MA IL DIAVOLO E'ANDATO IN PENSIONE?
CONCILIO VATICANO II Il Magistero della Chiesa ha dedicato solo poche dichiarazioni propriamente dogmatiche: loccasione si è presentata raramente perché nessuneresia ha mai negato lesistenza del diavolo e dei demoni. Il Concilio Vaticano II parla di questo tema ben 18 volte: "Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dallorigine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino allultimo giorno. Inserito in questa battaglia, luomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene" (Gaudìum et Spes, n. 37 b; n. 13 a; n 22) (S.C., n. 6) (Ad Gentes, n. 3; n. 9; n. 14, nota n. 19) [cfr. (LG 5) (LG 16) (LG 35) (LG 48) (LG 45) (LG 63) (DH 11) (AG 14) (GS 2) (GS 13 b) (GS 37). Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma la dottrina della Chiesa su questo tema nei nn. 309-314; 391-395; n. 550; e nei nn. 2851-2854 (cfr. Catechismo degli Adulti, Cap. 10, par. 4. nn. 378-388, pp. 192- 194). |
"Non ci fa certamente piacere intrattenervi sul diavolo, ma la dottrina della quale esso mi offre lo spunto, risulterà assai utile a voi" (San Giovanni Crisostomo ai cristiani dAntiochia. De diabolo tentatore, homil. II,1: PG 49,257-258). Sarebbe un errore funesto comportarsi cose se /.../ non sia più necessario impegnarsi nella lotta contro il maligno di cui parlano il Nuovo Testamento e tutti i maestri di vita spirituale. /.../ Gesù, senza mai mettere Satana al centro del suo vangelo, ne parlò tuttavia solo in momenti evidentemente cruciali e con dichiarazioni importanti. /.../ Ma "il diavolo esercita sui peccatori solo uninfluenza morale, nella misura in cui ciascuno acconsente alla sua ispirazione /.../ La Chiesa sottolineando lesistenza della realtà demoniaca /.../ vuole soltanto restare fedele al Vangelo e alle sue esigenze. E chiaro che essa non ha mai permesso alluomo di scaricarsi della sua responsabilità, attribuendo le proprie colpe ai demoni. San Giovanni Crisostomo diceva:
"Non è il diavolo, ma lincuria propria degli uomini che causa tutte le loro cadute e tutti i malanni di cui essi si lamentano" (De diabolo tentatore, homil. II: PG 49,259).
Linsegnamento cristiano ha sempre condannato leccessiva faciloneria nellindurre a pretesto una sollecitazione demoniaca. /.../ La Chiesa fa posto, come per il miracolo, allesigenza critica. In tale materia essa esige riserva e prudenza. E facile, infatti, cadere vittime dellimmaginazione, lasciarsi sviare da racconti inesatti, maldestramente trasmessi o abusivamente interpretati. E necessario esercitare il discernimento /.../ La fede /.../ ci fa sapere che la potenza di Satana non può varcare le frontiere impostegli da Dio /.../ e che la preghiera ci ottiene di trionfare sul male grazie alla potenza di Dio" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Fede cristiana e demonologia, 26-6-1975). Tra i Padri della Chiesa.
S. Agostino afferma che il Demonio è come un cane legato: se ti avvicini, ti morde; ma se stai lontano da lui, non può niente!
SACRA SCRITTURA
La Sacra Scrittura presenta numerose testimonianze sullesistenza e lattività del mondo diabolico. Il Diavolo, o Satana, è una persona spirituale concreta, "pervertita e pervertitrice": (Gb 1,6; 2,1-4) (Mt 4,1-11; 25,41) (Lc 11,18; 22,3-31) (Gv 8,44; 12,31; 14,30) (At 10,38; 26,18) (Ebr 2,14) (1 Cor 5,5)(2Cor 4,4; 11,14) (1 Tess 2,18) (2 Tess 2,9) (1 Tm 1,20) (Gc 4,7) (1 Pt 5,8) (1 Gv 3,8) (Gd 9) (Ap 2,10-24; 12,9; 20,1-3.7.9-10).
