I quadri profetici di Maria Magdalena Hafenscheer

 

 

 

L'AUTRICE

 

Maria Magdalena Hafenscheer nacque in Austria il 21 luglio 1892. Fu casalinga e sarta; sposò un lattoniere dal quale ebbe un figlio.

Non fu una pittrice nel senso tradizionale del termine. Maria Magdalena veniva misteriosamente guidata e istruita sulla realizzazione dei quadri da guide celesti; all'inizio le guidavano la mano, successivamente i contenuti le vennero comunicati solo con ispirazioni, visioni e dalla "parola interiore" (si trattava presumibilmente di locuzioni interiori). Tra il 1948 e il 1966 vennero realizzati dalla donna 28 quadri ad olio, di diverse grandezze, che costituiscono nell'insieme una vera e propria rivelazione figurativa.

La pittrice era convinta che non avrebbe potuto creare questi quadri con le proprie capacità e fantasia, ma solo per volontà di Dio. Le venivano rivelate le dimensioni dei quadri, il loro titolo e il tempo nel quale avrebbe dovuto iniziare. Spesso non sapeva cosa avrebbe dipinto sulla tela, tutto avveniva molto rapidamente. Quando dipingeva non era in stato di trance, ma pienamente consapevole. L'inizio dei quadri era preceduto da una preparazione interiore fatta di preghiera e digiuno. Scopo di questi quadri era quello di scuotere e risvegliare la gente. La pittrice scrive nelle sue annotazioni: "Anche se i critici d'arte scuotono la testa su molte cose riguardanti questi quadri ... un giorno queste opere raggiungeranno lo scopo voluto da Dio". Il direttore della società di ricerca parapsicologica dell'Accademia cattolica di Vienna, prof. Peter Hohenwarter, ha definito la signora Hafenscheer "una pittrice mistica benedetta".

Le spiegazioni delle opere pittoriche, riportate sul retro delle cartoline, a causa del poco spazio non sono né esaurienti, né trascritte alla lettera dal testo originale della pittrice. Esse vogliono solo trasmettere l'essenziale ed essere di facile comprensione.

L'opera di Maria  Magdalena Hafenscheer è in sostanza una rivelazione profetica per immagini. Il messaggio contenuto nei dipinti ci parla della drammatica condizione spirituale e morale in cui si trova l'umanità: molta gente è stata portata fuori strada dal materialismo e da varie altre ideologie. E ci mette in guardia sulle tragiche conseguenze di questo traviamento: si potrebbe finire nell'abisso (quadri II e V). Ma i quadri vogliono anche darci speranza: la "Luce Eterna" vince! (quadro III). La verità prevarrà sulla menzogna (quadro I). Il bene avrà il sopravvento su tutto ciò che è basso e cattivo (quadri V, XIV). Vincerà l'amore, è il Cuore divino che ci salverà (quadri III, XIII). Cristo lancia all'umanità l'ancora di salvezza: Maria (quadro XIII). Vincerà l'amore, che si sacrifica, di entrambi i Cuori uniti di Gesù e Maria (quadro IV).

Alla fine Satana, principe di questo mondo, viene giudicato (quadro XX), incatenato e reso inoffensivo per un lungo tempo (quadro IV). Come altri mistici e veggenti cattolici, anche Maria Magdalena attraverso i suoi quadri profetizza una "era nuova", un periodo di pace pieno di armonia, di fratellanza e di puro amore per Dio. Viene un "mondo nuovo" (quadri IV, X) e una "nuova Chiesa purificata" (quadri XIII, XXVIII). Ci sarà un solo pastore con un solo gregge (quadri XI, XXII, XXVII). E poi la Madonna prenderà dalle mani di Cristo la reggenza della terra purificata (quadri VII, X).

Maria  Magdalena Hafenscheer morì a Vienna l'11 febbraio 1968.

 

 

I QUADRI E IL LORO SIGNIFICATO

 

I QUADRO (1948)

"LA VERITÀ IN LOTTA CON LA MENZOGNA" OPPURE "LA MENZOGNA SMASCHERATA"

Due grandi figure dominano questo quadro: la Verità velata e la menzogna, che porta una minigonna lacera a righe rosse e nere. La menzogna sfoga con la lingua biforcuta (doppiezza) la propria rabbia contro la Verità. Essa cerca di colpire la Verità con sassi, ma invano. La menzogna, saltando su al di là del rivo delle lacrime, calpesta, con i suoi piedi, da una parte il cuore (amore), dall'altra la croce (fede).

La Verità, però, con la mano destra ha strappato alla menzogna la bella maschera dal viso, con la mano sinistra si difende dagli attacchi della menzogna (ciò lo indica con il fascio di raggi di luce). Con il piede calpesta il serpente. Ciò simboleggia la vittoria del bene.

La metà scura dei quadro è dominata dal Male. Una faccia satanica, dall'alito velenoso e dagli occhi affascinanti, simboleggia il fascino del Male. Le nuvole scure sono simbolo di insinuazioni non buone e di cattivi pensieri. Sull'albero del Male con i suoi frutti (mani diverse) siede il "padre della menzogna" con la sua cerbottana (fabbricazione di menzogne). Dalla pozzanghera dei vizio due figure femminili tendono le loro mani verso la messaggera dell'amore, la quale porta l'amore misericordioso di Dio a tutti coloro che si pentono e si convertono.

Sullo sfondo, il Buon Pastore attende le pecorelle smarrite. Il raggio dall'alto annuncia la protezione divina per tutto ciò che è bene.


