INTERVISTA A DON ADAM SKWARCZYNSKI: HO VISTO IL NUOVO MONDO
Gli avvenimenti che Dio ha in serbo per l'umanità nel prossimo futuro

 

 

Don Adam Skwarczyński è un sacerdote polacco, è nato nel 1946 nel villaggio di Rakowiec, nella municipalità of Siedlce, in Polonia.
Ha svolto attività pastorale per molti anni, prima come assistente parrocchiale e poi per quasi dieci anni come parroco. Nel 1993 si è laureato in teologia presso l'università Cattolica di Lublino. Su autorizzazione del suo vescovo gestisce un centro di consulenza spirituale nel suo villaggio natale. Fa parte del Movimento Sacerdotale Mariano fondato da Don Stefano Gobbi.
Fin da quando era piccolo, Don Adam riceve visioni sul suo futuro e su quello del mondo. La sua conoscenza del futuro consente al sacerdote di valutare scritti e messaggi dei profeti contemporanei, correggerli, rigettare quelli falsi. E in questa veste sono numerose le persone che si rivolgono a lui per avere opinioni e consigli su questi temi.
Quella che vi proponiamo è la trascrizione di uno stralcio di una lunga intervista concessa dal sacerdote nel 2012 dove si parla degli avvenimenti che attendono l'umanità nel prossimo futuro.
Come si potrà vedere, nell’intervista il sacerdote, in riferimento agli eventi descritti, si limita a citare solo qualche rivelazione privata, fra cui Vassula Ryden e Garabandal, le quali per altro hanno suscitato in passato qualche perplessità e controversia in seno alla Chiesa (tuttavia – sia detto per inciso – anche noi come Don Adam le consideriamo credibili), per quanto non siano state mai condannate. A questo proposito dobbiamo ricordare che sono ben più numerosi i casi di mistici e veggenti che nei loro messaggi hanno parlato dell’Avvertimento, del Miracolo, del Castigo e di un’imminente venuta di Cristo, evidentemente distinta dalla Parusia finale. Si consultino a tal proposito i documenti di cui abbiamo riportato i link in calce a questa pagina.
Si noti che Don Adam nell'intervista utilizza il termine Parusia nell'accezione di "Venuta Intermedia" di Cristo, contrariamente all'uso che tradizionalmente ne fa la Chiesa che lo riferisce invece esclusivamente alla venuta di Cristo nella gloria al termine della storia per giudicare il mondo e per instaurare il Regno dei Cieli.

 

Don Adam Skwarczyński

Don Adam: [...] Per quanto riguarda la conoscenza che stavo dando in merito agli eventi imminenti, su come sarebbe stato questo meraviglioso mondo chiamato da alcuni il nuovo paradiso in Terra: la prima fase della Parusia sarà la giustizia che Cristo ha predetto, che coglierà tutti di sorpresa, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Egli apparirà, arrivando con grande potenza sulle nuvole, circondato da angeli e santi che noi conosciamo dagli scritti di alcuni mistici. Una mistica ortodossa, Vassula Ryden, fornisce la descrizione più completa della prima fase del castigo del mondo, conosciuto come "L'Avvertimento", in spagnolo si chiama "El Aviso", come menzionato nelle rivelazioni di Nostra Signora di Garabandal, dove la Madre di Dio molto chiaramente ha preannunciato anche questo evento. Anche la data è stata data a una delle ragazze veggenti, che ne è a conoscenza e la rivelerà diversi giorni prima che l'evento abbia luogo. Il suo nome è Conchita Gonzales.