La Bibbia attesta chiaramente lesistenza e lattività nefasta di demoni, spiriti del male, spiriti immondi, ecc.: (Tb 3,8; 6,8.14.17; 8,3) (Mt 7,22; 8,16; 15,22-28; 17,14-21) (Mc 1,23-27.32-34.39; 3,11-15; 6,12-13; 9,14-29; 16,9) (Lc 4,40-41; 6,18; 7,21; 8,2.26-39; 9,37-43.49-50;10,17.20; 11,24-26; 13,10-16.32) (At 16,16-18) (Ef 6,12) (Gc 2,19).
DUE PRECISAZIONI
1) In questo campo ci sono due errori tipici: A) vedere il demonio dappertutto; B) non vederlo mai!
2) Bisogna fare una distinzione tra esistenza del Demonio (una verità di fede cristiana) e la presenza o azione demoniaca, possibile in se stessa, ma afferrabile solo dopo averla diagnosticata con mezzi adeguati e con la necessaria prudenza.
AZIONE DIABOLICA
La Nota della Conferenza Episcopale Toscana "A proposito di Magia e demonologia" è ricca dindicazioni precise e sicure. Il demonio interferisce con la vita delluomo ad un duplice livello.
1) ATTIVITA ORDINARIA
"Il Demonio tenta luomo al male (e ciò riguarda tutti i fedeli). Ordinariamente lazione degli spiriti maligni, nei confronti degli uomini, consiste nella tentazione al peccato. Ciò che loro interessa è soprattutto il nostro traviamento spirituale. Il loro scopo è fare del male, danneggiare luomo. La prima azione, in assoluto, è quella di tentare di togliere la grazia di Dio e far cadere nel peccato. La lotta del Diavolo è contro il dono della grazia che ci fa figli di Dio e ci fa vivere da figli di Dio. Questa azione per spingere al peccato e per seminare odio, violenza, divisioni, crimini efferati dogni tipo, menzogne, idolatrie dogni tipo, offese Dio e morte alluomo è, di gran lunga, lazione più massiccia, più insidiosa, più incessante e più diffusa del Demonio.
2) ATTIVITA STRAORDINARIA
La possibilità di questazione straordinaria, anche se estrema, esiste. I sacerdoti non possono negare la possibilità dellazione straordinaria del demonio, che sarà da discernere con prudenza e discrezione. Ai sacerdoti si chiede anche di prevenire per sé e per i fedeli il rischio opposto: quello di una facile creduloneria che spinga a vedere, sempre e comunque, lazione straordinaria del maligno, dimenticando quella ordinaria che è di gran lunga la più massiccia ed insidiosa.
Lattività straordinaria si manifesta in svariate forme: 1) disturbi fisici o esterni; 2) infestazioni locali, che riguardano luoghi, oggetti, ecc. e provocano danni e timori; 3) ossessioni personali, costituite da violenza interiore o esteriore per indurre turbamento; 4) vessazioni diaboliche, corrispondenti a disturbi che arrivano a far perdere la conoscenza, a compiere azioni o pronunciare parole dodio a Dio, a Gesù e al suo Vangelo, a Maria e ai Santi; 5) possessioni diaboliche che consistono nella presa di possesso del corpo con crisi tempestose, alternate a periodi di calma. Nellinterpretare questo genere di fenomeni, occorre essere estremamente cauti. E diffusa una credulità morbosa nei prodigi demoniaci, nei malefici, nella mala sorte.
