I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni

3ª parte

 

 

Le rivelazioni private e il futuro dell'umanità

Alcune persone obiettano che è azzardato e rischioso fare affidamento sulle rivelazioni private per comprendere gli avvenimenti del presente e del futuro. Indubbiamente il rischio esiste, ed esiste nella misura in cui si pretende di attribuire alle rivelazioni private un'importanza superiore a quella che la Chiesa stessa gli attribuisce, ma viceversa sarebbe ancor più sbagliato rigettarle in toto. Già San Paolo nella sua lettera ai cristiani di Tessalonica li invitava a non disprezzare le profezie, a non spegnere lo Spirito. E lo Spirito Santo durante tutta la storia della Chiesa non ha smesso di parlare al Suo popolo attraverso le rivelazioni private. Oggi più che mai appare di fondamentale importanza approfondire la conoscenza delle profezie, in particolare di quelle che sembrano riferirsi al nostro tempo, per cercare di comprendere il senso più profondo degli avvenimenti di oggi, per saper riconoscere i segni dei tempi. 

Jeanne le Royer (meglio nota come Suor della Natività), considerata dagli studiosi una delle più grandi profetesse del XVIII secolo, diceva a proposito dell'importanza delle profezie:

"La conoscenza di queste cose contribuirà alla salvezza di molte anime e costituirà un tesoro per i fedeli dell'ultima epoca del mondo" [30, 6]

Gli uomini devono riabituarsi ad interpretare gli avvenimenti del mondo con gli occhi della fede, quelli lieti come anche quelli tragici. E le rivelazioni private possono aiutarci in questo compito. Perché "scrutare i segni dei tempi" è un "dovere permanente della Chiesa", a cui Concilio Vaticano II ci esorta [31]. Ogni buon cristiano deve essere sempre vigile e attento a saper leggere l'azione di Dio nella storia, anche nella prospettiva escatologica del Ritorno di Cristo nella Gloria. Giovanni Paolo II ha questo proposito in una sua catechesi ha spiegato:

"Il Concilio Vaticano II, con un'espressione ripresa dal linguaggio di Gesù stesso, designa come "segni dei tempi" (GS, 4) gli indizi significativi della presenza e dell'azione dello Spirito di Dio nella storia.
L'ammonimento rivolto da Gesù ai suoi contemporanei risuona forte e salutare anche per noi oggi: "Sapete interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona" (Mt 16,3-4).
Nella prospettiva della fede cristiana, l'invito a discernere i segni dei tempi corrisponde alla novità escatologica introdotta nella storia dalla venuta del Logos in mezzo a noi (cfr Gv 1,14)" [32]

Saper guardare ai segni dei tempi è quindi un preciso dovere di ogni cristiano, per non farci trovare impreparati dalla "chiamata" del Signore, per non perdere la fede e la speranza nel momento della prova. Se le rivelazioni che abbiamo preso in esame finora sono esatte, tempi difficili attendono non solo la Chiesa ma l'intera umanità. La fede dei credenti verrà messa alla prova e quelli che saranno preparati avranno la grande responsabilità di aiutare e guidare gli altri che non lo sono e che saranno sopraffatti dal corso turbinoso degli eventi.

E il dovere dell'apostolato non va visto solo in una prospettiva futura, esso riguarda già il presente. La mistica Catalina Rivas, nel suo libro "La Gran Cruzada del Amor" pubblicato con imprimatur del vescovo, attraverso un messaggio dell'Arcangelo Michele richiama la nostra attenzione sulle responsabilità che abbiamo verso i nostri fratelli:

"…Prima che il Signore avvolga il mondo col fuoco della Sua ira, è necessario che i buoni accendano nel cuore dei propri fratelli il fuoco dell’amore. Per questo è urgente istruire i fratelli. E’ una responsabilità che riguarda ogni anima e questo messaggio dovrebbe essere di richiamo per tutti. E’ l’ora della grande battaglia. Colui che ha una spada la sguaini. Questo messaggio è per tutti e lo si dovrà annunciare dai pulpiti... Istruite i vostri fratelli. Nessuno si esima da questo obbligo. L’ora è grave, il pericolo imminente. Solo l’Amore può salvare il mondo. La Vergine Santissima è colei che trattiene ancora il castigo..."

