Vi proponiamo la testimonianza di Marco, un giovane mistico toscano che da diversi anni riceve messaggi da Gesù. La raccolta di tutti i suoi messaggi verrà pubblicata in un libro che attualmente è in fase di ultimazione. Contiamo quanto prima di poter proporre anche su "Profezie per il Terzo Millennio" qualche brano tratto da questo libro. Le rivelazioni più importanti, afferma Marco, "riguardano lo svelamento del mistero dell'evoluzione della vita e l'esistenza di un ‘complotto contro la fede’, tessuto da satana nel mondo". Il mistico è seguito da un padre francescano che si occupa del discernimento dei suoi messaggi.
Ci è parso opportuno pubblicare questa lettera in considerazione delle numerose concordanze con le rivelazioni di tanti altri mistici di oggi. I suoi contenuti sono importanti e meritevoli di un'attenta riflessione, soprattutto per comprendere il senso dell'ondata di terrorismo che sta interessando gli Stati Uniti e tutto il mondo occidentale. Ma al di là di questi aspetti la cosa fondamentale è il richiamo alla preghiera, soprattutto la recita del Rosario, l'unica "arma" capace di fermare le guerre e di sgominare il male, l’arma con la quale tutti noi credenti siamo chiamati a combattere al fianco di Maria perché si realizzi finalmente il Suo Trionfo.

 

La testimonianza di Marco

Continuiamo a pregare per la pace. La preghiera non ci invia "estratti-conto" ma voglio confidare che molti degli attentati sventati in queste settimane, alcuni dei quali anche in Italia (un terrorista di Al-Qaida si è addirittura pentito e sta collaborando con la giustizia) sono merito della nostra preghiera in cui non dobbiamo mai desistere e in accordo col Santo Padre, richiamo anch'io tutti i fedeli alla recita del S.Rosario fatta con tutto il cuore. Vogliono terrorizzarci, ma non perdiamoci d'animo... è anzi l'occasione di dar respiro alla nostra fede, confidando tutto in Cristo per mezzo di Maria. La preghiera è più potente dei fondamentalisti islamici. [...]
Si sta aprendo una nuova era cristiana, sia nel bene che nel male: giungeranno infatti grandi tribolazioni ma ci sarà anche una grande profusione di Spirito Santo. Tutto ciò trova conferma nella Scrittura:

(Mt 24, 21-22): "Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino ad ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati".

(At 2, 17): "Negli ultimi giorni, dice il Signore, io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno sogni".

Vorrei comunque che coloro che pregano comprendessero che l'urgenza delle intenzioni di preghiera non è da rivolgere tanto al fondamentalismo islamico quanto invece alla nostra stessa società occidentale. Il vero problema non è l'Islam ma il materialismo e la lontananza dai sacramenti (la grande carestia spirituale) in cui sta vivendo da troppo tempo la società occidentale, di cui gli Stati Uniti (e in essi in particolare la città di New York) ne sono la quintessenza. Proprio ieri Gesù mi ha fatto vedere "ground zero", le macerie delle towers e mi ha detto: - "...lo ho permesso perché si ricordassero che, per quanto si possano spingere in alto, dovranno un giorno tornare alla terra!".

Rivelandomi questo, sentivo che lo Spirito di Gesù era colmo di dolore. Ho avvertito il Suo immenso amore per noi e allo stesso tempo la Sua triste amarezza per il nostro rifiuto di convertirci veramente a Lui. Ho anche avuto la certezza che tutte le vittime delle towers fossero ormai in Cielo presso la Sua infinita misericordia.

I grattacieli crollati sono quindi simbolo dell'uomo che pensa di potersi innalzare e restare per sempre in alto senza bisogno di Dio, e il loro crollo è la testimonianza che tutti restiamo pur sempre comuni mortali (nonostante il benessere, la tecnologia...) e che dovremo quindi un giorno morire, tornare alla terra proprio come in un solo giorno sono tornate alla terra le torri gemelle. Ma l'anima invece non resterà nella terra, dobbiamo quindi smettere di occuparci solo del nostro corpo, dobbiamo uscire dalla morsa del materialismo. Un ammonimento alla società occidentale quindi, che invece di confidare in Dio confida nella propria ricchezza e tecnologia, nel proprio sviluppo e benessere. Tutti devono sapere che questo è il significato del crollo delle towers, affinché si possa pregare secondo le giuste intenzioni! Altrimenti continueremo a pensare (proprio noi che vogliamo pregare) che il problema sia l'Islam e che gli Stati Uniti e il mondo occidentale siano solo delle vittime.

