UNO SGUARDO AL PASSATO: LA REALIZZAZIONE DELLE PROFEZIE DI KIBEHO
PUÒ ESSERE SIGNIFICATIVA ANCHE IN UNA PROSPETTIVA FUTURA

 

 

 

Si è tenuto recentemente a Roma un simposio sul dialogo e sulla riconciliazione inter-religiosa, nel quale si è ricordata la tragica guerra civile in Ruanda che costò centinaia di migliaia di vite, in un paese dell’Africa centrale in gran parte cattolico.

La commemorazione - che cadeva nel decimo anniversario del conflitto - ha riportato alla memoria anche un altro evento importante verificatosi in quella nazione: l'apparizione, a partire dal 28 novembre 1981, della Madonna a vari veggenti in un luogo che si chiama Kibeho.

La Chiesa ha riconosciuto quelle apparizioni come autentiche, per lo meno quelle di tre dei veggenti (complessivamente sono sette i giovani che affermarono di ricevere visioni). Quell'approvazione venne ufficializzata tre anni fa (al luglio di quest’anno) e riportò l’attenzione sulle profezie della Vergine.

Ricordiamo che a Medjugorje la Madonna è venuta come "Regina della Pace" avvertendo che la pace era "in crisi". Disse che non potevamo comprendere quanto la situazione poteva diventare drammatica.

Ciò sembrò strano perché a quel tempo la Bosnia-Herzegovina, dove si trova Medjugorje, faceva parte della Jugoslavia, e la Jugoslavia in quel momento sembrava avviata verso una transizione delle più tranquille dal comunismo al capitalismo e alla democrazia.

Ma, come ben sappiamo, la Madonna vide qualcosa che nessuno di noi poteva prevedere: che la tranquillità in Bosnia era solo apparente. Presto sarebbe precipitata nel conflitto più spaventoso mai visto in Europa dalla seconda guerra mondiale.

La Madonna pare abbia fatto previsioni simili e anche più crude a Kibeho - ed è questo che ci pare importante ricordare. "Di’ loro che non rovinino il loro futuro col cattivo modo di vivere, il quale può gravare pesantemente sul loro futuro" disse la Madonna, alludendo alle promiscuità sessuali e ad altri peccati che venivano commessi in Ruanda - in questa zona dell'Africa nella quale più tardi sarebbe esplosa la devastante piaga dell’AIDS. "Prega, prega, prega... Dobbiamo essere sempre puri nelle nostre anime".

Anche se Maria mise in guardia specificamente sui cattivi comportamenti sessuali, i suoi ammonimenti non vennero presi in considerazione e il Ruanda iniziò a vivere l’orribile esperienza dell’AIDS che devastò interi villaggi. Ciò è sorprendente perché uno dei veggenti in una visione profetica vide villaggi abbandonati, desolati.

In un'altra visione i veggenti videro altre immagini terrificanti. Pianti e grida. Un disordine totale. Persone che si uccidevano tra di loro. Cadaveri abbandonati, e nessuno che li seppellisse. Corpi senza testa. Un fiume di sangue. Si accennava specificamente al fiume.

Va sottolineato che questo accadeva 13 anni prima della guerra. In prospettiva, oggi vediamo un chiaro collegamento - ed ora sappiamo che la profezia riguardava la guerra e il Ruanda in particolare. I giornali scrissero che il numero di morti era quasi incalcolabile, e che senza qualcuno che seppellisse i cadaveri, molti venivano semplicemente gettati nel fiume Kagera (il "fiume di sangue" della profezia). Almeno 10.000 corpi galleggiavano nel lago Victoria.

In una chiesa ruandese il sangue scorreva fra i banchi dopo che cinque sacerdoti e 12 donne erano stati massacrati al suo interno. In molti casi gli uomini venivano decapitati con i machete (i "corpi senza testa" della profezia) e i bambini letteralmente tagliati in due. Gli squadroni della morte Hutu, chiamati interahamwe, ne uccisero così tanti che i corpi che non venivano gettati nei fiumi dovevano essere interrati in fosse comuni con i bulldozer.

Nel ricordare questi avvenimenti, notiamo che la profezia riguardava un’area molto circoscritta e sebbene fosse terribile - apocalittica, per certi versi - era comunque su scala regionale. Questo deve servire di monito per coloro che, forse troppo affrettatamente, arrivano alla conclusione che tutte le visioni profetiche riguardano il mondo intero. Spesso invece, tali profezie sono circoscritte e al veggente viene concesso solo un piccolo sguardo, non l’intera visione e neanche tutti i particolari degli eventi futuri.

Tuttavia, potrebbe trattarsi anche di un avvertimento su eventi che dovranno accadere in altre regioni. Se il Ruanda ha ricevuto apparizioni della Vergine Maria subito prima di questa sua tragedia, e se lo stesso è accaduto in Bosnia, che significato possiamo trarre per quelle nazioni dove Maria è apparsa negli ultimi anni? O dove ci sono statue che piangono - come negli Stati Uniti, in Canada e in Australia? Ciò che possiamo supporre è che tali fenomeni siano un preludio ad eventi che accadranno progressivamente. In luoghi dove si verificano incendi, c’è forse da aspettarsi un loro incremento. In luoghi in cui vi è siccità, bisogna attendersi un’aridità da record. In luoghi in cui sono comuni le tempeste, aspettiamoci che quelle tempeste si intensifichino. Per quanto riguarda l’elemento apocalittico, a ciascuno di noi il compito del discernimento. A Kibeho, Alphonsine Mumureke, una delle veggenti approvate, affermò che la Madonna stava venendo "per avvertirci e prepararci" per la venuta (non sappiamo in che forma) di Gesù.

 

Dall'articolo di Michael H. Brown "A look back: realization of prophecies from Africa may point to future events", dal sito Spirit Daily

 

Sulle apparizioni di Kibeho consulta anche Cenni storico-biografici - Kibeho, ed inoltre Le apparizioni di Kibeho

 

 

Traduzione a cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Maggio 2004
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