II QUADRO (1948)

"LA SUPERBIA VIENE PRIMA DEL PECCATO ORIGINALE"

Sopra il tappeto del tempo camminano figure allegoriche: la superbia, l'alterigia, l'avidità, l'avarizia, la vanità (che è allo stesso tempo presunzione personale), la lussuria e lo sfruttamento di razze straniere (allo stesso tempo è accidia: donna sulla portantina).

Nessuno si accorge dove conduce la via, cioè nell'abisso. Nessuno vede neanche quali figure seguono: giudici, carnefice, violenza, crudeltà. Ciò che si può vedere sotto il tappeto, passa inosservato: affamati, bisognosi, miseri, disonorati, ammalati ...

Questi devono pagare lo scotto per tutti i vizi degli altri che, noncuranti, tendono verso quei beni che sono rappresentati simbolicamente su un cuscino che si avvicina librandosi in aria: ricchezza, scienza, potenza. Noncuranti sono anche quelli che ballano intorno al vitello d'oro. Ma nel cielo rosso la morte, che tiene in mano una clessidra, annuncia: il tempo sta per scadere. Si sta avvicinando una svolta dei tempi.

Nel quadro, a sinistra, un altro gruppo di gente guarda verso il cielo, dove una croce raggiante ammonisce a convertirsi. Sul muro, che racchiude le grandi religioni del mondo è scritto il grido di avvertimento: RIENTRATE IN VOI STESSI!

Nella spiegazione del quadro leggiamo la frase profetica, riferita alle cinque fedi religiose (cattolica, maomettana, ebrea, ortodossa, buddista e egiziana-copta): saranno una cosa sola in Cristo!


III QUADRO (1948/49)

"VINCE LA LUCE ETERNA" OPPURE "L'ERA NUOVA"

Rappresentato a grandi dimensioni sta dinnanzi a noi Cristo, che tiene nelle sue mani la palma della vittoria, ossia la palma della pace e il Cuore divino con tre fiamme. La sua dignità regale è simboleggiata dal mantello e dalla corona da sovrano. L'aureola con i sette principi divini testimonia la sua Divinità. Le figure da ambo le parti di Cristo hanno ancora carattere simbolico: esse rappresentano la gratitudine, la dedizione, la carità, la speranza, l'umiltà, il rispetto verso gli anziani, la giustizia, l'amore per Dio e per il prossimo, l'ordine ...

La verità (a destra, contrariamente al primo quadro) su questo è avvolta nel mantello della fede.

La metà del quadro che è a sinistra mostra come anche la vita profana degli uomini verrà rinnovata nella purezza e nell'amore. Ci sarà pane per tutti.

La verità verrà di nuovo onorata (vigneti sullo sfondo). La fede, la speranza e la carità fanno vela verso la roccia della fede (tre imbarcazioni sopra a destra).

E il sole dell'amore e della fede, che sorge nuovo, annuncia che gli uomini del futuro saranno ancora più uniti a Dio.

Le montagne e la roccia (Pietro) sul quadro, in alto, rappresentano la diffusione della Dottrina di Cristo.


IV QUADRO (1950)

"MARIA, MADRE DI GESÙ, AIUTO!"

Maria, Madre e Regina incoronata del Cielo, piange per l'umanità (sotto, a destra ci sono coppie di mani di tutte le razze).

Ella ci ammonisce, tenendo alta la Croce, di tenere in grande considerazione la Fede. Nella sua  patera Ella offre al Padre Celeste il suo divin Figlio. La  patera è formata da due cuori: dal Cuore di Gesù coronato di spine e dal cuore di Maria coronato di rose rosse. Divampano sette fiamme, che rappresentano le sette effusioni di sangue in riparazione dei sette vizi capitali.

Questa simbologia significa: Maria unisce il suo amore sacrificale all'amore riparatore di Cristo per pagare il debito dei peccati di tutto il mondo. Le lacrime di Maria e il sangue di Gesù sono la riparazione.

Sullo sfondo del quadro ciò diventa manifesto. A destra: precipitano: la menzogna, il vitello d'oro, la ricerca atomica in senso negativo, l'incendio doloso, l'omicidio, la brutalità, la prostituzione ... Sotto, in una caverna, Satana è incatenato; il Principe di questo mondo è reso inoffensivo per un lungo tempo.

Il volto e la mano di Cristo nel cielo, il sole nascente, il globo terrestre che sale e anche gli angeli con le trombe annunciano "l'avvicinarsi spirituale di Cristo, il risveglio dell'umanità e il rinnovamento del mondo".


V QUADRO (1950)

"LA VIA CRUCIS DELL'UMANITÀ"

La figura grande simboleggia l'intera umanità. Essa giace su una croce - che si è costruita da sé - sopra l'abisso del demoniaco. La corona dei pazzi della superbia e del materialismo consta di sette corna. Queste simboleggiano i setti vizi capitali.

Le forze delle tenebre tentano con tutti i mezzi di rovinare l'umanità. Una mano demoniaca con un pugnale vuole infliggere il colpo mortale all'umanità.

A sinistra sul quadro si riconoscono dei giovani caduti nel fango. Le ragazze indossano blue jeans. Ciò è degno di nota perché nel 1950, cioè allorché fu dipinto questo quadro, questo non si era ancora visto.

Anche la seduzione della gioventù - tentazione con il gioco, l'alcool, il delitto, il potere, la ricchezza, l'avidità di possesso; l'induzione ad avere flirts e ad essere infedeli, stordimento con droghe - è divenuta una triste realtà. Numerose sono le minacce rappresentate simbolicamente sul quadro - che minano l'umanità: catastrofi naturali, povertà, bisogni di vario tipo, malattie, sfogo di tutte le passioni più basse, avvenimenti che travolgono, guerre, suicidi, delitti sessuali.