 

La mattina del 15 Ottobre 2001 ho sognato quanto segue:

Il giorno era ormai al crepuscolo e in un cortile che sembrava l'interno di un grande convento, ma che aveva al contempo le sembianze di un tetro edificio del potere civile, ho visto un uomo in abito religioso, di colore bianco con dei paramenti dorati. Era una specie di vescovo, non era il papa ma veniva considerato ed onorato al suo pari. Era giunto nel cortile con il seguito dei suoi religiosi ed in cima al corteo venivano portati degli stendardi affissi a delle aste di ferro che non erano però di carattere religioso ma civile, simili a quelli delle rappresentanze comunali. Allo stesso tempo ho visto che quest'uomo era anche un grande dittatore poiché al suo comando c'erano numerosi militari e vigeva un clima di terrore. Ad assistere a questa strana cerimonia c'erano dei fedeli, ho riconosciuto che erano cattolici, alcuni li conoscevo anche personalmente e potevo testimoniare che erano sempre stati osservanti, ottimi cattolici insomma. Ma erano cambiati, avevano tutti grande timore di quest'uomo e sembravano in suo potere. Dal loro sguardo assente vedevo che avevano perso la capacità di riflettere, di discernere, che erano allo stesso tempo incantati ed impauriti dinanzi a questa grande personalità. Lo veneravano anche per la sua grande sapienza, superiore a quella di ogni altro uomo. Sentivo infatti che gli formulavano domande sul discernimento del bene e del male e lui ogni volta dichiarava impassibile la sua sentenza. Il suo volto era quello di un uomo di mezz'età ma non faceva trasparire niente di umano. Alle sue risposte tutti allora si compiacevano di lui e lo adoravano per la sua sapienza e la sua funzione di grande guida spirituale. Io mi sono allora avvicinato ad uno di loro, che conoscevo bene. Lo ho salutato felice ma a malapena ha ricambiato il mio saluto. Avevo in mano una radice pulita e di colore chiaro, simile ad un ramo scorticato e levigato, ma era proprio una radice... la chiamavo infatti così nel sogno. Io non potevo restare lì con lui perché ho avuto la necessità impellente di allontanarmi. Ho allora poggiato a terra la radice, vicino a lui, e mi sono raccomandato a quel fedele che la custodisse con cura, che non la perdesse d'occhio un solo istante perché era molto preziosa e potevano portarla via se non fosse rimasto vigile. Lui però mi rispose irritato che non comprendeva perché facessi tante storie per quella semplice radice. Poi acconsentì a custodirla ma dal suo fare capii che non se ne sarebbe occupato più di tanto. Si era ormai fatto buio fitto e il cortile era illuminato solo dalla luce elettrica. Mentre mi allontanavo (da quel momento sono divenuto uno spettatore passivo nella scena) vedevo il religioso-dittatore che procedeva insieme ai suoi soldati lungo una serie di fosse rettangolari scavate nel terreno di quel chiostro. Della loro fila non ne vedevo la fine. In piedi, sul bordo di ogni fossa, c'era una persona e man mano che il religioso-militare passava inesorabilmente in rassegna queste persone con passo lento, ordinava ogni volta ai suoi soldati, che procedevano con lui, di gettare queste persone nelle rispettive fosse. Quando vi cadevano erano ancora vive ma nonostante questo le guardie le seppellivano in fretta con molta terra. Io ero sconcertato vedendo che erano vive ma che venivano comunque ricoperte di terra... fra di loro c'era anche un uomo vestito di stracci che suonava un violino: riconobbi che era un violino da poche lire e per giunta suonato molto male; quest'uomo tremava come una foglia per la paura, il vescovo era infatti ormai giunto accanto a lui. Diede quindi l'ordine ai suoi e anche lui venne sepolto vivo.

 

Interpretazione:

Ho notato subito la forte similitudine con le rivelazioni sull'anticristo di La Salette e con altre. Perché non mi dimenticassi del sogno ho quindi scritto subito tutto. La cosa più bizzarra, che ad ore di distanza non riuscivo a capire, era però quella radice per la quale tanto mi raccomandavo ai fedeli... perché mai una radice, che significato aveva? Mi sono quindi risuonate nell'anima queste parole: - "Marco, quella che avevi in mano è la radice di Iesse ! Di cui molti non conserveranno la testimonianza e sarà disprezzata!".

