Stanley Villavicencio:

i messaggi della Divina Misericordia

 

 

Chi è Stanley, la sua storia e l'incontro con Gesù

Stanley Villavicencio
(al centro della foto)

Stanley Villavicencio ha 46 anni, vive a Cebu, nelle Filippine, ed è padre di 13 figli. E’ noto a tutti semplicemente come "Stanley".

Stanley, da chi lo conosce, viene descritto come una persona molto umile, mite, paziente e con una innocenza quasi infantile.

E’ membro della Crociata della Divina Misericordia nell’Arcidiocesi di Cebu, e fin dal 1993 si è dedicato a tempo pieno alla diffusione nel mondo della devozione alla Divina Misericordia.

Stanley afferma di avere apparizioni di Gesù alle 3 del mattino, dal quale riceve importanti messaggi incentrati proprio sulla Divina Misericordia.

Ha ricevuto l’approvazione da Sua Eminenza il Cardinale Ricardo Vidal che, dopo approfondite indagini, ha dichiarato autentiche le esperienze di Stanley. Anche la Conferenza dei Vescovi Cattolici delle Filippine ha dato al caso di Stanley la sua approvazione ufficiale e una raccomandazione speciale (come documentato da una lettera firmata dal Segretario Generale, Mons. Pedro Quitorio).

Tutto ebbe inizio il 2 marzo 1993 quando Stanley aveva iniziato improvvisamente a stare male. Ebbe delle crisi convulsive e gravi emorragie che gli causarono la perdita di grandi quantità di sangue. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Cebu venne dichiarato clinicamente morto, i sui organi avevano smesso di funzionare. A detta dei medici era rimasto clinicamente morto per tre giorni. Durante questo periodo, Stanley, racconta di aver avuto la visione di Gesù e dell’eternità. Gesù gli mostrò, su una sorta di "schermo video" (così lo descrive Stanley), ogni attimo della sua vita, con tutte le date, le ore, i minuti e i secondi. Stanley afferma che i momenti della sua vita in cui aveva commesso dei peccati gli venivano mostrati ingranditi sullo schermo e rallentati come se fossero delle sequenze al rallentatore. Stanley dice di aver compreso a quel punto che nulla poteva essere nascosto a Gesù.

Gesù durante questa sua visione gli affidò la missione di diffondere la devozione alla Divina Misericordia e gli comunicò i nomi delle persone che l’avrebbero aiutato in questa missione.

Quando anche i medici lo consideravano ormai morto, Stanley ritornò improvvisamente in vita. Era in buone condizioni, tanto da liberarsi da solo dalle apparecchiature del sistema di supporto vitale. Era stato risuscitato da Gesù per portare a termine la missione che Egli gli aveva affidato.

Il dottore che lo aveva in cura, sconcertato per l’accaduto, lo sottopose a tutta una serie di esami dai quali risultò che tutte le sue funzioni organiche erano ritornate assolutamente normali. Si trattava di un avvenimento assolutamente straordinario, inspiegabile dal punto di vista scientifico, un vero e proprio miracolo. Questo miracolo cambiò in maniera radicale la vita di questo medico, tanto che di lì a poco decise di entrare in seminario ed oggi è un Padre Gesuita.

L’infermiera che lo assisteva, sapendolo ormai deceduto, quando entrando nella sua stanza lo vide in piedi, vivo e vegeto, fuggì in preda alla paura.

Quando tornò a casa, Stanley, trovò i suoi familiari e gli amici che stavano ultimando i preparativi per il suo funerale. Quando questi videro arrivare il loro congiunto ebbero una reazione di sgomento e paura. Alcuni di loro pensarono addirittura a un fantasma, non potevano credere che il loro Stanley potesse essere ancora vivo.

Anche il suo direttore spirituale, Mons. Cris Garcia, venne scelto personalmente da Gesù per collaborare alla missione di Stanley.

Mons. Garcia, che si dice abbia ricevuto dal Signore alcuni doni mistici (si parla di locuzione interiore e levitazione), ha il compito di confermare e chiarire i messaggi di Gesù ricevuti da Stanley, che poi vengono consegnati al Cardinale Vidal per il discernimento ufficiale.

La famiglia di Monsignor Garcia è una fra le più ricche delle Filippine. Suo padre si dice che abbia speso milioni per tenerlo lontano dal sacerdozio. Ma Mons. Garcia, senza farsi condizionare dall’opposizione dei genitori e decidendo di rinunciare a ogni ricchezza, divenne sacerdote e fondò la Congregazione degli Angeli della Pace.