Ma un raggio di luce proveniente dal cielo, cade sull'umanità e offre un'ancora di salvezza a coloro che hanno mantenuto la fede, che hanno esercitato la purezza di cuore e l'umiltà.


VI QUADRO (1951)

"GLI SPIRITI DIVISI" OPPURE "LA ROVINA DELLE ANIME TRAVIATE"

Le anime degli uomini vengono separate le une dalle altre da una fila di angeli. Alcune (in primo piano) si rivolgono a Cristo che è sulla roccia, altre hanno solo in mente ciò che è terreno e sono come schiave delle passioni più basse.

Cristo, sulla roccia è la "potenza divina irremovibile". Costa fatica arrampicarsi sulla roccia, cioè giungere alla conoscenza di Dio. Spine e sassi causano poi anche ferite sanguinanti (persecuzioni).

Gli uomini che si trovano in acqua simboleggiano la purificazione di tutti i popoli e razze. L'angelo del Signore indica la via che porta a Cristo. Le figure che sono in ginocchio e in piedi sono coloro che hanno "buona volontà e ritornano a Dio". Davanti alla fila degli angeli si possono però anche riconoscere dei mussulmani che si sono gettati a terra davanti a Cristo e lo adorano. Al di là della fila di angeli si raggruppano varie figure intorno a due grandi simboli: l'albero della potenza terrena e colui che spezza la croce. La corona che arde sull'albero indica che le potenze terrene vengono fatte cadere. Il drago sotto l'albero scalza il potere terreno. Anche colui che spezza la croce è sotto l'influenza demoniaca (serpente). Ma un fulmine dal cielo lo colpisce.


VII QUADRO (1951)

"GLORIA IN EXCELSIS DEO"

Il primo simbolo che doveva venir dipinto sul quadro era il Cuore divino con le tre fiamme dentro i sette anelli raggianti.

Due mesi prima di iniziare a dipingere la pittrice ebbe una visione. Vide uscire Cristo da questo Cuore (come persona divina). Teneva in mano il globo terrestre e camminava verso Maria, la quale - mezzo inginocchiata - era pronta a prendere in consegna il globo.

Su quest'opera pittorica vennero poi aggiunte ancora le restanti figure: S. Michele Arcangelo, che consegna la spada (la lotta è terminata). Nella parte inferiore del quadro sono simboleggiate tutte le quattro razze. La purificazione è compiuta.

Al ringraziamento e al canto di lode degli uomini sulla terra si uniscono i cori degli angeli in cielo. Essi cantano: "Gloria in excelsis Deo ..." (Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà!). Un significato particolare riveste lo stemma con cifre e segni (nel quadro, in alto), che esprimono una verità divina: Cristo, nostro Salvatore e Redentore, è Dio.


VIII QUADRO (1952)

"LA CONOSCENZA INTERIORE DELLA FEDE DIVINA"

È il più piccolo quadro della pittrice (60 cm x 40 cm). Scarsa è anche la spiegazione di Maria Magdalena Hafenscheer:

Gesù Cristo benedice la terra.

Teste intorno a Cristo:

La Madonna - con un velo azzurro.

Veronica - con un velo rosa.

Maria Maddalena - con il velo lillà, i capelli sciolti e le mani giunte.

Le altre teste rappresentano gli Apostoli.

A destra: il sole, ancora mezzo coperto, della conoscenza.

Un'altra spiegazione di questo quadro purtroppo non è ancora nota o forse è ancora celata.

Annotazione di Anna Novotny:

i colori hanno il seguente significato: azzurro: Fede, fedeltà; rosa: Amore; lilla: umiltà. Abbiamo bisogno di queste virtù per giungere alla conoscenza interiore di Dio. La vera fede è fondata sull'insegnamento degli Apostoli.

Le mani giunte della Madonna rappresentano la preghiera. È questo il primo passo verso il raccoglimento e la conversione.


IX QUADRO (1952)

"CRISTO SOFFRÌ PER VOI. AMATELO E SEGUITELO"

Guardando questo quadro i cattolici pensano al "Rosario", perché c'è la catena di perle che tiene in mano la Madonna e perché ci sono i 15 medaglioni, che circondano la figura di Maria che si libra in aria.

I 15 medaglioni comprendono:

1. L'Annunciazione.

2. La visita di Maria a Santa Elisabetta.

3. La Nascita di Gesù.

4. Gesù, dodicenne nel tempio.

5. Gesù lavoratore (la santa famiglia).

6. Il discorso della montagna.

7. Gesù suda sangue nell'Orto degli ulivi.

8. Cattura di Gesù.

9. La flagellazione.

10. L'incoronazione di spine e gli schermi.

11. Gesù porta la croce.

12. La crocifissione.

13. Gesù viene deposto dalla croce.

14. Gesù viene posto nel sepolcro.

15. L'ascensione di Gesù al cielo.

Nella parte superiore del quadro è rappresentata l'incoronazione di Maria, Regina del Cielo.

La signora Hafenscheer dà ancora un'altra spiegazione della catena di perle: sono le lacrime che Maria continua a versare. Tramite questo quadro Maria ci chiede piangendo di amare Gesù e di seguirlo.


X QUADRO (1952)

"IL MONDO VIENE VINTO DALL'AMORE"

Questo quadro fu realizzato in sole 45 ore.

