DON BENZI: VOGLIONO FAR TACERE LA CHIESA

 

 

 

GAS SOPORIFERO: UN SOGNO CHE SI RIPETE

Don Oreste Benzi

"Qual è il sogno dei testimoni di Geova, dei mormoni, degli "evangelici", dei Sai Baba, dei musulmani integralisti? Fare fuori la Chiesa Cattolica. Farla sparire! Qual è il sogno degli Stati Uniti? Sostituire la Chiesa Cattolica con le chiese abusive, che pensano solo all’al di là e tengono sottomessi tutti nell’al di qua. Qual è il sogno degli indù fanatici? Chiudere la Chiesa Cattolica. Qual è lo scopo della sinistra italiana? Sottrarre tutta l’azione educativa e formativa alla Chiesa cattolica. Come fare, si chiedono, per far sparire la Chiesa? Soffermiamoci sul pensiero di Antonio Gramsci.

L’interrogativo dell’Internazionale comunista era: qual è la via migliore per rovesciare la società capitalistica? 1) Attaccare sul piano politico, modificare il sistema economico, poi cambiare la cultura? 2) Oppure attaccare il sistema economico, poi la cultura e infine quello politico? 3) O ancora, attaccare la cultura per rovesciare il sistema economico e infine quello politico? Lenin scelse la prima ipotesi: secondo lui i tempi in Russia erano maturi per rovesciare lo zar.

Karl Kautsky, che dal rigorismo era passato al revisionismo, indicò la seconda ipotesi come la più adatta all’Europa e si beccò l’epiteto di traditore da Lenin. Gramsci invece, per l’Italia, ha scelto la terza via, perché la Chiesa era una realtà troppo forte: la cultura era cattolica. Dunque bisognava sottrarre la Chiesa agli italiani e gli italiani alla Chiesa, farla sparire dai loro modi di pensare, di sentire. Bisognava togliere ogni iniziativa alla Chiesa Cattolica. La cultura marxista doveva sostituire quella cattolica. Poi il potere politico ed anche economico sarebbero passati al comunismo. Questa linea ha vinto; ed ora, con la sinistra al potere, stravince. Gramsci, forse il comunista più intelligente di tutti i tempi, è riuscito nel suo colpo mortale. L’azione dell’Arci è stata sempre tesa a sottrarre i giovani alla Chiesa per formare i suoi nuovi "oratori", dove s’inocula il veleno della concezione universale marxista della storia, attraverso lo sport e l’attività artistica.

L’appropriarsi dei mezzi d’informazione, la conquista del mondo cooperativistico, il controllo del popolo attraverso la gestione della droga, costituiscono uno sforzo immane attuato per cambiare la cultura. La conquista della magistratura, soprattutto di quasi tutti i pubblici ministeri, ha fatto scoccare l’ora della conquista del potere politico e governativo. E ora? La cultura marxista deve possedere la mente e il cuore degli italiani. Questo è il prossimo obiettivo: la conquista totale della cultura. Gli italiani sopporteranno tutto - questa è la convinzione - anche la disoccupazione.

I passaggi per arrivarci sono: tutta l’attività cattolica deve entrare nel sistema dei servizi; bisogna riuscire a tutti i costi a ottenere la somministrazione dell’eroina, oltre al metadone, da parte dello Stato, per spegnere tutte le realtà di recupero che non rientrano nella visione della vita marxiana. Non sarà mai concesso alla scuola cattolica il diritto all’esistenza vera, se non quello di facciata. Quest’azione è accompagnata da un’opera da "gas soporifero", in modo che la Chiesa taccia, stia nelle chiese e non si avvicini al mondo dei giovani; rincoglionendola con qualche compenso. Siamo, cioè, in piena epoca gramsciana.

 

ECUMENISMO: MA QUALE?

Un musulmano africano, parlando con il vescovo di Rimini, disse: "Quando comanderemo noi vi taglieremo a tutti la gola". Il dialogo si è subito interrotto. (N.d.R. = nel mese di novembre è stato espulso dall’Italia l’iman di Carmagnola e con lui anche altri sette musulmani, perché ritenuti pericolosi. Maghdi Allam inviato della Repubblica - lunedì 24 novembre - a "Porta a Porta" ha affermato che l’Italia è diventata il luogo di "produzione" dei kamikaze che vengono poi mandati in missione in Irak. Due moschee italiane sono i principali "centri di infezione". Vengono prodotti dai sermoni pieni di odio di alcuni iman e da certe scuole coraniche. Altri iman o musulmani sono stati espulsi prima della fine del mese di novembre. Sembra proprio che alcuni musulmani "entrano" moderati nelle mosche ed escono "estremisti". Quanto questo "passaggio" è facilitato e quanto invece è impedito? = N.d.R.). In altre parole è impossibile dialogare con i musulmani sul piano della fede. Perché? Noi per loro siamo degli infedeli. L’abbandono della fede musulmana è bestemmia. Infatti, chi si converte dall’islamismo al cristianesimo? Nessuno. Se qualcuno diventa cristiano riceve come regalo il taglio della testa.