Stanley ha tenuto circa tremila incontri di testimonianza con persone di ogni religione e cultura e molte di queste persone, dopo aver ascoltato la sua testimonianza, hanno ricevuto straordinarie guarigioni e conversioni.

Su un quadro in suo possesso che raffigura Gesù, delle dimensioni di circa un metro per un metro, si sono verificati diversi fenomeni soprannaturali e per mezzo di questo anche diverse guarigioni miracolose sulle persone che veneravano questa immagine. A volte il quadro si illuminava misteriosamente, l’immagine di Gesù spariva dal quadro e alcune persone vedevano Gesù animarsi e guarire persone affette da cecità e da varie malattie invalidanti.

Stanley nei suoi "incontri di testimonianza" esorta tutti a compiere atti di misericordia e ad approfittare dell’indulgenza di quest’anno giubilare, specialmente attraversando le "porte sante" designate per questo scopo in ogni diocesi del mondo.

 

 

Un’intervista di Michael H. Brown a Stanley Villavicencio

M. Brown: "Quando si afferma che lei è rimasto morto per tre giorni, Stanley, si vuole intendere che lei era in coma o che era clinicamente morto?"

Stanley: "Mi hanno detto che ero clinicamente morto. Ero ancora in un reparto di ospedale"

M. Brown: "Ha visto il Paradiso?"

Stanley: "Si"

M. Brown: "E’ vero che c’erano straordinari colori?"

Stanley: "Quello che ho visto è un giardino, e qualcuno lo ha definito ‘il Giardino dell’Eden’"

M. Brown: "Era come il Giardino dell’Eden?"

Stanley: "Si"

M. Brown: "C’erano fiori e alberi?"

Stanley: "Si. Fiori di ogni tipo"

M. Brown: "La luce era diversa da quella sulla terra?"

Stanley: "Non ho potuto vederlo"

M. Brown: "Ha visto gli angeli?"

Stanley: "No. C’eravamo solo Gesù ed io"

M. Brown: "Somiglia all’immagine sulla Sindone di Torino?"

Stanley: "A me è sembrato simile all’immagine del Sacro Cuore, quella in cui guarda in alto"

M. Brown: "Le è stato mostrato anche il Purgatorio e l’Inferno?

Stanley: "No. Solo il Paradiso"

M. Brown: "Ci sono molte persone qui negli Stati Uniti che dicono che lei ha fatto una predizione che riguarda eventi che accadranno a ottobre. E’ vero questo?"

Stanley: "No. Non ho fatto nessuna predizione"

M. Brown: "Quindi non ha detto niente sul mese di ottobre?"

Stanley: "Non ho detto niente"

M. Brown: "Stanley, cosa pensa dello stato del mondo in questo momento e della sua moralità?"

Stanley: "In questo momento la moralità è al punto più basso"

M. Brown: "Crede che Dio presto purificherà il mondo, che reagirà a tutta l’immoralità, al male e al peccato?"

Stanley: "Si, forse. Ma Gesù per ora non viene per giudicare, sta venendo per offrire la Sua Misericordia"

M. Brown: "Intende dire che questa è la Seconda Venuta?"

Stanley: "Egli verrà presto, ma non c’è una data precisa"

M. Brown: "Le ha detto Lui che verrà presto?"

Stanley: "Si, ma non c’è una data precisa"

M. Brown: "Le ha detto che lei Lo vedrà?"

Stanley: "Si, si"

M. Brown: "Quindi sarà nel corso della sua vita?"

Stanley: "Forse"

M. Brown: "C’è nient’altro che le ha detto su cosa dovrebbe succedere?"

Stanley: "Per il momento Lui dà la precedenza alla Sua misericordia. Offre la Sua misericordia alle persone, perché ha detto che adesso è il tempo della misericordia. E questo affinché possiamo riconciliarci con Dio. Adesso è il momento per riconciliarci con la nostra famiglia. Adesso è il tempo per riconciliarci con tutti, non domani, perché quando domani arriva è già oggi"

M. Brown: "Lei crede a Medjugorje?"

Stanley: "Si, ci credo"

M. Brown: "Lì si è detto che l’umanità va incontro al castigo a causa dei peccati. Cosa può dirci a questo riguardo? E’ questo ciò che Gesù le ha indicato, che verrà nella misericordia ma che sarebbe bene che ci emendassimo o ci saranno dei problemi?"