Si vede il diavolo dappertutto, meno dove sicuramente sta, cioè nel peccato. Per la gran parte dei casi si tratta dimmaginazioni e dicerie senza fondamento o di malattie psichiche, spiegabili con i dinamismi dellinconscio in personalità dissociate. Per un prudente discernimento, vanno consultati psicologi e psichiatri competenti e rispettosi della fede. Qualche volta, però, la spiegazione psicologica non sembra adeguata. Si può supporre con buona probabilità lazione demoniaca in presenza di alcuni segni concomitanti: "forza fisica abnorme, comunicazione attraverso lingue ignote, conoscenza di cose lontane o segrete, atmosfera malsana, avversione alle realtà religiose. In questi casi, come in ogni situazione di sofferenza, è consigliabile ricorrere ad un buon direttore spirituale, ad un sacerdote che abbia competenza. Si può, infine, ricorrere allesorcismo.
IL MALEFICIO E LA SUA INACCETTABILITÀ
CHE COSE LESORCISMO "Lesorcismo è un sacramentale Nella forma deprecativa, ci si rivolge a Dio perché cacci il Demonio; nella forma imperativa, confidando nella vittoriosa potenza di Dio. Lefficacia non è automatica; dipende dalla Volontà di Dio. Può fare lesorcismo solo un ministro autorizzato dal Vescovo. Lautorizzazione è data a persone dotate di pietà, scienza, prudenza ed integrità morale (Codice di Diritto Canonico, n. 1172). La celebrazione deve avvenire in un ambiente riservato, in un clima di preghiera che coinvolga tutti i presenti. Vanno evitati comportamenti che hanno a che fare più con la psicoterapia che con la preghiera" (Catechismo degli Adulti, Capitolo 10, paragrafo 4, n. 387, p. 194). |
Lespressione usata, maleficio, significa cercare di "fare il male" ad unaltra persona servendosi dellintervento del Demonio. Per maleficio sintende una forma particolare di magia nera che si esplica attraverso riti e cerimoniali, allo scopo di nuocere alle persone. Il materiale usato ha valore di segno sensibile che dovrebbe veicolare la volontà perversa di nuocere e costituisce lo strumento esterno attraverso cui Satana esercita il suo influsso negativo. "Una forma particolare di magia, finalizzata a nuocere al prossimo è rappresentata dal cosiddetto maleficio. S. Tommaso dAquino lannovera tra i peccati mortali (S. Th. II-II, q. 76, a. 3) /.../ Tra la nostra gente è molto diffusa lidea della "fattura" eseguita a danno di qualcuno /.../ Il "maleficio" ha la presunzione di consegnare ciò che ne è loggetto (elementi inanimati, animali e soprattutto persone) al potere o comunque allinflusso del Demonio. In simili casi, in quanto è attuato con questa specifica presunzione, assume la forma della magia nera e costituisce un agire gravemente peccaminoso.
Alcuni fedeli si domandano: è vero il "maleficio"? Ha effetti reali? Il Demonio si può servire di persone cattive e quindi di gesti come il "maleficio" o il "malocchio" per fare del male a qualcuno?
La risposta è certamente difficile per i singoli casi, ma non si può escludere, in pratiche di questo genere, una qualche partecipazione del gesto malefico al mondo demoniaco e viceversa. Per questa ragione la Chiesa ha sempre fermamente rifiutato e rifiuta il "maleficio" e qualunque azione ad esso affine" (C.E.T., Nota pastorale, n. 13). Per secoli (dal 1614) nel Rituale Romano dellesorcismo, nelle Norme che precedevano il Rito era detto: "Per esorcizzare simpiegheranno parole della Sacra Scrittura. Simporrà al Diavolo di rivelare se si trova nel corpo del posseduto per magia o grazie a segni malefici e di far espellere ciò che il posseduto ha ingerito per via orale". Alla fine dellesorcismo di Leone XIII è detto: "O Dio del Cielo /.../ umilmente ti supplichiamo a volerci liberare da ogni tirannia, laccio, inganno e infestazione degli spiriti infernali e a mantenercene sempre incolumi". Nel rituale esorcistico della Chiesa greca-ortodossa, cè una preghiera di liberazione dal maleficio: "Kyrie eleison. Signore Dio nostro o Sovrano dei secoli, onnipotente ed onnipossente /.../ ti chiediamo e ti invochiamo, vanifica, scaccia e metti in fuga ogni potenza diabolica, ogni presenza e macchinazione satanica, ed ogni influenza maligna ed ogni maleficio di persone malefiche e malvagie, operati sul tuo servo. E fa che in cambio dellinvidia e del maleficio ne consegna abbondanza di beni".