Io non ne avevo idea, neanche minimamente. Una sera sono andato per pregare nella chiesa dove servivo come parroco, è stato lì, verso mezzanotte, che sono caduto in una sorta di rapimento... mentre ne uscivo, mi sono reso conto che ero stato testimone di un giudizio particolare, a cui tutti gli esseri terrestri avevano preso parte insieme a me, tutti nello stesso momento, era così terrificante e al tempo stesso così realistico che lasciai la chiesa e cominciai a guardarmi intorno in tutte le direzioni per trovare un qualche tipo di conferma di questo; alla fine non vi fu conferma.. poiché la gente dormiva, i cani abbaiavano, nulla intorno a me era cambiato. Poi ho capito che era stato concesso solo a me. Qualche tempo dopo, circa un anno, presi parte a un ritiro per il Movimento Sacerdotale Mariano a San Marino, in Italia, organizzato da Don Gobbi. Io appartengo a quel movimento. Fu lì che ricevetti da uno dei preti, era tedesco, un libro in francese di Don Eusebio Garcia de Pesquera: Garabandal, faits et dates [Garabandal, fatti e date; N.d.T.]. Quando iniziai a leggerlo, rimasi scosso, perché nel quadro delle rivelazioni di Garabandal trovai la conferma che la Parusia consisterà in diverse fasi; si potrebbe anche dire che per Parusia si può intendere l''intero periodo che va dall'apparizione di Cristo tra le nuvole, con il giudizio chiamato "El Aviso", l'Avvertimento, fino alla fine del mondo, perché Cristo non verrà solo per un momento, ma allora in realtà inizierà la predetta e attesa venuta del Suo Regno sulla Terra. Il momento stesso dell'Avvertimento consisterà in due fasi: la prima molto gioiosa per coloro che vi parteciperanno, poiché anche coloro che non hanno mai conosciuto Cristo o i Suoi insegnamenti prima, né hanno mai avuto alcuna forma di contatto con la Sua Chiesa, Lo vedranno improvvisamente. Lo vedranno nella Sua bellezza, nella Sua maestà, nella Sua radiosità, ovviamente attenuata, poiché i nostri occhi terreni possono sopportare solo un barlume di quella gloria... E in un momento Cristo assumerà il compito di giudice; quello sarà lo stesso giudizio che chiamiamo particolare e che è collegato alla nostra morte. Molto probabilmente, riguarderà persone di ogni età a partire dagli otto anni o che stiano entrando nell'età della ragione, tutti vedranno una sorta di film davanti ai loro occhi che descriverà la propria vita, che in quel momento sicuramente li terrà come in una condizione di sospensione. A nessuno interesserà dove si trova o quali sono le circostanze esterne in cui si sono trovati, uno sarà assorbito solo da quella visione, in una valutazione della propria vita attraverso gli occhi di Dio. Coloro che saranno spiritualmente preparati, quelli che sono attualmente in una stretta relazione con Cristo, vivendo nella Sua grazia, non hanno nulla da temere, anche se vedono le loro imperfezioni, i loro peccati gli sono stati già perdonati perché hanno ricevuto i santi sacramenti. Molto probabilmente, se li ricevessero in modo disordinato, saranno rattristati ma non perplessi; per loro, sarà un incentivo a fare un intenso lavoro con se stessi: se tu mio Dio mi ami tanto e ti aspetti altrettanto, desidero immergermi nel lavoro, nella trasformazione, nel lavoro per te, per il tuo Regno. Eppure, dall'altra parte della realtà, ci saranno anche quelli che non solo hanno vissuto senza Dio, ma sono ostili nei Suoi confronti, hanno combattuto contro di Lui. Ci saranno anche quelli resi schiavi e posseduti da Satana a tal punto che non saranno in grado di stendere le mani verso il Signore che viene, per implorare - "Abbi pietà di me!" -, agiranno sotto l'influenza di un'immagine distorta di Dio, che portano dentro di sé, perché Satana la distorce; vedono Dio come crudele, distante, assente nelle loro vite, e anche se Egli appare loro come amore, lo rifiuteranno. Per tali persone, sarà la loro morte: questo è il giudizio relativo alla loro morte. Al momento dell'Avvertimento milioni moriranno e quelli che moriranno saranno quelli posseduti dall'amore per sé e per il male. Quelli rimasti sulla Terra saranno divisi in due categorie: quelli che ho già menzionato, coloro che fanno penitenza, e quelli che prima hanno deciso di correggersi, ma la loro risoluzione non è abbastanza forte in loro per perseverare. In un istante, Satana ritornerà portando con sé sette spiriti peggiori di lui, come ha detto il nostro Signore Gesù, e li lascerà posseduti fino al massimo grado.

