di proporre quest’iniziazione come se fosse un sacramento! Si tratta di un sigillo diabolico.

 

SECONDA PARTE - ASPETTI SPECIFICI

Passiamo ora ad applicazioni concrete che vengono dalla mia esperienza personale, particolarmente dall’iniziazione della Meditazione Trascendentale (M.T.) di Maharishi Mahesh Yogi. Le sue iniziazioni sono particolarmente potenti. Dopo essere uscito dalla Meditazione Trascendentale sono entrato in un movimento esoterico a sfondo cristiano. Non me la sentivo ancora di rivolgermi ad un sacerdote cattolico. Mi sentivo ridicolo nel raccontargli tutta la mia vita. Sono caduto in questo gruppo esoterico: ce ne sono tanti in Europa. Essi si rifanno al Vangelo ma per interpretarlo in modo occultistico. Essi sapevano che venivo dall’Oriente e che avevo dei poteri occulti ottenuti attraverso queste tecniche orientali (mentre la tradizione orientale si rifiuta di dare questi poteri).

Ero capace di gestire questi poteri, ma non conoscendo la verità, per un anno mi sono ritrovato intrappolato in un cammino occulto.

 

L’INIZIAZIONE DELLA M.T.

La Puja, nel culto indù, in generale, è l’atto con cui si offre adorazione ad un "dio" o alle funzioni divine. Nella M.T. è una cerimonia in cui l’iniziatore offre a nome dell’adepto un insieme di oggetti simbolici che rappresentano la persona iniziata: 1) un fazzoletto bianco; 2) del legno di sandalo; 3) della canfora; 4) dell’incenso; 5) della frutta; 6) del riso; 7) dell’acqua. Sette elementi che rappresentano la persona nella sua integrità. Anch’io ho iniziato (ahimè!) molte persone, dopo aver preso contatto col guru. E questo per quattro anni.

Il rituale del Puja è un ‘invocazione ai maestri della tradizione indù, alle divinità indù. Viene offerta la persona che viene iniziata al Pantheon delle divinità indù. La preghiera è fatta a nome della persona da iniziare. L’iniziatore si prostra ed adora. Alzandosi dall’adorazione comunica, all’iniziato, un mantra, cioè il nome di una divinità indiana. La persona, ripetendo questo mantra, invoca quella divinità.

 

UN’INIZIAZIONE FINITA MALE

Un giorno una persona facoltosa, il pezzo grosso di una società, in una situazione particolare, si fa iniziare alla M.T. Si tratta di un caso particolare, ma ne ho viste a decine d’iniziazioni. In alcuni casi è accaduto che quando la persona ha ricevuto il mantra, è stata soggetta a dei movimenti del corpo che non riusciva a controllare. Comincia ad avere dei movimenti ritmici che si amplificano sempre di più. Tutte le membra del corpo vibrano ed emette anche dei suoni strani. Cade a terra e comincia a strisciare, cominciando a grugnire e questo sempre più forte. Tutti vedono la scena e cercano di capire cosa sta succedendo per aiutarlo. Questa persona, che aveva un importante posto nella società, si calmerà solo dopo tre quarti d’ora e sarà la vergogna della sua esistenza. Questa persona ha confessato che al momento del ricevimento del mantra, ha visto con i suoi occhi. una forma oscura uscire dall’immagine del Guru-Dev e piantarsi in volto, nel chakra, in un luogo conosciuto bene dagli indù, il chakra al centro degli occhi, piantarsi lì, come per entrare dentro di lui. E al momento in cui era dentro di lui, ha cominciato quei movimenti. Questa è un’iniziazione finita male. Normalmente non si vede fino a questo punto, ma è lo stesso fenomeno che avviene anche nelle altre iniziazioni, solo che la persona se ne rende conto molto più tardi. Le spiegazioni che i responsabili davano di queste cose, erano sempre le stesse: "Sono le tensioni che vengono fuori. Sta succedendo, dunque, qualcosa di buono". Ho visto questo decine e centinaia di volte, con movimenti incontrollati, fino a farsi male, senza potersi fermare. La sola risposta che i responsabili continuavano a dare era: "E’ qualcosa di buono!!!". Vedete come c’è una perdita di ogni discernimento. Un vero e proprio oscuramento dell’intelligenza che impedisce di accorgersi che c’è qualcosa di diabolico. Per questo insisto molto sull’atto di liberazione dell’intelligenza e della volontà.