Leggiamo nella spiegazione del quadro:

Sotto: mezza sfera ardente - tutto ciò a cui si aspira peccando, cade vittima dell'autodistruzione.

Figure che aspirano - gli uomini di buona volontà vengono salvati e innalzati dai loro geni tutelari (angeli).

Centro: globo terrestre sopra - la terra purificata esce dalla nebbia.

Il cuore - l'amore splendente della Luce ha vinto. La ghirlanda di rose (sopra il globo terrestre, a forma di "M") dovrebbe indicare la Reggenza di Maria sopra la terra purificata. Angelo con clessidra - decorso di un'epoca.

Angelo con campane: annuncio di un'era nuova (campane della pace e della gloria).

Sopra il globo terrestre: Cristo e Maria.

La Madre Maria con la chiave d'oro dell'era nuova accoglie lo scettro dalla mano di Gesù Cristo. Il manto di Cristo e di Maria: la terra verrà avvolta e protetta dal "LORO" amore.

Annotazione: invece di "ghirlanda di rose" diciamo "Rosario". Se si prega il Santo Rosario con amore, si contribuisce alla salvezza del mondo (la ghirlanda consta di 50 rose).


XI QUADRO (1952)

"CI SARÀ UN SOLO PASTORE ED UN SOLO GREGGE"

Anche questo quadro fu terminato presto, in sole 68 ore. La spiegazione del quadro è la seguente:

Cristo ha riunito il suo gregge e pellegrinerà spiritualmente fra gli uomini.

L'albero fiorito: l'albero della conoscenza fiorisce meravigliosamente.

Figure inginocchiate:

in azzurro = la fede con la palma della vittoria.

In rosa = la vittoria dell'amore (amore per il prossimo).

In lilla = l'umiltà viene ornata con ghirlande di alloro e ha un compito da adempiere.

Gruppo di bambini: l'indole da bambini tornerà ad esserci nelle future generazioni.

L'arco d'oro: l'umanità si avvicinerà al divino per terra e per mare.

Il sole con la croce: la luce del nuovo sole nascente della verità e della misericordia di Cristo e del suo amore risplenderà su tutto ...

La Madonna con il Cuore: Ella mette il puro amore di Madre nei cuori delle creature.

Corone, confezionate per la festa del raccolto, vengono portate dagli angeli: Dio benedirà la sua Terra con un raccolto ricco, con il benessere perché l'Amore ha vinto ovunque.


XII QUADRO (1953)

"LA SANTA DOLOROSA VISIONE DI MARIA"

La pittrice ha dovuto scrivere poco di questo quadro. La spiegazione è la seguente:

la Madonna presso la culla di Gesù: Maria vede tramite una visione le sofferenze di Cristo e piange.

L'angelo con il calice della sofferenza, con la croce, la corona di spine, il cuore sanguinante, ecc.

Molto più sotto: Pilato mentre si lava le mani; giudei, sbirri, farisei. Un serpente e la testa di un animale simile ad una lince: diffamazioni.

A sinistra: l'angolo da lavoro di Giuseppe.

Fuori, davanti alla porta: Giuseppe dà dei doni a poveri (donna con due bambini).

Colombe bianche: purezza e pace in famiglia.

Sopra, a destra: angeli nelle nubi = la protezione divina.

Conocchia: lavoro e diligenza.

Figura femminile con pane e lino: una cara visita (a Santa Elisabetta?).

Annotazione di A. N.: la "cara visita" può essere quella che la Madonna fece a Santa Elisabetta. Anche la signora Hafenscheer ha dei dubbi al riguardo. Maria vede, in una visione, di essere la futura Madre dell'umanità da redimere. Vede il compito che le spetta nel piano salvifico di Dio. Ma lei anche riconosce che suo Figlio dovrà sopportare maldicenze e diffamazioni.


XIII QUADRO (1953)

"SVEGLIATI, UMANITÀ!"

È il quadro più grande della pittrice (210 x 145 cm.). Nel centro del quadro Maria è vista come ancora di salvezza e di speranza per l'umanità. L'ancora viene lanciata dal Cuore divino all'umanità tramite una catena di rose. Cristo tiene questa catena di rose dell'amore nelle Sue mani. Tutto viene alimentato dal Cuore divino (raggi). Così avviene anche per la fiaccola dell'amore e per la  patera dell'amore nelle mani di Maria.

Maria versa nuovamente il contenuto della coppa (cioè: le grazie) sulla terra. Ella è la Mediatrice di tutte le grazie.

La fiaccola dell'amore (anche lo scettro) ricorda la frase che Maria disse a Fatima: "... ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà".

All'orizzonte si riconoscono degli angeli con campane e fiaccole. Nella spiegazione del quadro leggiamo: "L'umanità viene scossa sia dove è giorno che dove è notte".

Davanti all'umanità viene tenuto lo specchio della conoscenza di se stessa. Essa riconoscerà il peccato (simbolo di ciò: angelo con uno specchio e un serpente).

La Chiesa (roccia lilla con la croce e il cuore) servirà Dio e l'umanità con umiltà e amore e sarà di buon esempio.

L'amore riunirà popoli e razze all'insegna della pace e della fede.

Le armi vengono deposte (sotto a sinistra) Degli araldi (a destra) annunciano un'epoca nuova.


XIV QUADRO (1953/54)

"LE POTENZE VENGONO FATTE CADERE QUANDO VINCONO LA VERITÀ E L'AMORE"

Le due imbarcazioni rappresentano cose opposte:

la nave del male (a sinistra);

la nave del bene (a destra).