25 gennaio 1996, messaggio dell'Arcangelo Michele a Catalina Rivas, Bolivia [36]

 

Talvolta sentiamo affermare con superficialità che poiché le rivelazioni private non aggiungono niente alla Rivelazione Pubblica, sono superflue per il credente. Chi sostiene questo trascura che esse sono state per tanti secoli un formidabile strumento di conversione per tanti non credenti e non di rado sono servite a rafforzare la fede di chi già credeva. Tante volte il Signore si è servito delle apparizioni mariane per accrescere la devozione per Sua Madre, per veicolare la conversione di intere popolazioni (si pensi a cosa hanno significato le apparizioni di Guadalupe per il continente americano negli ultimi 400 anni), per esortare, ammonire e consolare la comunità dei fedeli nei momenti di smarrimento e di sofferenza.

San Tommaso, nella sua Summa Theologica, scrive che la profezia, come altre grazie, viene data da Dio per il bene della Chiesa (Summa II-II, Q.172 Art.4).

Nell'Antico Testamento vediamo che quando Dio si prepara ad intervenire in maniera diretta e decisiva nelle vicende umane, manda prima i suoi messaggeri: i profeti, per ammonire e preparare il Suo popolo. Questo è il criterio con cui opera Dio, oggi come ai tempi dei Patriarchi.

Per questa ragione sarebbe stolto avere un atteggiamento di sufficienza o di rifiuto verso le profezie, perché significherebbe negare la possibilità che Dio possa parlare anche oggi al Suo popolo, così come tante volte ha fatto in antichità con i profeti dell'Antico Testamento. La cosa importante è non accostarsi a queste rivelazioni per pura e semplice curiosità, per smania di conoscenza delle cose future, perché si rischierebbe di snaturarne le finalità e l'importanza. Quando si ha a che fare con uno strumento di provata credibilità è sempre buona regola non sottovalutare eventuali profezie, per quanto "scomode" e infauste possano essere. E la maniera più appropriata e rigorosa per studiare questi fenomeni è quella di sottoporre a una attenta analisi comparativa le rivelazioni del passato approvate dalla Chiesa con quelle dei nostri giorni, e ciò al fine di ricercarne i punti di concordanza. Questo serve sia per accrescere l'attendibilità del quadro generale di eventi che si ricava dalle profezie ma soprattutto per smascherare i falsi profeti, che purtroppo soprattutto oggi sono più che mai numerosi.

Il discernimento finale di questi "strumenti" e delle loro rivelazioni è compito della Chiesa, al cui insindacabile giudizio tutti noi dobbiamo sottometterci con fiducia. Si consulti a questo riguardo la pagina: "Apparizioni e rivelazioni: scopi e significato, discernimento, atteggiamento e responsabilità dei fedeli".

Il Signore non ha mai smesso di parlarci e dimostrarci la sua presenza viva nel mondo. Negli ultimi due secoli lo ha fatto soprattutto attraverso le apparizioni di Sua Madre, servendosi di centinaia di strumenti in ogni parte del mondo. E il fatto che le apparizioni mariane in questi anni si siano moltiplicate è indubbiamente un chiaro segnale che siamo a un punto cruciale nella storia dell'umanità. 

E' importante considerare l'abbondanza di queste manifestazioni in ogni parte del pianeta, ma anche la natura dei messaggi, la durata e le modalità con cui si svolgono. Per quanto riguarda per esempio le apparizioni di Medjugorje, considerate da molti esperti come le più importanti dopo Fatima (sebbene non siano state ancora approvate dalla Chiesa), deve farci riflettere il fatto che si stiano protraendo ormai da più di vent'anni (un fatto unico nella storia delle apparizioni mariane) e che nei suoi messaggi la Regina della Pace ha detto che queste saranno le sue ultime apparizioni nel mondo.