Prima di terminare vi parlerò ancora di qualche altro aspetto specifico. Vi parlerò dei DEVA, queste entità famose nell’induismo. Chiaramente si tratta di demoni. Non c’è bisogno di spiegare che per un cristiano, un’iniziazione di qualsiasi tipo (M.T., o loggia massonica), passo dopo passo, sono solo tutte tappe di iniziazione diabolica. Non voglio sembrare ridicolo, ma il mio scopo è DISOCCULTIZZARE L’OCCULTO. Dobbiamo sapere ciò che succede, per poter dire ai nostri fratelli cristiani: "Ma che stai chiedendo al momento in cui chiedi l’iniziazione?". Quando il "maestro" ti chiederà: "Che cosa vuoi?". E tu rispondi: "Chiedo l’illuminazione". Tu cristiano, illuminato da Cristo, quale illuminazione vai cercando? E’ il problema di tutti i riti di iniziazione che presumono di aggiungere o dare altra luce, oltre Cristo o senza Cristo. Se sono nella luce, non ne chiedo un’altra. Se ne chiedo un’altra, sono un apostata. Ogni iniziazione di questo tipo (dove sono implicati atti e tappe idolatriche) è UN’APOSTASIA dalla fede in Cristo, per aderire ad un’altra cosa. Sono incompatibili nella forma e nei contenuti. Non insisto più, ma queste informazioni sono attinte a documenti.

In quanto sono importanti per il vostro ministero esorcistico, vi racconterò ancora due sole cose importanti, ma sarò breve.

 

1) ACQUA DEL GANGE ED ACQUA BENEDETTA

Ho partecipato a preghiere di liberazione per persone che hanno frequentato questi ambienti ambigui. Stavamo lavorando per una persona che veniva dalla M.T. Era una lotta dura. Nella nostra preghiera, invochiamo la grazia di Dio sui fratelli e usiamo l’acqua benedetta. La preghiera si svolgeva nella casa della persona interessata, la quale oltre a delle immagini orientali, aveva conservato anche un flacone di acqua del Gange, il fiume "sacro" indiano. Al colmo dell’ironia, questo flacone aveva la stessa forma del nostro flacone di acqua benedetta. L’aspersione con l’acqua benedetta faceva gridare la vittima del demonio. Mentre continuavamo a pregare, colui che dirigeva la preghiera, senza accorgersene, prende per sbaglio l’acqua del Gange e l’aspersione successiva si fa sulla persona con l’acqua del Gange. Il "paziente" che intanto stava strisciando per terra, supplicando che smettessimo di pregare, con nostro stupore, quando riceve l’acqua del Gange, si rimette in piedi con aria trionfante e, con una risata incredibile, comincia a minacciarci.

Noi che non sapevamo nulla, ci chiedevamo: "Ma cosa succede?". E più gettavamo (per sbaglio) l’acqua del Gange e più il "soggetto" diventava minaccioso. Allora, quasi d’istinto, guardo la bottiglia, capisco ed esclamo: "Ci siamo sbagliati". Riprendo l’acqua benedetta, si asperge e, con un grido fortissimo, il nostro "paziente", ricade in terra. Tutto questo la dice lunga sulla famosa e misteriosa "acqua del Gange". In India, nei giorni della piena, ho visto le vacche morte che marcivano nell’acqua del Gange. Ora, in quei posti, la sola acqua che si può bere e che non provoca malattie è l’acqua del Gange. Attenzione, però, a quali siano le reali virtù misteriose di quest’acqua. Ricordando l’episodio dell’acqua di Lourdes e dell’acqua del Gange, lascio a voi di tirare le conclusioni.