Stanley: "Dobbiamo pentirci adesso. Dobbiamo riparare adesso"

M. Brown: "O altrimenti ci saranno problemi più tardi?"

Stanley: "Si"

M. Brown: "Nella Bibbia si dice che quando Gesù tornerà ci sarà la fine del mondo, o almeno questa è l’interpretazione che dà la Chiesa Cattolica. Lei vuol dire che forse ci stiamo avvicinando alla fine del mondo?"

Stanley: "Ritengo di no, no. Forse alla fine di un era, ma non la fine del mondo"

M. Brown: "Lei pensa che Gesù verrà allo stesso modo dell’Ultima Venuta o come un’apparizione?"

Stanley: "Non lo so. Lui ha detto che sta per venire, ma non so con esattezza come"

M. Brown: "Con la sua visione spirituale, adesso può vedere cose che non poteva vedere prima? Ha esperienze che prima non aveva?"

Stanley: "A volte, ma non sempre"

M. Brown: "E fisicamente, come sta?"

Stanley: "Fisicamente sto benissimo"

M. Brown: "C’è nient’altro che ricorda del momento in cui era morto, oltre all’incontro con Gesù?"

Stanley: "Si, mi ricordo che Gesù mi ha mostrato il "film" della mia vita"

Villavicencio afferma che Gesù ha fatto comparire una nuvola colorata e Stanley ha visto in quella nuvola ogni attimo della sua vita. Quando commetteva un peccato il film rallentava, quando invece c’era un peccato mortale si fermava. Era umiliante rivivere i momenti del peccato, ognuno dei quali era stato registrato.

M. Brown: "E’ rimasto sorpreso da qualcuno dei peccati? Le viene in mente un esempio di qualcosa che era un peccato ma che lei non pensava che lo fosse?"

Stanley: "Si, qualche volta prendevo in giro i miei amici. Pensavo che fosse solo uno scherzo ma ci sono delle volte che uno scherzo crea un danno. Ci sono scherzi che noi consideriamo semplici scherzi ma che causano un danno, e quindi questo è già un peccato."

M. Brown: "Quindi le è stato mostrato come lei influisce su altre persone?"

Stanley: "Si"

 

 

I Messaggi

Stanley ricevette da Gesù il primo messaggio il 2 marzo 1993. In quell’occasione Nostro Signore disse: "Ritorna nel mondo perché hai ancora molte cose da fare. Se avrò qualche messaggio per te ti apparirò in sogno".

Come promesso, nei mesi e negli anni successivi Gesù apparve diverse volte a Stanley in sogno. Dal secondo al settimo sogno Gesù rimase davanti a lui in silenzio e gli sorrideva.

Nell’ottavo sogno a Stanley venne mostrato Mons. Cris Garcia e gli venne detto che sarebbe diventato il suo direttore spirituale.

Nel nono sogno, prima di un suo viaggio in battello fino a Mindanao, Gesù benedisse Stanley. Pur essendo Cebu in quei giorni sotto una tempesta, dal momento in cui Stanley partì fino al suo arrivo a Mindanao il mare rimase completamente calmo.

Nel decimo sogno Stanley venne condotto da Gesù in un bellissimo giardino. Gesù poi lo portò attorno al mondo per mostrargli i popoli di molte nazioni. Questo sogno presagiva i numerosi viaggi di evangelizzazione che negli anni seguenti Stanley avrebbe compiuto in diverse parti del mondo, fra le quali: Stati Uniti, Canada, Messico, Europa e Africa.

Il giorno dell’undicesima "visita" di Gesù, Stanley alle 3.00 (il suo orario abituale di preghiera) era addormentato. Allora Gesù con voce possente lo svegliò dicendogli: "Non merito rispetto?". Stanley si scusò profusamente e si mise subito a pregare.

 

Messaggio n. 12 (Maribel, Sud Cotobato; 31 agosto 1994 - 3.40 a.m.)

Gesù: "Per favore vai a Messa ogni giorno.

Per favore non permettere a Satana di disgregare il tuo gruppo.

Figlio Mio, tu assisterai alla Mia Venuta Finale".

 

Messaggio n. 13 (Kabasalan, Zamboanga del Sud; 9 ottobre 1994 - 3.30 a.m.)

Gesù: "Prega, prega la Coroncina.

Non preoccuparti, il tuo sacrificio non durerà per molto.

Io sono con te sempre".