Proprio in virtù del numero elevato di apparizioni (ritenute credibili dagli esperti) che si registrano in questi decenni nel mondo, si potrebbe dire, usando una metafora, che Maria sta chiamando a raccolta il suo "esercito", le truppe della guerra spirituale che è già in corso e che vedrà la sua fase culminante nei prossimi anni. Un esercito armato del Rosario e del digiuno che si prepara alla battaglia decisiva contro il "drago infernale". La battaglia che Padre Livio Fanzaga - grande esperto delle apparizioni di Medjugorje - identifica con quella descritta nel capitolo XII dell'Apocalisse tra "la donna vestita di sole" e il "drago".

Le rivelazioni private di vari santi, beati, venerabili e di numerosi altri mistici, sono straordinariamente concordanti sul fatto che un po' di tempo prima della fine del mondo dovrà venire un'epoca di Pace universale. Questa non è una profezia condizionata: si realizzerà in qualunque caso, indipendentemente dalla volontà e dalle azioni degli uomini e di Satana. Con la preghiera e la penitenza gli uomini possono solo favorirne la realizzazione ma non impedirla. Il fatto che l'Era di Pace ci sia oppure no quindi non dipende dagli uomini ma solo da Dio. E Dio farà sì che immancabilmente ci sia questa grande epoca di pace e di rinascita della fede.

Le rivelazioni che profetizzano questo tempo di pace che sarà concesso all'umanità, concordano anche sugli eventi che lo precederanno, e, come abbiamo già visto, su molti punti sembrano trovare corrispondenza con la situazione del mondo di oggi. Secondo queste rivelazioni l'Era di Pace sarà preceduta da una purificazione e da un possibile castigo, definito spesso come "Grande Castigo". Alcune rivelazioni indicano che siamo già entrati nella purificazione, e che per il futuro purtroppo ci attendono tempi difficili. La purificazione comporterà molta sofferenza per l'umanità. Ci saranno con molta probabilità persecuzioni contro la Chiesa. La fede dei cristiani sarà messa alla prova.

I cristiani dovranno essere pronti a tutto, persino a testimoniare la propria fede con la vita se necessario. Infatti ci saranno dei màrtiri e il loro sacrificio servirà per favorire l'arrivo del tempo della pace.

Saranno molti quelli che non comprenderanno i segni dei tempi, e nel momento della prova perderanno la speranza e la fede; alcuni dispereranno dell'aiuto di Dio e lo bestemmieranno. Chi invece avrà la disposizione d'animo e la grazia di comprendere il significato di questo tempo, sarà preparato e accetterà di buon grado qualsiasi prova che Dio manderà, perché il suo cuore sarà animato dalla speranza e dalla fede. 

Padre Livio Fanzaga nelle sue catechesi su Radio Maria si è soffermato più volte sulla prospettiva e sull'importanza del martirio, facendo riferimento ai martiri del secolo scorso ma anche a quelli futuri del Terzo Millennio. Padre Livio sottolinea che fa parte della fede cristiana la testimonianza della fede fino al martirio: "Il martirio cristiano è fondamentale, non solo per la propria santificazione ma anche per la salvezza del mondo. Come Gesù è morto in Croce per salvare il mondo, il martirio cristiano è una forma di partecipazione alla testimonianza di Cristo per salvare le anime. E mentre nel mondo dilaga l'odio e Satana vuole portare il maggior numero di anime all'inferno, il sangue dei martiri lava il mondo e salva le anime... Satana perseguita la Chiesa per annientarla, Dio permette le persecuzioni per salvare le anime".  [33]