E così, proprio questi diventeranno persecutori della Chiesa. Seguirà quindi il tempo dei martiri che Giovanni Paolo II menzionò a Fulda, la Chiesa deve essere purificata dal loro sangue; non sarà una lunga persecuzione, perché dopo l'Avvertimento, nell'arco di circa un anno, il Signore Dio interverrà nella storia del mondo e realizzerà il miracolo predetto in Garabandal e descritto in modo simile a Medjugorje. Si può presumere che il miracolo sia molto simile alla nuvola che scese sulla Terra sotto la quale gli ebrei che vagavano attraverso il deserto trovarono rifugio, la colonna di nube che li guidò per quarant'anni: quando uscivano dalle loro tende al mattino, essi guardavano verso la tenda del convegno e quando vedevano la colonna di nube che si librava su di essa, si nascondevano nelle loro tende e attendevano fino al momento in cui si alzava, verso l'alto, al di sopra della tenda del convegno; e quando faceva ciò, la seguivano finché non si fermava di nuovo. Di notte, invece, la colonna di nube assomigliava a una colonna di fuoco, e sembra un miracolo come quello che fu predetto anche a Garabandal, dove, sulla montagna delle apparizioni, e in alcuni altri luoghi del mondo, una colonna di nubi dovrà toccare il suolo, e di notte dovrà diventare una colonna di fuoco. E il Papa dovrebbe vederlo proprio lì, dove si troverà in quel momento. Deve anche apparire a Medjugorje, sul monte chiamato "Podbrdo", sarà una sorta di dito di Dio che discende sulla Terra e proclama alla gente: ti viene offerta un'ultima opportunità di pentirti e di riconoscere la mia autorità paterna su di te mostrandomi il tuo amore. Ed è in qualche modo un ultimatum per l'umanità: coloro che ignoreranno quell'ultimatum saranno rapidamente portati via da questa Terra, e Dio lascerà solo quelli che saranno degni di entrare nel Suo Regno sulla Terra. Non sappiamo tuttavia in quale momento collocare i castighi predetti dal Signore Gesù. Probabilmente accadranno tra il miracolo, quella colonna di nube, e i cosiddetti "tre giorni di buio" che porranno fine al periodo del castigo e della purificazione della Terra. Una religiosa, di mia conoscenza, vide quei tre giorni di buio e li descrisse come i giorni in cui i demoni saranno liberati dall'inferno e prenderanno persino forma visibile, ghermiranno tutti quelli che gli appartengono, e quindi la Terra sarà purificata da quelle persone. Probabilmente quegli eventi sono menzionati nella parte non ancora pienamente rivelata del terzo segreto di Fatima. Nazione si leverà contro nazione, regno contro regno, ci saranno terremoti in luoghi, fumo e fuoco pioveranno giù dal cielo, e le acque degli oceani saranno trasformate in vapore che si innalzerà nel cielo, nessuno sarà in grado di stare in piedi, milioni di persone perderanno la vita, da un'ora all'altra - Giovanni Paolo II ha detto "da un minuto all'altro", ma si riferisce allo stesso segreto, lo stesso evento -, i vivi invidieranno i morti. Mi è stata data l'opportunità di vivere e vedere quel castigo, ma essendo un bambino a quel tempo, non ricordo gran parte dell'esperienza a parte l'atmosfera di spirito infernale, che pioveva sulla Terra, che era sottoposta a quelle terrificanti convulsioni di purificazione. Io osservavo la Terra da una grande altezza, quindi potevo ammirare con un solo colpo d'occhio tutto l'emisfero nord, coperto di neve in quel momento; e quando venne la primavera, tutto fu trasformato in un istante: persone piene di gioia uscivano cantando inni al Signore in segno di gratitudine per averle risparmiate e portate sulla soglia del nuovo mondo. Posso solo dire che con quelle poche visioni a volo d'uccello, ero consapevole del passaggio della Terra attraversando tali orribili convulsioni, impegnata in una sorta di guerra - esplosioni, forse nucleari -, avevo l'impressione che in qualsiasi momento avrebbe cessato di esistere, che semplicemente sarebbe andata in pezzi. In seguito, vidi anche specifici castighi: uno di essi era un'enorme meteora che colpiva la Terra che era diventata un meteorite - è una meteora nell'aria, e un meteorite quando colpisce un oggetto -, così che, quando venni sollevato in cielo, ero in grado di vedere quell'enorme meteorite contro cui gli abitanti della Terra avevano lanciato probabilmente due missili che venivano deviati da una qualche mano, mancando il bersaglio, ed era quindi ovvio che il meteorite doveva colpire la Terra. Ricordo il terrore che precede qualcosa come un conto alla rovescia dei minuti e dei secondi - e probabilmente il colpo causò un terremoto, anche se non ricordo una connessione tra l'uno e l'altro, il terremoto lo stavo vivendo qui in questa casa in cui c'è una cappella nel seminterrato [...]. Stavo rannicchiato nell'angolo e cercavo di sfuggire a un terremoto o all'oscillazione dell'intera casa che la danneggiò parzialmente mentre l'intonaco stava cadendo dal soffitto e le scale erano probabilmente coperte, frammentate.