ALCUNE PRECISAZIONI SU QUESTO PUNTO
PAPA PAOLO VI Nelludienza generale del 15 novembre 1972 il Papa dopo aver ribadito che la prospettiva della fede mette al centro e al primo posto Signoria di Cristo e la sua vittoria, afferma: "Il peccato /.../ a sua volta, è occasione ed effetto dun intervento in noi e nel nostro mondo dun agente oscuro e nemico, il Demonio. Il male non è più soltanto una deficienza, ma unefficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. /.../ Esce dal quadro dellinsegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente; ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente essa pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni. /.../ San Paolo ci mette sullavviso sopra la lotta che noi cristiani dobbiamo sostenere non con un solo Demonio, ma con una sua pluralità (Ef 6.12). E che si tratti non dun solo Demonio, ma di molti, diversi passi evangelici ce lo indicano; ma uno è il principale: Satana, che vuoi dire lavversario, il nemico; e con lui molti, tutte creature di Dio, ma decadute, perché ribelli e dannate; tutto un mondo misterioso, sconvolto da un dramma infelicissimo, di cui conosciamo ben poco" (Insegnamenti di Paolo VI, vol. X, 1972, pp. 1168-1171). |
E certo che esistono persone che esercitano pratiche di stregoneria, di magia, persone che praticano incantesimi: basta pensare ai riti vudù, al pullulare di sette magiche ed esoteriche, alla giungla di maghi, fattucchieri, operatori dellocculto, cartomanti, indovini, e altri allocchi. E certo che la volontà umana può essere così malvagia al punto da ricorrere persino al Demonio, per far del male al prossimo. Come i credenti pregano Dio perché faccia del bene, esistono persone indurite nella cattiveria che ricorrono a maghi e a fattucchieri nella speranza di far del male a qualcuno. E fuori discussione che esistono e vengono messe in atto pratiche magiche e diaboliche nel tentativo di far del male al prossimo. Ciò che è superstizioso è pensare che queste pratiche siano infallibilmente efficaci, che raggiungano infallibilmente lo scopo di fare del male, come se le pratiche magiche agissero con la stessa efficacia dei sacramenti, come se agissero "ex opere operato", mettendo cosi sullo stesso piano lefficacia dei Sacramenti di Cristo e le pratiche dei fattucchieri! Alcune persone arrivano addirittura a ritenere più sicuri gli effetti di un maleficio, che non gli effetti dei sacramenti. E qui siamo al colmo!!! Altrettanto superstizioso (e nevrotico) è, dallaltra parte, pensare che ogni male che capita sia frutto di malefici. Esistono maghi che compiono malefici, ma quello che è superstizioso (e anche "nevrotico") è, sia vedere malefici dappertutto, sia pensare che la causa dogni male, dogni disturbo, dogni disavventura o rovescio, siano sempre e solo i malefici! Una vera ossessione! Una cosa, dunque, è parlare di possibilità, come fa la Nota pastorale della Conferenza Episcopale Toscana, unaltra cosa è parlare di una assoluta ed efficace attività straordinaria del Maligno e credere allinfallibilità delle pratiche magiche. [...]
Don Guglielmo Fichera
Da n.2 - febbraio 2002 (per
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Pubblicato da "Profezie per il Terzo Millennio" su autorizzazione del direttore di redazione di "Fede e Cultura", don
Guglielmo Fichera.
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