Le due imbarcazioni vengono separate l'una dall'altra da una fila di 12 montagne, che simboleggiano i 12 apostoli. Sulla prima montagna (con la croce), cioè sulla roccia di Pietro, si riconosce la figura di Pietro seduto.

In contrasto con ciò, in primo piano, si erge un mucchio di sassi, sul quale si riconoscono figure e volti segnati da vizi. Questo ammasso di sassi è sormontato dall'"albero secco" e ricorda la frase della Bibbia: "Li riconoscerete dai loro frutti".

Sulla nave che è sulla sinistra c'è il Principe di questo mondo con una sciabola e un sacco di denaro. Egli è convinto di conseguire la vittoria con la lotta e la corruzione. La vela lacera della nave indica la mancanza di rispetto, la ferocia, la rozzezza; la croce spezzata (albero della nave) invece indica l'empietà. Il cuore inchiodato è un simbolo della mancanza d'amore e dell'egoismo. Ma l'imbarcazione con i suoi passeggeri dissoluti va verso l'abisso. E il battello del bene invece naviga nelle acque della purificazione, verso la luce della verità e dell'amore (sole a forma di cuore). Cristo, il pane della vita, è sul battello. Il grande angelo in Cielo annuncia la vittoria del Bene.


XV QUADRO (1954)

"AL BIVIO"

Il centro del quadro, pur in modo discreto, ma decisivo comunque, è occupato dalla Croce dove si dividono le vie; è li che avviene la separazione degli spiriti.

La via larga conduce verso il basso: essa è la strada del vizio e del peccato. La via stretta e sassosa della fede e dell'amore conduce verso la luce della verità. È la strada della misericordia (vestire gli ignudi, dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati ... ).

In primo piano le due figure principali del quadro conducono il loro seguito: Lucifero e la sua compagna - la menzogna. Il suo volto è una bella maschera (cfr. il primo quadro della pittrice).

Nel seguito di questi due troviamo figure che simboleggiano l'omicidio a scopo di rapina, maltrattamento dei bambini, corruzione della gioventù, alcolismo, libero amore e prostituzione, omosessualità, violenza carnale su bambini, adulterio ecc.

Nella sentina di vizi si riconoscono bene sulla sinistra i seduttori e i sedotti a compiere il peccato dell'aborto.

Gli Angeli sono impegnati su entrambe le strade a difendere i loro protetti.

La corona della vita eterna viene data a coloro che hanno perseverato nella fede e nell'amore fino alla fine.

In Cielo brilla questa corona, tenuta da due mani. Di sotto sta Cristo nel battello che attende.


XVI QUADRO (1955)

"VENITE TUTTI A ME, VOI CHE SIETE STANCHI E AFFATICATI"

Sul quadro, sopra, risplende la "Nuova Gerusalemme" che scende dal cielo (cfr. Apocalisse 21,9). Due Cherubini con la spada fiammeggiante stanno di guardia perché non entri chi non ne è degno.

Cristo tende la mano destra verso i peccatori, dicendo contemporaneamente: "Venite a me voi tutti che siete stanchi e affaticati e vi ristorerò". E mettendosi la mano sinistra sul Cuore, dice: "Figlio, questa è la via della vita, la porta che conduce al Padre. Chi non passa attraverso di essa, non può andare al Padre".

Le figure in primo piano sono prevalentemente peccatori che calpestano con i propri piedi le tavole rotte dei Comandamenti. Solo pochi si rivolgono a Cristo.

Nella parte destra riconosciamo dei trasgressori dei Comandamenti nel tempo presente: un chimico ed un fisico calpestano il quinto comandamento ("Non uccidere!"). La sfera con la faccia da demonio è l'atomo ... Alcuni giovani calpestano il 5°, 9°, 10° comandamento ("Non uccidere", "Non desiderare la donna d'altri ... e la roba d'altri"). Una banda tenta di scavalcare un muro servendosi di scale. Ma la loro fede è troppo debole e fragile. Infatti essi pensano di raggiungere la meta senza dover osservare i Comandamenti.

Senza la fede, senza la carità, senza la preghiera non si può salire in alto: andare in Cielo.


XVII QUADRO (1956)

"DA QUESTO MONDO ALL'ALTRO DA QUI ALL'ALDILÀ"

Il Cuore alato di Dio (sopra, nel cielo), cioè l'Amore di Dio, si muove verso le creature. Non ci è però ancora noto il pieno significato di questo simbolo. Il principale messaggio del quadro riguarda questo mondo e quello dell'Aldilà. Il vecchio che riflette, si preoccupa del Donde si viene e Dove si va. Guarda i teschi, fra i quali ci sono vari simboli della Gerarchia ecclesiastica: una borsa da pastore, un pastorale, un cappello cardinalizio, un pastorale da vescovo e uno scettro.

A destra di tutto questo ci sono dei sicari (istigazione all'omicidio per avidità). A sinistra si vedono ancora altri teschi e una croce spezzata (persecuzione dei cristiani!). Si accenna ad una grande moria (bare, persone in lutto, cimitero). Dietro è dipinto un vigneto: Cristo benedice gli operai nella sua vigna. Più a sinistra ci sono lupi vestiti con pelli di pecora che provocano confusione. Nella nuvola scura (annebbiamento della massa) si può riconoscere una testa satanica. Più avanti a destra un uomo con la fiaccola personifica l'accendersi d'amore per Cristo e per la sua dottrina.

Quanto gli spiriti dell'Aldilà intervengano negli avvenimenti della terra, lo dimostrano anche entrambe le figure dietro il vecchio che sta meditando.