 

Messaggio n. 14 (Tabada, Mambaling, Città di Cebu; 15 gennaio 1995 - 3.45 a.m.)

Gesù: "Congratulazioni! Perché il tuo gruppo ha già salvato tante persone, così tante che questo fa infuriare tantissimo Satana.

Moltiplica i tuoi sforzi perché il tempo sta giungendo velocemente ed è molto vicino.

Io sono sempre con te".

 

Messaggio n. 15 (Città di Davao; 14 luglio 1995 - 3.15 a.m.)

Gesù: "Sono tanto felice e soddisfatto, continua così, il campo è pronto e il raccolto è maturo.

La guarigione richiede una profonda e costante preghiera, non sempre avviene in un attimo.

Prega, prega incessantemente la Coroncina.

Io sono con te sempre".

 

Messaggio n. 16 (Isola di Bantayan, Cebu; 26 ottobre 1995 - 3.15 a.m.)

Mio Signore, mio Dio, Ti amo con tutta la mia anima, con tutto il mio cuore e la mia mente.

Egli sorride.

Ti ringrazio, mio Signore, mio Dio, ti prego accresci la Tua Misericordia e la Tua Compassione verso il mondo mio Signore.

Gesù: "La Mia Misericordia è immensa ma molti ancora non hanno fiducia nella Mia Misericordia. Ti amo figlio Mio".

Mio Signore, Mio Dio, in tanti mi affidano i loro problemi. Ti prego, aiutami.

Gesù: "Di loro di pregare incessantemente la Coroncina ed essi saranno guidati.

Le persone che sono disoneste, che approfittano della loro posizione e del loro potere, che non si interessano ai poveri, raramente vanno in Cielo".

Egli mi sorride e mi abbraccia.

Gesù: "Io sarò con te sempre".

Mi benedice e va via".

 

Messaggio n. 17 (Tabada, Mambaling, Città di Cebu; 1 aprile 1996 - 3.50 a.m.)

Mio Signore, mio Dio, in tanti vorrebbero che il convegno quest’anno non si tenesse, solo Padre Cris, Suor Mellie e il gruppo sono a favore. Cosa dobbiamo fare?

Gesù: "Vai avanti con il convegno e proclama la Mia Misericordia a tutte le anime, i giorni della terra sono ormai così pochi che questa devozione terminerà presto. Il tema di questo convegno è ‘Colui che salva un’anima salva la propria’. E io manterrò la promessa.

Ti amo figlio Mio e ti ringrazio per la sincerità che hai dimostrato nel compiere la tua missione. Io sono con te sempre".

Egli mi benedice e quindi va via.

(Nota: Stanley ha riportato solo i messaggi importanti)

 

Messaggio n. 18 (Tabada, Mambaling, Città di Cebu; 4 ottobre 1996 - 3.10 a.m.[primo venerdì])

Gesù: "Non devi preoccuparti, pensa solo a fare del tuo meglio e io mi occuperò del resto.

Colui che crede in te crede in Me, perché sono Io che ti ho mandato.

Beati sono coloro che si avvantaggiano della Mia Misericordia mentre è ancora il Giorno della Misericordia. Ma attenti, il Giorno del Giudizio verrà più presto di quanto si pensi.

Recita la Coroncina con amore e per amore, senza oppressioni nel cuore, perché come io ti ho dato tutto ciò che hai adesso così è opportuno che tu mi renda alcuni dei doni che ti ho concesso.

Incoraggia la gente a pregare incessantemente la Coroncina.

Ti amo figlio Mio".

Quindi mi benedice e va via.

(Nota: Stanley ha riportato solo i messaggi importanti)

 

Messaggio n. 19 (Città di Surigao; 27 gennaio 1997 - 3.05 a.m.)

Gesù: "Figlio Mio, figlio Mio, grazie per essere sempre obbediente e diligente nel compiere la tua missione. Ma ti voglio dire questo: Io sono la tua forza perché questa è la Mia crociata personale perché quanto è scritto si compia.

Beati coloro che sono puri di cuore perché le porte del Cielo sono spalancate per loro. Perciò ora è il momento per loro di purificarsi e riconciliarsi, perché per amor loro sto prolungando il tempo della Misericordia, ma non posso continuare a farlo ancora per molto".

Ti amo figlio Mio.

Egli sorride e mi abbraccia. Mi benedice e quindi va via.

 

Messaggio n. 20 (Patin-ay, Prosperidad, Agusan del Sud; 12 agosto 1997 - 3.30 a.m.)