[...] Quando Egli farà piovere nelle anime delle persone, farà piovere anche nel mondo circostante. L'intera natura sarà così trasformata; non solo diventerà amica dell'uomo che fino ad ora è stato circondato da parassiti, vermi, varie malattie, microbi, che lo hanno distrutto, ma quando fedele a Dio la nuova Israele riceverà una promessa simile a quella fatta al vecchio Israele - "Se mi obbedisci ti benedirò" questa benedizione sarà resa manifesta nel mondo intero che ci circonda, nel nostro stato fisico e nello stato della natura che sarà in trasformazione intorno a noi [...]

[...] il nuovo mondo: era così bello, con vialetti tutto intorno, pieni di fiori, gente che ci lavorava con gioia, pieni di frutti a me completamente sconosciuti, estranei al nostro clima, più tipici del clima mediterraneo; vi crescevano diversi tipi di palme; il clima deve cambiare in Polonia, e ci sarà un clima temperato in tutto il mondo. Beh, prima di tutto, l'essenza di questo nuovo mondo è ciò che descriverei come materia illuminata dallo Spirito, l'ho visto molte volte, potrebbe essere descritto come uno spirito potente che irradia la materia, così luminescente, così colorato, che ci innalza fino a Dio, riempiendoci di gioia... È difficile descriverlo, non esiste niente di simile con cui paragonarlo, è come se tutta la natura che ci circonda brilli di un nuovo splendore. La immagino come un pezzo di paradiso, perché dovrebbe anche essere illuminata dallo Spirito dell'amore, il sole non sarà necessario lì. Le persone dovrebbero sforzarsi di raggiungere un tale tipo di mondo, anche se si trovano davanti a Dio nel momento dell'Avvertimento quando affrontano il Suo Giudizio, dovrebbero aggrapparsi a questa meravigliosa prospettiva del mondo in cui stanno per entrare con gioia, lodando Dio con inni per le grandi cose che ha fatto per loro. Quindi, un mondo magnifico, un mondo che adora Dio. Se non hanno questa prospettiva, allora cosa accadrà quando Cristo verrà improvvisamente come una folgore e il suo giudizio cadrà su di loro? Si troveranno in un panico terrificante, incapaci di innalzare il cuore. [...]

Don Artur [l'intervistatore]: Don Adam, lei ha detto che dobbiamo prepararci per quel tempo tremendo, ma per la stessa ragione, cooperare con Cristo che salva, castiga, rende santa la sua famiglia umana. Quindi, con riferimento agli appelli che Cristo ha rivolto ai santi e ai mistici nei secoli XIX e XX, dicendo che aveva bisogno di sacrificio, sofferenza, preghiera per salvare, per continuare la sua opera di santificazione, purificandoli dai loro peccati, cosa si aspetta Cristo da noi in questo momento? Come dovremmo prepararci per "El Aviso", l'Avvertimento? Come dovremo preparare altri che al momento devono essere in pericolo per la perdita della speranza in Dio, della fiducia in Lui, nella Sua misericordia?

