La posta dei lettori

 

 

La pace del cuore

Tutti cerchiamo la pace: ne sentiamo l'esigenza, è una necessità.

Molti, tra noi però, preferiscono la calma terrena. Evitano la pace vera del cuore, della mente e nei rapporti col prossimo.

Tanti altri poi, incantati dalle falsità mondane, dal sesso, dalla droga, dal carrierismo, dalla politica, ecc., non sanno più rinvenire il vero "centro della propria esistenza", se non in qualcosa che arreca una momentanea soddisfazione dei propri bisogni; così, puntualmente ingannati, finiscono per perdere la pace e farla perdere!

Il cuore umano non ha pace perché ha smarrito Dio.

Questo vale per tutti, anche per chi si dichiara credente, ma in realtà vive senza fede e, quindi non fa esperienza dell'amore divino, restando privo della vera pace.

Oggi di pace si fa un gran parlare: manifestazioni, convegni, riunioni, ecc., ma spesso la parola pace, risuona in modo vano, senza criterio o usata per altri fini.

La pace vera non è quella di "umana fattura", la pace di Maria, Regina della pace, non è quella dei "pacifisti"!

Molto spesso le offese, le ingiustizie e le contraddizioni possono essere tormenti per la pace, se vissuti con piani di vendetta ed ostinato rancore; ma se smorziamo l'inquietudine, l'egoismo, l'orgoglio e, le viviamo con pazienza, umiltà e perdono, il soffio soave della pace divina allieterà il nostro spirito e quello dei nostri fratelli. Infatti, chi soffre di più non è la persona odiata, ma colui che odia, il quale, si consuma nelle braci ardenti della tristezza e del risentimento.

La pace autentica del cuore e della mente, è quella che pervade tutto l'essere, è pregustazione della pace eterna; essa illumina l'anima sino a farla divenire riflesso di Dio e, del Suo immenso amore.

Saremo uomini di pace, figli dell'Altissimo, nello stesso istante in cui ritorneremo in modo autentico ed irrevocabile a Dio Padre, mediante l'abbandono filiale e la preghiera del cuore.

" Tu ci hai fatto per Te Signore, ed il nostro cuore è inquieto se non riposa in Te!" ( S. Agostino).

 

Giacomo Davino
"Come una fonte"

 


 

Ritorna alla pagina principale