Mio Signore, mio Dio, grazie perché ci ami.

Gesù: "Io ti amo, figlio Mio, come ho amato tutto quello che Mio Padre ha creato".

Mio Signore, mio Dio, in tanti hanno problemi per la costruzione del tabernacolo, cosa devo fare?

Gesù: "Figlio Mio, figlio Mio, costruiscimi un tabernacolo nel cuore di tutti, ho bisogno di un tabernacolo vivente, pieno d’amore, con un’anima che sia piena di fiducia.

La loro fiducia dovrebbe concentrarsi su come salvare le anime in così poco tempo, non in una pietra senza vita.

Essi possono servirmi meglio facendo conoscere con umiltà a tutte le anime la mia insondabile misericordia.

Prega, prega incessantemente la Coroncina, essa sarà la loro difesa contro i nemici".

Egli sorride e mi abbraccia. Mi benedice e quindi va via.

 

Messaggio n. 21 (Cagayan de Oro; 2 marzo 1998 - 3.15 p.m.)

Mio Signore, mio Dio, ti ringrazio per avermi dato il privilegio di servirti e aiutarti a diffondere la tua devozione.

Gesù: "Figlio Mio, figlio Mio, abbiamo incaricato te per questo compito, grazie per essere fedele a Dio nel portare avanti la tua missione. Abbiamo chiamato tanti ma pochissimi hanno risposto. L’attaccamento al mondo ostacola la loro fiducia in Me. I peccati di sfiducia mi feriscono nella maniera più dolorosa.

Se solo sapessero come raccogliere i tesori eterni, essi non sarebbero giudicati nel Giorno del Giudizio.

Per favore includi nella tua missione l’importanza dei Sacramenti. L’importanza di questa Istituzione viene denigrata e resa inutile.

Prega, prega la Coroncina e raccomandala a tutti come ultima speranza di salvezza.

Ti amo figlio Mio".

Egli sorride, mi abbraccia e quindi va via.

 

Messaggio n. 22 (Taytay, Rizal; 19 ottobre 1998 - 3.00 a.m.)

Gesù: "Figlio Mio, figlio Mio, il Cielo gioisce poiché il tuo gruppo sta conducendo tante anime alle salvezza. Questo consola Mia Madre. Continua così, sii forte, non sarà ancora per molto.

Dopo arriverà l’Era di Pace, come sta scritto. Ma prima di questa si verificherà una battaglia di grandi proporzioni mai vista prima d’ora. Tutti i segni sono già presenti. Perciò ora è arrivato il tempo per loro di scegliere fra la Misericordia e la Giustizia, fra il Cielo e l’Inferno, non ci sono alternative.

Poiché il tempo si avvicina digli di pregare incessantemente la Coroncina e il Rosario come loro ultima difesa.

A coloro che diffondono la Mia Misericordia prometto di essere misericordioso giacché il tempo sta giungendo, ma essi devono mettere in pratica la Misericordia.

Ti amo figlio Mio".

Egli sorride e mi abbraccia. Mi benedice e quindi va via.

 

Messaggio n. 23 (Tin Lok Lane, Wan Chai, Hong Kong; 17 giugno 1999 - 3.15 a.m.)

Gesù: "Figlio Mio, figlio Mio, grazie perché ami la tua missione. Predicare la verità della Mia Infinita Misericordia ti dà più forza e perseveranza. Ma gli uomini amano così tanto il mondo che tanti rifiutano di ritornare a Me e di pentirsi per i loro peccati.

Se solo essi si rendessero conto di cosa significa soffrire all’Inferno aprirebbero le orecchie e Mi ascolterebbero.

Dovrebbero aver fiducia nella Mia Misericordia e provare vergogna per i loro peccati. E io non ricorderei più i loro peccati. Essi devono pentirsi ora, prima che sia troppo tardi.

Ma stai all’erta, figlio Mio, perché Satana ora sta facendo di tutto per distruggerti, quindi ti prego sii forte, perché dopo questo la tua felicità durerà per l’eternità, non ci vorrà molto.

Ti amo figlio Mio. Sarò con te sempre".

Egli sorride e mi abbraccia. Mi benedice e quindi va via.

 

Messaggio n. 24 (Daughters of St. Dominic, Città di Tagaytay; 19 settembre 1999 - 3.15 a.m.)