Don Adam: Riguardo alla prima parte della domanda - come dovremmo prepararci personalmente? - risponderò come segue: fare il punto della propria vita e accondiscendere a ciò che Cristo ci chiede, questo è il modo più semplice per farlo. E quando Cristo Signore verrà, non ci guarderà con sguardo severo, ma ci sorriderà e ci loderà. Il modo migliore è fare una confessione generale, cioè prepararsi per la confessione dell'intera propria vita, ciò si applica sia a coloro che si confessano spesso sia a coloro che non si accostano al sacramento della penitenza da molti anni, c'è quindi la possibilità che vivano in peccato grave, e quando Cristo verrà e mostrerà loro questa realtà dall'interno, vedranno nel terrore, come scrive la mistica ortodossa Vassula Ryden: "che hanno respirato un serpente nelle loro anime, un serpente infernale". Le persone potrebbero non essere consapevoli di tale realtà perché Satana li ha talmente irretiti, ha messo a tacere la loro coscienza, l'ha semplicemente persuasa convincendoli che sono quasi salvi; devono prendere un foglio di carta, una penna e pregare lo Spirito Santo e il loro angelo custode, e poi andare in giro con questo pezzo di carta fino a quando tutto ciò che viene in mente non è annotato su di esso, in un certo ordine, naturalmente; questo costituirà un esame di coscienza scritto che possono poi sottoporre ad un sacerdote seduti in confessionale. Il motivo per cui questa confessione è così importante è perché forse abbiamo ricevuto il sacramento della confessione dalla nostra infanzia, ma potremmo non aver intrapreso una ferma risoluzione a non peccare più. Altri si sono messi in coda per la confessione, ci siamo anche noi, del tempo è passato, ed era Quaresima. E anche in questo caso quando una persona è sopraffatta da alcuni tipi di dipendenze: la sua anima è totalmente devastata nel suo intimo da uno spirito maligno, sembra sentirsi rassicurato quando ha fatto una confessione di Pasqua, ma non è risoluto a non peccare più. Se non si è risoluti a non peccare più allora non si è assolti anche se il sacerdote dice: "Io ti assolvo". Ciò non significa che si possa garantire a Dio, a un sacerdote, a se stessi, che non si tornerà mai più a peccare, il che sarebbe orgoglio, non si può garantire questo, ma ci si dovrebbe allontanare dal peccato con tutte le proprie forze, almeno nel momento in cui si fa penitenza... Quindi, una risoluta decisione di non peccare più. La seconda condizione è di confessare il peccato in modo accurato: tutti sanno che non riuscire a confessare un peccato grave porta alla sospensione dell'assoluzione, indipendentemente da quale possa esserne la ragione, così come la mancanza di vero pentimento, che è spesso la situazione che causa la mancata assoluzione, anche se una persona sembra essere andata con convinzione alla confessione, non ha una vera relazione con Cristo quando è tormentato dai peccati, va e si rivolge a un prete come se fosse seduta al tavolino di un caffè: padre, ho fatto questo e quest'altro tanti anni fa; proprio così, completamente inconsapevole di dove si trovi. Il sacramento della Penitenza significa venire al Golgota, alla Croce di Cristo dalle cui numerose piaghe il sangue del Redentore cade su di me, che significa lavarsi nel sangue dell'Agnello e accostarsi al Redentore chiedendoGli perdono per queste ferite che gli ho inflitto con i miei peccati, ogni uomo lo ha in qualche modo torturato, a modo suo. Così che, un vero pentimento è ciò che si deve avere prima di ogni confessione, una profonda immersione nella passione di Cristo, la contemplazione profonda dei suoi dettagli, una profonda contrizione può essere invocata dicendo: "Signore, quanto io ti ho causato, solo tu lo sai ... Io non lo so, ma sono venuto a chiederti perdono, questo è il tuo mistero, se me lo mostrassi ora, io probabilmente morirei per la paura... Se mi mostrassi le ferite che ti ho inflitto con la mia mano", la riparazione a Dio e al prossimo potrebbe richiedere molto tempo, se non si è riusciti a farla sulla Terra allora deve essere fatta in Purgatorio, dopo la morte.