L'effettiva ispirazione del mio sogno mi è quindi stata così confermata perché io stesso nel sogno non capivo cosa fosse quella radice che avevo in mano... sapevo solo che era preziosa. Ho capito quindi l'urgenza del richiamo al S.Rosario.

(Is 11, 1-2): "Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo Spirito del Signore [...]".

Il germoglio a cui fa riferimento Isaia è Cristo e la radice dal quale esso germoglia è appunto Maria, la radice di Iesse.

Più volte la mia esperienza ha riguardato il profeta Isaia e non a caso: egli fu profeta in Israele in un tempo di decadenza morale e religiosa e nel corso di tragiche vicende che rischiavano di trascinare Israele fuori dalla sua Alleanza con Dio. Isaia richiamò tenacemente sia i re che il popolo agli impegni stabiliti col Signore, proclamando la necessità della fede a quanti erano inclini a risolvere i problemi del popolo eletto con mezzi esclusivamente umani. Nella nostra età di materialismo infatti, questa situazione è oggi di nuovo molto attuale ed urge ancora il richiamo alla fede.

Due ore dopo sono stato chiamato con un segno a recitare le 15 decine con grande anticipo rispetto all'ora che in genere dedico al mio Rosario. Mi successe la stessa cosa l'11 settembre, verso le ore 10, quando in America era ancora notte, ma avevo delle cose da sbrigare e rimandai il Rosario alla solita ora del pomeriggio. Quando giunsi al quinto mistero doloroso, mia madre mi telefonò e mi informò su quanto era accaduto a New York e io finii in lacrime il Rosario. Compresi anche il resto del messaggio contenuto nel sogno e cioè che in quei giorni senza più papa né guida soltanto Maria, la radice di Iesse, attraverso il S.Rosario (ossia la memoria di tutta la vicenda di Cristo) potrà tenere uniti noi veri fedeli a Cristo. Lo farà attraverso la comunione spirituale che il Rosario permette e potrà così mantenerci sulla giusta strada verso Cristo. Maria sarà allora ancor più di oggi la "stella del mare" che guiderà nell'oceano della desolazione la Chiesa rimasta fedele a Cristo al porto della risurrezione e della gloria. Ella ci condurrà a Gesù, e lo vedremo quindi tornare. Anche il secondo Avvento si compirà quindi attraverso Maria. E tutto è ormai alle porte.

Ho poi capito anche il significato della sepoltura da vivi... la persecuzione contro i seguaci dell'Agnello non sarà solo materiale ma anche spirituale. Molti resteranno in vita, ma la loro fede in Cristo sarà morta e sepolta sotto la terra dell'anticristo e seguiranno questa personalità sovrumana in tutto ciò che dirà e farà.

E questo è il significato del violinista: io stesso sono diplomato in violino, ma nel sogno non mi riconobbi in quell'uomo, non ero cioè io, che ero appunto diventato uno spettatore passivo della scena. Il Signore mi ha quindi rivelato il significato di quel personaggio. Suonava anche lui il violino, ma non bene come facevo io, e il suo non era un violino di valore come invece è il mio. Il violino simboleggia il S.Rosario e il violinista coloro che in quei giorni pregheranno il S.Rosario. Chi non lo pregherà (e chi già adesso non lo fa) con la necessaria devozione e con tutto il cuore non riuscirà cioè a salvarsi dalla tribolazione che sta per manifestarsi e nonostante il suo Rosario soccomberà. Anche questo simbolismo quindi - che ci ammonisce ad una buona recitazione del S.Rosario - resta in accordo con l'altro simbolismo presente nel sogno, ossia il fatto di dover tener viva la testimonianza della radice di Iesse.

Lascio questa mia testimonianza, come avvertimento per tutte le anime a perseverare nel S.Rosario ed a pregarlo ogni giorno nel giusto modo, man mano che il tempo della grande prova si avvicina! In questa richiesta mi associo alla volontà del Santo Padre.

     Marco                 

 

 

 

 

"Profezie per il Terzo Millennio" - Ottobre 2001


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