Gesù: "Figlio Mio, figlio Mio, tu sei stato consacrato per predicare la Mia Misericordia e chiamare i peccatori al pentimento, pertanto devi fare la Mia Volontà e Io lavorerò con te".

Si, mio Signore, mio Dio, ti ringrazio mio Signore per le meravigliose grazie e per i doni di cui ci hai ricolmati, specialmente la mia famiglia.

Gesù: "Figlio mio, figlio Mio, la mia generosità non conosce limiti verso coloro che hanno fiducia in Me. Ma gli uomini finiscono per amare solo se stessi e preferiscono molto di più i piaceri della carne all’amore verso il Dio Vivente. Si comportano come se volessero ignorare l’esistenza dell’Inferno".

Mio Signore, mio Dio, in tanti sostengono di ricevere messaggi da Mamma Maria ma rifiutano di essere controllati o studiati dalla Tua Chiesa.

Gesù: "Figli Mio, figlio Mio, l’obbedienza è più importante del sacrificio. Se non riesci a obbedire a coloro che hanno autorità allora tutti i tuoi sforzi saranno vani.

L’orgoglio spirituale conduce tanti alla perdizione, senza che neppure lo sappiano.

Digli di pregare incessantemente la Coroncina e il Rosario e di chiedere il dono del discernimento per essere guidati.

Ti amo figlio Mio. Sarò con te sempre".

Egli sorride e mi abbraccia. Mi benedice e quindi va via.

 

Messaggio n. 25 (Tabada, Mambaling, Città di Cebu; 30 giugno 2000 - 3.15 a.m.) (Festa del Sacro Cuore).

Gesù: "Figlio Mio, figlio Mio, grazie per essere sempre pieno di fiducia e obbediente alla Volontà del Cielo. Per favore incoraggia i fedeli a moltiplicare le loro preghiere per i miei diletti sacerdoti, perché essi sono i miei preziosi gioielli, anche se alcuni di loro mi fanno sanguinare il Cuore. Eppure Io li benedirò abbondantemente, nel tempo e nell’eternità. Molto di più se staranno più tempo nei confessionali. Perché è lì che la Misericordia scorre più abbondante di tutti i peccati commessi da qualsiasi creatura vivente.

Quindi, ti prego, impegnati maggiormente nell’annunciare che Satana è reale, che l’Inferno esiste davvero. Non potete servire due padroni allo stesso tempo. E’ adesso il momento per rivolgersi a Mia Madre e alla Mia insondabile Misericordia, non c’è altra via, il tempo sta terminando.

Ti amo figlio Mio".

Egli mi abbraccia, mi benedice e quindi va via.

 

Firmato:
Bro. Stanley C. Villavicencio
76-I Tabada, Mambaling
Cebu City, Tel. 261-130

 

 


Il seguente articolo è comparso nel giugno del 1994 sul "Freeman Metro Journal", un periodico che si pubblica a Cebu nelle Filippine. L’articolo racconta gli straordinari avvenimenti che hanno riguardato Stanley Villavicencio.

 

Stanley Villavicencio... His Encounters with Jesus Christ of the Divine Mercy

by Jenara R. Newman

     For three days Stanley Villavicencio lay in coma until finally, his doctors pronounced him clinically dead. And yet today he lives to tell his tale to all who care to listen and, he hopes, to believe. For this is what he says happened to him:

     On the second of March 1993, he was to have awakened early because it was his turn to receive the statue of the Blessed Virgin at the neighborhood Dawn Rosary. But he couldn't get up; instead, he fell back to sleep. Morning found him convulsive and frothing in the mouth, vomiting blood. His pulse couldn't be felt.  So his family rushed him to Chong Hua Hospital where, at the Emergency Room, he stopped breathing. So he was transferred to the Intensive Care Unit. There his breathing was helped artificially through a device called Ambu-baging.

     His father and younger sister, both doctors, flew in from Negros Oriental. There was not much they could do medically because four Cebu medical specialists were already attending to Stanley.

    When Stanley was in coma, he said his Dawn Rosary group prayed over him, though his friends probably knew that should he survive his ordeal, he'd be paralyzed or mentally impaired or something. His plight was also aired over the radio and people, even strangers, must have prayed for him too.

     When Stanley turned blue from head to foot, and all his vital organs showed no signs of life, his relatives resigned themselves to the inevitable.

     His wife prepared his barong and the family cemetery plot for his burial while his mother-in-law prepared to transfer her memorial plan to Stanley. But through all these preparations for Stanley's burial, the family did not agree that his life support systems be removed.