La decisione che l'uomo prende, durante la sua vita terrena, di seguire Dio oppure no, determina il suo destino finale, cioè di andare in paradiso o all'inferno.


XVIII QUADRO (1957)

"DAL DISCORSO DELLA MONTAGNA"

La signora Hafenscheer ha dipinto questo quadro in prospettiva degli ultimi tempi. In una spiegazione del quadro fatta in seguito, ella scrive: "Sopra tutto il quadro: la figura luminosa di Cristo «Corre» per tutta la terra; nelle sue mani c'è l'adempimento delle promesse: il libro con i sette sigilli".

La Croce (con il cuore) nel centro del quadro porta sul legno trasversale a scritta: "Ama Dio sopra tutto". Sulla trave verticale invece: "Ama il prossimo come te stesso!". È il principale comandamento che era già noto nel Vecchio Testamento. Frasi dei discorso della montagna sono, per mezzo di scene con figure umane, sopra, sulle montagne e nel settore inferiore del quadro. Entrambe le piramidi indicano il Vecchio e il Nuovo Testamento. Esse ci ricordano la frase del discorso della montagna: "Non sono venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma per dare compimento... Chi dunque trasgredirà anche uno tra i più piccoli di questi Comandamenti e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà chiamato il più piccolo nel regno dei cieli..." (Matteo 5,17-19). Molto sotto, a sinistra la signora Hafenscheer dipinse la casa dell'uomo saggio, che egli ha costruito sulla roccia (è saggio colui che non solo ascolta la parola di Dio, ma la mette anche in pratica). Dall'altra parte c'è la casa seppellita dell'uomo stolto: egli l'aveva costruita sulla sabbia (Matteo, 7, 27). Egli ha ascoltato, ma non ha messo in pratica.


XIX QUADRO (1957)

"LA MADONNA ESORTA ALLA CONVERSIONE"

Questo quadro ci rivela un miracolo che il Cielo compirà per ammonire l'umanità a convertirsi. La spiegazione di questo quadro formulata dalla pittrice è chiara:

sotto a sinistra: segni di una precedente devastazione che si è diffusa anche indietro.

Nel firmamento: nuvole scure e una pioggia di stelle cadenti.

Un raggio dall'alto: il raggio di speranza di Dio rischiara le tenebre. Esso consola, rafforza e stimola.

Masse di gente: molte persone osservano il miracolo operato per ammonire l'umanità a convertirsi. Questa gente alza le proprie braccia in segno di preghiera e chiede aiuto.

Nel raggio di luce di Dio: Cristo Re e la Madonna, Sua Madre. Ella apre le sue braccia e promette aiuto.

Maria è tenuta per mano da Cristo: Egli dona sua Madre all'Umanità.


XX QUADRO (1957)

"DISCESE ALL'INFERNO (riguarda la Terra)" OPPURE "IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO VIENE GIUDICATO"

Questa opera pittorica è come uno specchio che riflette la Terra che commette peccati. Sopra si riconoscono fiamme ardenti di passioni basse e di desideri peccaminosi; più sotto: il fiume di sangue delle vittime innocenti. Da tutti gli angoli e confini della terra si ergono facce contrassegnate dalla peste del peccato e portano disgrazie. Le figure appiccicate alla roccia sono le persone sfrenate che non si lasciano convertire e sono perdute. Non riescono a liberarsi dalle loro passioni e vengono aggredite da orribili figure di animali (desideri cattivi). Altre poi annegano nel proprio sporco e nel sudiciume del peccato.

Dall'albero secco della dissolutezza pendono teste di vario tipo. Esse sono simbolo dei sette vizi capitali. La terra è lastricata di teschi. In primo piano a destra siede il Principe di questo mondo sul suo trono inondato di sangue. Nella sua mano sinistra egli tiene il flagello che uccide l'umanità. Ma egli tiene la sua mano destra, pieno di paura, sopra gli occhi per proteggersi.

Cristo, Giudice e Salvatore si avvicina. Viene sopra le nuvole dei cielo e pronuncia la sentenza.


XXI QUADRO (1958)

"LA VITTORIA DELLA LUCE SULLE TENEBRE"

San Michele abbatte l'Avversario che va a sbattere contro la roccia con il suo cavallo nero. Gli riesce di aprire già una grande breccia. Ma sulla roccia c'é lo scudo con disegnato sopra la lettera "M" (di Maria) e la Croce. Nella spiegazione del quadro leggiamo:

l'Avversario precipita, e insieme a lui: il materialismo - la brama di possesso e di potere - ceppi - catene - il flagello umano che porta morte - il potere della spada - lacci - ubriachezza - morte e rovina - elementi loschi.

Il gran Arcangelo offre la protezione divina a tutti gli uomini di buona volontà.

Nella parte più in alto del quadro si possono ancora riconoscere gli ultimi effetti del male. A sinistra le varie figure simboleggiano: giubilo e gioia, fratellanza, il rivedersi, la disponibilità ad aiutare gli altri, l'amore per Dio e per il prossimo.

Ci sarà pace fra tutti gli uomini e i popoli.


XXII QUADRO (1958)

"CONSERVATEVI SENZA COLPA"

A sinistra, sopra al centro, splende il sole (l'eterna luce di Dio), Sotto si leva una roccia con teste, il Cristianesimo e la sua diffusione, la cima forma la testa di Cristo con la corona di spine. L'alito di Cristo è il Verbo di Dio, il Suo Amore è Onnipotenza.