 

2) STRANI FENOMENI DURANTE LA M.T.

Dopo la mia conversione, ho lasciato il guru orientale, ma lui mi ha cercato proprio perché aveva saputo che ero ripassato al cristianesimo. Sono tornato da lui e quando stavo con lui avevo una forma di veggenza spontanea (che gli esoteristi cristiani hanno sfruttato). Dissi al guru che quando i suoi adepti meditano, io vedevo che, durante la meditazione, essi attirano una specie di piccole entità oscure che si raggruppano intorno al chakra. "Tu - mi disse - non puoi certo aver inventato quanto mi dici, perché il modo in cui lo descrivi è esattamente il modo in cui è scritto nei Veda. Quindi descrivimi bene ciò che vedi". Quando l’ho fatto, egli mi disse: "Ebbene, quelle entità sono i Deva, degli spiriti poco raccomandabili, che vengono attirati". Ma rifiutava di ammettere che fosse la meditazione che li attirava. Questo mi lasciava perplesso perché ogni volta che i suoi adepti ripetevano il mantra ed entravano nella meditazione, questi spiriti-Deva, arrivavano. Partii, ma lui mi richiamò di nuovo e mi disse: "Io non posso credere che questo venga dalla meditazione. Hai un mezzo per liberare, coloro che meditano, da questi Deva?". Io avevo fatto già esperienza della potenza del nome di Gesù, che mi aveva liberato. In altra occasione vi parlerò di questi esorcismi fatti su di me dal grande Padre Matthieu. Ero pieno di gioia per la potenza del nome di Gesù e allora gli ho detto: "Sì, credo che sia il nome di Gesù che può liberare". E il guru: "Perché non provi su qualcuno dei miei discepoli?". Ed io, candidamente, non sapendo che cosa stavo facendo, risposi: "Si, certo. Perché no!". Erano una decina, ed era proprio lo staff ristretto del guru. La discussione è durata tutta la notte, fino alle ore 3.00. La finestra era aperta. Ed io semplicemente ho detto: "Gesù, Signore, mostra la tua potenza. Nel tuo nome, nel nome di Gesù, ti ordino, chiunque tu sia, di lasciare quest’uomo e di andare via da questa stanza". Non ero esorcista, certo. Mi sembrava, a quel tempo, solo una reazione di buon senso. Mentre nessuno credeva, in quella stanza, la persona a cui avevo rivolto il forte "ordine", tutto d’un colpo, è stata presa da una fortissima "vibrazione" in tutto il corpo ed ha gridato fortissimo. C’è stato un soffio freddissimo che è passato nell’assemblea. Poi quella stessa persona, che si trovava tra un "meditante" e la finestra, è stata spinta fortissimamente al suolo e poi, più niente. In quel silenzio di tomba, tutti si guardavano negli occhi e capivano che "qualcosa" era successo. Maharishi riconobbe che era avvenuta una liberazione da un Deva. Ma quando ho visto che, nonostante questo, non accettavano che questi spiriti cattivi venivano dalla meditazione stessa e che rifiutavano di aderire alla liberazione data dal Cristo, in quella stessa alba li ho lasciati e non sono mai più tornato da loro. Avevo avuto la prova che avevano rifiutato la verità che si era manifestata loro, per pura grazia di Dio. La mia, in quell’occasione fu, certo, una presunzione, ma Dio ha permesso tutto quello che accadde, solo per manifestare dove fosse la verità. In tutti quegli avvenimenti Gesù ha mostrato il vero cammino della vita.

 

a cura di don Guglielmo Fichera

 

 

 

L'articolo è tratto da Per maggiori informazioni cliccare sul logo n.6 - ottobre 2002 (per maggiori informazioni cliccare sul logo).
Pubblicato da "Profezie per il Terzo Millennio" su autorizzazione del
Direttore di Redazione di "Fede e Cultura": don Guglielmo Fichera.

 


 

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