Tuttavia, vi è anche una sesta condizione del sacramento della Penitenza, non meno importante delle cinque catechistiche, senza la quale la riconciliazione con Dio non è possibile, cioè la riconciliazione con un altro essere umano. E così, perdono, perdono dal profondo del cuore - ovviamente uno può essere in conflitto con qualcuno per anni e non aver perdonato a sufficienza la persona, e forse dovrebbe chiedere il suo perdono - queste sono due cose diverse: io perdono se mi sento completamente innocente, io perdono dal cuore, io perdono l'altro se lo tratto come se fosse mio amico e non un nemico, gli parlo con amore. Un altro caso è quando sono in colpa ed è necessario che chieda perdono: cioè, ti chiedo scusa e ti chiedo perdono e solo dopo che si risolve questo con tutte le persone possiamo venire a Dio. Nel caso delle terribili ferite che due persone possono infliggersi reciprocamente, l'uno a l'altro, se si va avanti senza risolvere tali problemi, quando esse ricevono il Signore Gesù nella santa Comunione in maniera sacrilega per molti anni possono allora vedere con sgomento lo stato delle loro anime, ecco perché dovrebbero rifletterci e adempiere a queste condizioni, Cristo mostrerà loro quel film che descrive l'intera loro vita. Per questo è necessario riparare a ciò che abbiamo fatto personalmente, riparare qualsiasi offesa arrecata a chiunque, perché in seguito non ci sarà l'occasione per farlo: non ci saranno soldi, il mondo non sarà come lo conosciamo, un mondo dal quale in precedenza potevamo attingere, saremo lasciati a mani vuote. Non ne ho parlato, ma è esattamente così che l'umanità entrerà nel nuovo mondo: umilmente, prostrata davanti a Dio ma a mani vuote perché il Signore Dio porterà via tutti quei giocattoli con i quali gli uomini hanno finora riempito le loro vite, tra cui Internet, tutte le reti elettriche e di trasporto, ecc. La Terra silenziosa, la Terra sommersa in preghiera e la Terra amata dagli uomini che devono immergere le mani in essa con rispetto. Si dovrà lavorare la terra con le proprie mani per coltivare alcune piante per il sostentamento, perché non ci saranno negozi, non ci saranno supermercati, nessuno potrà andare a comprare il cibo, questo sarà il modo in cui l'umanità inizierà la vita nel nuovo mondo: da condizioni primitive, dalla condivisione di tutto ciò che uno possiede, di qualsiasi cosa si tratti: hai una scatola di fiammiferi, ma non ci sono negozi - potrei avere due fiammiferi? Oh sì ... Quindi devo chiederti di darmi un fiammifero. O hai una torcia, azionata manualmente, e fa luce - ne ho bisogno - passeranno da una persona all'altra e chiederanno: ce l'hai questo? E forse potresti aver bisogno di quello, le cose verranno condivise. [...].

 

I video con l'intervista completa in inglese e in spagnolo sono disponibili nel nostro archivio video

 

In merito ai temi trattati nell'intervista, consulta nel nostro sito le seguenti sezioni dedicate alle profezie di mistici e veggenti:

Dio darà agli uomini avvertimenti e segni prodigiosi per scuoterli dal loro torpore spirituale; la "illuminazione delle coscienze"
Profezie che preannunciano un ritorno imminente di Cristo
Le profezie su un "grande Castigo"
Il fuoco dal cielo; la caduta sulla terra di un corpo celeste
I tre giorni di buio
 

Ed inoltre consulta il libro "The Warning" ("L'Avvertimento") di Padre Philip Bebie.

 

 

Traduzione e adattamento a cura di "Profezie per il Terzo Millennio"  -  gennaio 2019.
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