 

RECIPROCITÀ

Alcuni pensano che la via della carità sia in questo caso l’unica strada da percorrere. Mi dispiace affermano, ma è un’illusione. Due musulmani mangiavano alla mensa della Caritas. Uno diceva all’altro: "Vedi come questi cattolici ci trattano bene". E l’altro di rimando a lui: "Questi cattolici hanno tanti peccati da scontare che non finiranno mai". Il mondo cristiano ha sicuramente avuto delle colpe, lungo i secoli, ma l’unica via da tentare per ottenere il rispetto è la reciprocità: ciò che il mondo musulmano vuole ottenere dai paesi cattolici deve concederlo a sua volta. La "prova del nove" che esiste una reale apertura ed una disponibilità al vero dialogo sarebbe "permettere" la conversione ad altre fedi religiose. Attualmente, invece, se un musulmano lascia la sua religione per diventare cristiano viene ucciso o almeno deve vivere in incognito, di nascosto e non avrà mai pace. Una volta al potere, i musulmani integralisti tentano inoltre di islamizzare tutto, il più possibile. E quelli moderati? Il mondo occidentale, il mondo cristiano è rimasto invece pressoché indifferente alle recenti crocifissioni dei cattolici nel Sudan. Dunque, prima di parlare di dialogo, bisogna chiedere di essere lasciati vivere. Con i musulmani, l’unica via da seguire è quindi quella della reciprocità: se vuoi aprire una moschea lasciaci aprire una chiesa; in Arabia Saudita, per esempio, dove i cattolici non possono neanche fare il segno della croce.

 

DIALOGO TRA SORDI

Si tratta di un dialogo tra sordi; o si vuole prendere tempo per disarmare la Chiesa e abbatterla al più presto? Riferisce Monsignor Bernardini, durante il sinodo dei Vescovi nell’ottobre 1999, che un autorevole personaggio musulmano affermava: "Grazie alle vostre leggi democratiche, vi invaderemo; grazie alle nostre leggi religiose, vi domineremo". Il vescovo di Smirne continuava, riportando la risposta di un leader musulmano ad un invito a partecipare ad un incontro ecumenico: "Voi non avete nulla da insegnarci e noi non abbiamo nulla da imparare". Sempre nello stesso incontro dei vescovi, il Cardinale Paul Poupard, dichiarava: "L’Islam pone all’Europa e all’Occidente una temibile sfida e alla speranza cristiana un grave problema. Da una parte l’Islam è religione, cultura e società, modello di vita, di pensiero e di comportamento, e l’attualità ci conferma che questo Islam non cambia. Dall’altra ci sono in Europa dei cristiani favorevoli alla marginalizzazione della loro Chiesa. Essi ignorano la Quaresima, giudicandola superata, ma sono interessati, se non affascinati, dal ramadan". La mia interpretazione è questa: il fascino del ramadan non è dato dal digiuno, che non c’è, in realtà, poiché si mangia in abbondanza di notte. Nella quaresima, invece, quel po’ di digiuno rimasto, è vera astinenza dal cibo. Il ramadan affascina perché esprime un’azione di tutti gli islamici, che attraverso quell’atto si sentono popolo, ovunque l’individuo si trovi. È questo che la Chiesa ha trascurato: la formazione della coscienza di un popolo che afferma la salvezza. Né i sacerdoti, né i diaconi, né i fedeli vengono formati a questa solida consapevolezza di esperienza vissuta. E per questo che la Chiesa è sempre più sbrindellata. Inoltre, non si forma la coscienza che la Chiesa Cattolica è l’unica vera Chiesa di Cristo.

 

FUORI E DENTRO LA VERA CHIESA

/.../ Gesù ha detto agli apostoli "sarò con voi fino alla fine del mondo" voleva dire che sarebbe stato anche con i loro successori. Lutero, capostipite di tutti gli "evangelici", è un abusivo, perché non ha ricevuto niente dagli Apostoli. Così pure Sri Sathya Sai Baba; così pure Smith, dal quale vengono i mormoni; così pure Charles Taze Russel, fondatore dei testimoni di Geova. Mi spiace tanto: tutti quelli che li seguono sono fuori dalla vera Chiesa. Ogni giorno sorgono nuove sette: assistiamo proprio al supermercato del sacro. Solo la Chiesa Cattolica è la vera Chiesa di Cristo. Chiedi loro: come stai con il Papa? Si arrabbiano! Ma Gesù solo a san Pietro ha detto: "Su te fonderò la mia Chiesa", /.../

 

ANTIDOTO

Perché tanti cattolici finiscono nelle sette? Perché i cattolici, che sono gli unici in possesso della pienezza della verità, non vivono sempre quello che sono nella gioia, nella fraternità? Perché c’è anche fra i cattolici un’ignoranza enorme della verità. Infatti, nelle parrocchie dove la pastorale (il modo in cui il prete sta e agisce in mezzo ai battezzati immersi in Cristo) si base sul fare tutto insieme, gli adepti delle sette non riescono a sfondare. Nelle comunità cristiane dove non si vive come comunità, ma ognuno vive per conto suo, gli adepti delle sette riescono più facilmente a iniettare il loro veleno (ovvero gli errori che insegnano). /.../ Se la Chiesa Cattolica è sé stessa, cioè una comunità che rende visibile l’unione di tutti i membri in Cristo, le sette non riescono a sfondare" (Don Oreste Benzi, Trasgredite!, Mondatori, 2000, pp. 135-144).

 

 

 

 

 

Da Per maggiori informazioni cliccare sul logo n.16 - dicembre 2003 (per maggiori informazioni cliccare sul logo).
Pubblicato da "Profezie per il Terzo Millennio" su autorizzazione del direttore di redazione di "Fede e Cultura", don Guglielmo Fichera.


 

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