Una macchia sul Muro del Pianto: i mistici ebrei gridano al miracolo

 

Un ebreo ortodosso prega  in prossimità della macchia di umidità che si è formata al Muro del Pianto

A Gerusalemme il misticismo ebraico ha ingaggiato una quieta battaglia contro il laicismo israeliano a causa di un rivolo d'acqua che da sabato scorre dalle pietre del Muro del Pianto, a Gerusalemme. Una misteriosa macchia di umidità è comparsa sul Muro, il luogo più sacro per l'ebraismo.

Per alcuni mistici ebrei non ci sono dubbi: la macchia è il segno dell’imminente arrivo del Messia. Secondo gli archeologi, invece, potrebbe essere causata da una tubatura rotta.

La macchia, lunga circa 40 centimetri e larga 10, è apparsa questa settimana, attirando una folla di curiosi.

Molti ebrei osservanti non riescono a nascondere la gioia nel vederla e ritengono che sia un segno divino la sua comparsa a due settimane dal Tisha B’av, il giorno in cui viene ricordata con la preghiera e il digiuno la distruzione del Tempio ad opera dell'imperatore romano Tito nel 70 d.C. e di cui il Muro del Pianto è l’unico pezzo rimasto.

Nei testi cabalistici - spiega un uomo che distribuisce libri di preghiera davanti al Muro del Pianto - è scritto che quando sgorgherà l'acqua dal Monte del Tempio (che per l'Islam è la spianata delle Moschee, che sovrasta il Muro del Pianto), quello sarà il momento della rivelazione del Messia. “Il momento è arrivato”, aggiunge.

"Il giorno della redenzione - dice il rabbino custode del Muro Occidentale, citando il profeta Isaia - l'acqua vivente sgorgherà da Gerusalemme. Non ci sarà più guerra ed il lupo vivrà insieme all'agnello".

Il rabbino Shmuel Rabinovitch, invece, offre un’interpretazione diversa. “Alcuni lo considerano un simbolo della distruzione del Tempio, o pensano che il Muro stia piangendo con noi in questo difficile momento, in cui i nostri figli vengono uccisi e in cui ci troviamo alle prese con la sofferenza, la privazione e la morte”, ha spiegato alla radio dell’esercito israeliano, riferendosi al conflitto israelo-palestinese.

Di tutt’altra idea sono invece gli archeologi, secondo cui la macchia è causata da un problema decisamente più terreno.

“Al momento non è chiara l'origine della chiazza - ha spiegato Jon Seligman, esperto dell’ente archeologico israeliano - ma viste le passate esperienze riteniamo possa essere causata da un qualche problema a una delle tubature situate dall’altra parte del muro”.

Seligman ha detto che il problema dovrà essere discusso con le autorità islamiche che amministrano la moschea situata sulla spianata sostenuta dal Muro del Pianto. “Potrebbe asciugarsi già questa settimana”, ha anticipato.

Il Muro è anche uno dei simboli del contenzioso su Gerusalemme che oppone israeliani e palestinesi: il luogo sacro all'ebraismo si trova infatti nella parte vecchia della città, quella conquistata da Israele con la guerra del 1967.

Il Muro del pianto, peraltro, è alla base della Spianata delle moschee sacra agli islamici. La questione della sovranità dei luoghi santi è una delle più spinose fonti di disaccordo tra negoziatori israeliani e palestinesi.

 

Fonti: CNN Italia e TG5

 


 

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