     While Stanley was dead to the world, he said he saw white light, not glaring. Then there was this heavy mist, like a fog, which gradually cleared to reveal a figure in white which Stanley readily recognized as Jesus Christ.

     Stanley, incidentally has always been devoted to the Sacred Heart. It's a devotion that started when he was in grade school at the Sacred Heart Academy in Bais, Negros Oriental. When he got married (to Melissa Gantuangco Villar) and moved to Cebu in Mambaling, the Sacred Heart figured once more prominently in his life: the chapel in the barangay he moved to was dedicated to the Sacred Heart, but when he got there, it was a portable chapel, built only during the fiesta celebration and dismantled afterwards. When he became chapel president in 1983, a neighbor, Dr. Rosita Gutierrez, and her family donated land for the chapel and a permanent chapel was built, conveniently located in front of Stanley's house.

    Stanley describes the Jesus he saw looking very much like the picture of Jesus one sees except that His hair is black, not brown or blond, and basically straight (and long) though it waves a little with the breeze. The eyes are blue, the complexion is so fine and fair it is almost translucent. The nose is the same as what one sees in pictures and so are the lips, except that the lips are very much redder.

    Jesus wore a white gown that seemed luminous and rays radiated from His bosom; the rays were all white, not colored as in some of Jesus' pictures. Stanley says he looked at the Hand of Jesus to see if it had any wound mark but there was none. Neither, he adds, did Jesus wear any jewelry. He also wanted to see the Feet, for the same reason: to see if there were any nail marks. But Jesus' garb was long so he didn't see anything.

     It was then he realized that they were in some sort of a garden, and that he was stepping on what looked like Bermuda grass. The place was scented and it was cool as if it were "air conditioned", and at the back of Jesus was a beautiful garden with all sorts of flowers, including big, big roses in all colors imaginable.

     Then, without a word, Jesus lifted his left hand heavenward and clouds seemed to gather up there and came down and twirled round and round to reveal a giant screen where Stanley's life was flashed before his eyes. Whenever he did wrong, the moving picture seemed to go slow, becoming even slower if it was a greater wrong, and there was no escaping the reality of the wrong: the time, including the minutes, seconds and date were also on screen, very much life a snapshot from a camera with a day/date stamper. His whole life flashed before him not once but three times, though the next two times, his life story rolled faster.

    Then he saw himself on the screen as he passed by the chapel to the Sacred Heart he helped build. It was evening and as he passed the chapel, he saw people gambling inside but he merely hurried by, not daring to tell his neighbors not to gamble in the chapel.

     Then the same scene was before him. He was still passing by the chapel, but this time, those in the chapel were not only gambling, they were also drinking. And he joined in the drinking, He remarked that at this point, a giant closeup of him drinking emerged before the screen.

     A third time, the same scene appeared. This time, a neighbor's car was parked inside the chapel and he just passed by. The image, he said, became pulsating, from up close to distant to up close; it was dizzying. And Jesus said he did not want His chapel to be used for anything other than chapel-related activities, that he would want people to pray there everyday, or if that is not possible, then at least once a week. He also said that He wanted the chapel to be double its present size and the door to be heart-shaped.

     Stanley knew that their chapel fund was only nine pesos but he said "Yes." Jesus then disappeared into a mist, after telling Stanley "go back there because you still have many things to do. If I have any message for you, I will just appear to you in a dream."

     When Stanley woke up from his coma, he felt absolutely well. He took off his dextrose and the endotracheal tube stuck into his nose that went deep down into his stomach. When a nurse saw him, she ran and came back with a lot of doctors and nurses. One doctor examined him, using a stethoscope; then he laid it aside and used another one. He was then given a battery of tests, not once but twice. His wife, who came upon them bringing his barong, was dumbstruck. She just couldn't believe what happened.

     When finally all the tests were negative for anything, Stanley was told he could go home and since his wife was still stunned, he went down himself to pay his bill. Since his cash at hand was insufficient, he had to see Mr. Lim Liu, a friend of his who is a stock holder of the hospital. Mr. Lim Liu could hardly believe that it was Stanley, and not his ghost before him, for he had been informed about Stanley's very critical condition.

    With everything in the hospital settled, Stanley decided to drive himself home. The street corner of Tabada and the Tagonol road was crowded with people who scampered when they saw him. Then, nearing his home, he stopped by a walking woman, pregnant, who got scared and could not believe her eyes. She had just been to Carbon market to buy flowers for his wake. The other neighbors at the street corner, he was to find out, were waiting for his casket to arrive so they could escort the casket to the chapel.