Sulla parte destra del quadro, l'Angelo della Giustizia misura con la bilancia e la spada l'amore degli uomini; questo però fu trovato troppo scarso. Esso è ridotto e ha buchi (insensibilità). Molto più pesante è tutto ciò che è peccaminoso (serpenti), il sangue e le lacrime, la miseria e l'ingiustizia nel mondo. Così, avviene che, con il grande peccare dell'umanità, il male ha via libera (mano con artigli, fuoco, pietre che precipitano).

Ma, tramite la sofferenza, molte persone hanno ritrovato Dio. La fonte che scaturisce dalla roccia è la dottrina pura di Cristo. Il Cristianesimo ha il sopravvento ed ha l'effetto di purificare e di guarire tutti i popoli. Le pecorelle smarrite vengono riunite. Sarà un solo pastore ed un solo gregge. L'amore di Dio si rivela particolarmente nell'incarnazione del Verbo nella Vergine Maria (sopra, nel centro del quadro). La ghirlanda di rose (Rosario) nelle mani di Maria e di Gesù rappresenta i doni d'amore per tutti i popoli. La libertà è vicina (un angelo scioglie le catene, molto più sotto).


XXIII QUADRO (1959)

"LA CREAZIONE"

Questo fu il quadro più difficile della pittrice, anche in relazione alle spiegazioni. La signora Hafenscheer ricevette spiritualmente delle spiegazioni dall'Aldilà. Ecco qui alcune frasi:

11.3.59: Nella vastità infinita e nelle tenebre non c'era vita. Ma lo Spirito di Dio, l'Eterno che è senza inizio e senza fine, era dentro nella sua Luce d'amore, di perfezione e di eterna verità. Egli volle però lasciar posto al suo amore e si staccò dalla sua luce propria per preparare la creazione e la vita eterna. L'onnipotente Spirito di Dio attinse e creò, nella sua Onniscienza divina, dall'amore senza paragone e dal suo donarsi, tutti i mondi, quelli visibili e quelli invisibili. Il suo pensiero d'amore diventò sostanza e materia. Dio creò ordine e regolarità.

19.3.59: Con una forza e veemenza straordinaria furono emessi i corpi luminosi e fasci di fuoco. Tutto era in tumulto, in movimento, in rotazione. Gradatamente scomparvero le tenebre.

22.3.59: Il primo uomo guarda e gode felice e riconoscente i miracoli e le bellezze della creazione divina nella natura. Vive la sua vita in Dio e con Dio. La sua tavola è riccamente imbandita. E nonostante tutto una dolce nostalgia pervade la sua anima. In lui si è destata una nostalgia pura per un essere che sia a lui simile. E Dio, nella sua bontà, dona ad Adamo la sua Eva, la incarnata.


XXIV QUADRO (1959)

"I GRADI DELL'UMILTÀ PER GIUNGERE ALLA VERITÀ ETERNA"

Sopra: il portone che conduce a Dio è aperto e Cristo, il Signore, si affretta incontro ai "suoi" con le braccia aperte, irradiando gioia, amore e pace.

L'angelo con bilancia: l'amore viene compensato con amore.

L'angelo con la palma (palma della vittoria): pace in terra.

Coloro che sono attesi da Cristo, sono da Lui diversamente distanti. Alcuni, (molto sotto) gli voltano le spalle e si immergono ancora più profondamente nel materialismo (roccia). Alcuni tendono, si, le braccia a Cristo, ma sono ancora troppo deboli. Però non bisogna mai perdere la speranza. Ciò viene indicato dalla figura femminile inginocchiata a destra davanti alla scala a gradini vestita di bianco e verde.

L'uomo che ha un fagotto e la valigia siede già sul primo gradino, ma non si avvicina di più a Dio, perché le cose materiali lo tengono prigioniero. La stessa cosa succede alla figura femminile che ha la corona e i gioielli. L'uomo invece con una sola gamba ha ritrovato Dio tramite la sofferenza e le prove difficili. Ci sono altre figure allegoriche come: la bianca figura maschile indica "purezza" e "limpidezza", e "la fede profonda". La donna con un velo lillà simboleggia "l'umiltà" che apre tutte le porte. Tre gradini più su c'è una figura vestita di rosa e bianco la quale tiene un cuore in mano: è l'amore per Dio e per il prossimo. I più vicini a Cristo sono i bambini: vincerà l'indole di pargolo, il cuore puro. Ai piedi dell'Amore sta inginocchiato uno scienziato: l'amore ha l'effetto di aprire gli occhi alla scienza. Dio si riconosce nella cosa più piccola (nell'atomo).


XXV QUADRO (1960)

"LA NUOVA ERA NATA NELLA LUCE"

Sul quadro non si vedono più "tenebre". La purificazione dell'umanità è compiuta. L'era del materialismo è passata. Un po' a sinistra della parte centrale del quadro si vede che vengono seppelliti oro e monili, ma la Croce viene nuovamente innalzata e torna in grande onore. Nella spiegazione del quadro leggiamo:

donna in vestito penitenziale: pentimento e penitenza. Rinuncia alle futilità, alla superbia e al materialismo. Per la ricostruzione non v'è piano tecnico e neppure macchine. Gli artigiani rientrano e vengono accolti con giubilo. Gli uomini tirano essi stessi carretto ed erpice. Ci saranno pochi animali; esisterà solo l'allevamento del bestiame minuto. Con mezzi primitivi vengono costruite case, ossia capanne. Si pesca legna fuori dall'acqua (le montagne sono brulle). All'aperto le focacce vengono cotte, benedette e distribuite. Si riutilizzano vecchi secchi ammaccati. Si fila e tesse a mano. I bambini imparano ad essere moderati e sono contenti dei giocattoli che si sono costruiti da sé. Inizia l'esodo dalla città. Le persone vengono portando con sé le loro valige (cfr. a sinistra del centro del quadro).