     The time he revived, coincidentally, was a First Friday, and three days to the hour (8 o'clock in the morning) after he was admitted to the hospital.

     Soon, Stanley was at work on the chapel as ordered by Jesus. Somehow, money just came to pay off the workers, or supplies like cement would be given, sometimes anonymously, to the project. Finally, he has the heart-shaped chapel door which has become something of a tourist attraction, and the shape, as well, has insured that no car can get inside to be parked there.

     Stanley says he has seen Jesus in His dream 10 times more since the first apparition. And he has gone before all sorts of  audiences in a variety of places, including Bohol, Negros Oriental, Siquijor, Leyte and Mindanao, telling of his experience.

     On September 6 last year, he had an early afternoon appointment in Mandaue city. By noontime, he was dressed to go out. But he was suddenly overcome with fatigue and sleep. In his sleep, Jesus appeared to him saying "My son, My son, I brought you back to life because you have a great mission. You are one of my few chosen reapers." Jesus then told him to promote the devotion to His Divine Mercy and before he would give any talk, Stanley was to give the host organization/company or office, a laminated picture of Jesus of the Divine Mercy, and to give each one in the audience a copy of the chaplet of the Divine Mercy. At this Stanley protested as he does not have the means to pay for all these things he had to give away. At which Jesus told him to get in touch with Mandaue Galleon Trade, Inc. for the chaplets and Mrs. Valentina Plaza (whom Stanley knows but had lost touch with) for the laminated pictures of the Divine Mercy. Also with Mrs. Inday Ilagan who could help him.

     (Incidentally, it was only at this time that Stanley realized that it was Jesus of the Divine Mercy who appeared to him when he was in coma in March.)

     When he awoke, Stanley called up Mandaue Galleon Trade, in Cabancalan, Mandaue city, is a corporation owned by the Gamalloo and Oyson families. The woman who answered the phone told him that the office had received boxes and boxes of the chaplet from Manila and Davao that morning and that she did not know what to do with them. Now that she knew it was intended for him, he was welcome to get them for his needs.

     When Stanley got in touch with Mrs. Plaza, she also gave him an affirmative answer, telling him she was willing to spend, if necessary, for the laminated pictures.

     What manner of man is Stanley that he should be blessed in this way?

     He is basically a very simple man devoted to the Sacred Heart of Jesus. Born in Bais, Negros Oriental, Stanley was an employee of AVSECOM (the Aviation Security Command) before he went into coma. With all the witnessing he has had to do since then, he has had to quit his job, concentrating, instead, on his witnessing and the completion of the chapel.   He and his wife have 11 children, one of whom, Divine Grace, was born only last month, on Pentecost Sunday.

     At 5'7", Stanley is only an inch or two shorter than the Jesus he saw.  When he "witnesses", he does so in slightly accented Cebuano. Sometimes, he says it's no longer he that's talking. Jesus, he adds, is like the Hound of Heaven (in Francis Thompson's poetry), unceasingly and tirelessly seeking out souls which He hopes will seek His mercy, particularly at 3 o'clock, the hour He died, because at that hour, Divine Mercy comes pouring out to all who seek it.

     Stanley's encounters with Christ have left him heart-heavy at all his sins and mistakes. He is trying to do better and though he is essentially the same Stanley, his lifework now is devoted to spreading the news of God's mercy, for all of us fellow-sinners to avail of, so we can attain the purpose for which our Lord Jesus Christ opened up this devotion to His Divine Mercy, and that is "to prepare the world for the Lord's return" in fulfillment of what He said: "But before I come as the just judge, first I will open wide the Door of My Mercy...Let no soul fear to draw near to me even though its sins be as scarlet."

    In summary, the essence of the Devotion to His Divine Mercy is also the message Jesus Christ has sent us though Stanley--complete trust that His mercy is immeasurable and infinitely greater than all the sins that can be committed by a simple creature. Jesus says, "Let the greatest sinners place their trust in My Mercy...If your trust will be great, then My generosity will know no limits."

 

 

 

 

Per maggiori informazioni sul lavoro di Stanley e del suo gruppo nelle Filippine e sulla devozione alla Divina Misericordia visita anche il sito "Eucharistic Apostles of The Divine Mercy in the Philippines".

 

 

A cura di "Profezie per il Terzo Millennio"
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