Sulla parte destra dei quadro si vede come vengono portate via le rovine. Il materiale viene riutilizzato. Sullo sfondo ci sono tre figure maschili che seppelliscono salme in una fossa comune.

Nel firmamento: Cristo benedice gli uomini e il loro lavoro. Egli benedice anche la terra e tutto ciò che cresce.


XXVI QUADRO (1961)

"ALLELUIA! L'ISOLA DEI BEATI"

Gli esseri infuocati ed ardenti d'amore, fede e umiltà verso Dio, vengono librandosi incontro al sole spirituale che è Cristo.

Le acque pure sono le lacrime degli uomini. Su queste acque della purificazione si ergono due massi di cristallo che rappresentano l'una l'umiltà e l'altra la purezza.

Nella roccia dell'umiltà (color lillà) è racchiusa la grande Croce mondiale della sofferenza e della salvezza. La Croce però è anche il simbolo della fede; e i verdi tralci che sono sulla Croce indicano quindi che la fede crescerà in futuro.

Nell'altra massa cristallina, cioè in quella della purezza, fiammeggia il cuore, il grande amore che abbraccia tutto il mondo. Esso chiede a Dio incessantemente aiuto e misericordia, cosa che viene concessa.

Entrambe queste rocce di cristallo garantiscono la fermezza verso il bene. Un giorno esse formeranno i fondamenti dell'era nuova: cioè di un periodo di pace pieno di armonia, di fratellanza e di puro amore per Dio. L'amore per il prossimo avvicinerà uomini e popoli.


XXVII QUADRO (1965)

"LA FINE DELLE LOTTE DI RELIGIONE E DI RAZZA"

Nell'angolo superiore dei quadro, a sinistra, si può riconoscere il Cuore divino con tre fiamme. Dobbiamo ringraziare Lui, se la Madonna, con l'ausilio degli Angeli, può trasmettere messaggi all'Umanità.

Questi vengono trasmessi (figure in bianco) e trasmessi da coloro che sono chiamati per questo compito. Le mura dell'irreligiosità, dell'eresia, e della repressione della fede vengono demolite e i prigionieri vengono liberati.

Lo strano lago di montagna, sul quale delle imbarcazioni che trasportano gente di varie razze attendono la liberazione, è circondato da un argine di protezione (roccia = protezione spirituale). Così leggiamo nella spiegazione del quadro della Signora Hafenscheer. Come dobbiamo intendere tutto questo?

Sugli altri quadri la "roccia" significa "Pietro, la Roccia" (quadro 3 e 14), "la Chiesa" (nel quadro 13), "Cristianesimo primitivo" (nel quadro 22). La Chiesa di Cristo è colei che offre quindi protezione alle razze oppresse.

Così si può comprendere anche la seguente frase che leggiamo nella spiegazione del quadro: razze e nazioni seguono con gioia e fede il segno della Croce e le orme di Cristo Buon Pastore.

Naturalmente ciò si deve pagare col sangue. Leggiamo alla fine della spiegazione del quadro: le salme di molte persone testimoniano che c'è stato un tempo di lotta e di amore con vittime. Una "Nuova Era" è iniziata.


XXVIII QUADRO (1966)

"LA CHIESA UNIVERSALE DI CRISTO"

L'edificio raffigurato sul quadro è simbolo della Chiesa universale di Cristo. Le sette torri indicano i sette doni dello Spirito Santo. Il tetto di vetro simboleggia chiarezza, purezza e visione d'insieme.

Le cinque porte simboleggiano i continenti, e le cinque dignità ecclesiastiche sono i loro rappresentanti. Alla loro destra c'è un giovane negro con un vecchio libro usato. È il S. Vangelo, che si conservò nonostante i molti disordini e gli avvenimenti vari.

Sul quadro, a sinistra c'è un rogo ardente: uomini di varie razze e nazioni portano carichi pesanti e li gettano nelle fiamme (eresie, superstizioni, ecc.).

Davanti alla porta centrale sta Cristo con il pastorale: ci sarà un solo Pastore con un solo gregge. Accanto a lui c'è San Michele che tiene 5 chiavi pronte. Queste verranno poi distribuite ai cinque dignitari per mano di Cristo.

A destra c'è la Madonna, la nostra Mediatrice che intercede per noi. Lei allarga ampiamente il suo mantello azzurro per tutta l'umanità. Ella è la nostra Madre universale.

Il mistero centrale di questo quadro è il cuore bianco e splendente che si trova sulla punta del campanile centrale dell'edificio. La Croce si erge in alto, fin dentro il cuore. Ciò significa: l'amore, purificato dalla croce (cioè con la sofferenza) si irradia a tutto il mondo, in tutti i cieli.

Le due campane della torre simboleggiano la voce del Signore e la voce di Maria, che si possono già percepire nel nostro tempo.

Beati coloro che vogliono ascoltare la Parola di Dio e vedere la sua Luce!

 

 

Fonti:

"Dizionario cronologico delle apparizioni della Madonna", Gottfried Hierzenberger e Otto Nedomansky, Edizioni Piemme;
sito: "Missio Mariae" (versione dal tedesco: dott. Luigia Franchi).

 

 

 

 

Revisione e adattamento a cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Giugno 2007
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