Nel "terzo segreto" di Fatima viene rappresentato mirabilmente il sacrificio dei cristiani e la grande importanza che ha per la salvezza delle anime: 

"...morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio"

 

Padre Livio spiega questa visione con queste parole: non una sola goccia del sangue versato dai testimoni della fede nel XX secolo (non solo cristiani ma anche ebrei) è andata perduta, gli angeli infatti hanno raccolto ogni lacrima, ogni sofferenza e ogni morte per unirla al sacrificio di Cristo e ottenere grazie di conversione per gli uomini lontani da Dio e in balia dello Spirito del Male. [33]

Ma la purificazione e il "Grande Castigo" potrebbero anche essere evitati o quanto meno attenuati se nel presente il mondo tornasse a Dio. Soprattutto il "Grande Castigo", che in alcune rivelazioni private viene paragonato a un "Giudizio in piccolo", è condizionato; la possibilità che questo evento si verifichi o meno dipende da come gli uomini risponderanno agli appelli del Cielo che il Signore ci sta inviando attraverso Sua Madre (nelle apparizioni mariane) e attraverso alcuni particolari eventi futuri che saranno degli ammonimenti per tutta l'umanità. Per questo è importante che preghiamo, facciamo penitenza e offriamo le nostre sofferenze per queste intenzioni. Ma è importante anche che ciascuno di noi si faccia apostolo del Vangelo e dei messaggi della Madonna. La Madonna per portare a compimento il Trionfo del Suo Cuore Immacolato ha bisogno della cooperazione di tutti noi. 

Dobbiamo prendere atto che allo stato delle cose la possibilità di un "Grande Castigo" è tutt'altro che remota: la condizione disastrosa, dal punto di vista della fede, in cui oggi versa il mondo, è evidente a tutti. Nel corso dei secoli questo evento è stato profetizzato da molti mistici tra cui santi, beati e venerabili. Si consulti a questo proposito: "Le profezie di mistici e veggenti - Le profezie su un 'grande Castigo'".

La Beata Anna Maria Taigi è senza dubbio uno dei profeti più noti e accreditati del XIX secolo. In una sua profezia la Beata parla chiaramente di due castighi, di cui uno permesso e l'altro mandato da Dio (appare evidente il riferimento alla purificazione e al Grande Castigo):

"Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L’altro sarà mandato dal Cielo"

XIX secolo, profezia della beata Anna Maria Taigi, Siena [6, 20]

 

Questa profezia è utile a chiarire la differenza fra purificazione e Grande Castigo. Il primo dei due castighi (la purificazione) "avrà origine sulla terra", sarà cioè causato dagli uomini e permesso da Dio; mente il secondo (il Grande Castigo) "sarà mandato dal Cielo". In questo caso la Taigi, a differenza di altri profeti, non attribuisce condizionalità al Grande Castigo.

In diverse rivelazioni si parla anche dei cosiddetti "tre giorni di buio". Ne hanno parlato numerosi mistici, tra cui anche santi e beati, e tutte queste rivelazioni appaiono straordinariamente concordanti. E' opinione di molti studiosi che questo evento sia da inquadrare temporalmente nel Grande Castigo, e sarà probabilmente parte integrante di questo.

A proposito di questo Castigo, Padre Philip Bebie qualche anno fa, nel suo libro "The Warning" [34],scriveva:

"[…] Mandato direttamente da Dio, riguarderà tutti. Soffriranno sia il buono che il cattivo perché in qualche misura siamo tutti macchiati dal peccato. […] Egli stesso interverrà direttamente - dopo che un secolo e mezzo di suppliche accorate della nostra Madre Santissima [a partire dalle apparizioni di Rue du Bac del 1830; N.d.R.] non hanno sortito nessun effetto su di noi - e eliminerà il peccato dalla faccia della terra attraverso l'eliminazione da essa dei peccatori. […] Egli nella Sua misericordia concede altro tempo a quelli che sono "sulla strada della perdizione", ma non potrà attendere oltre se diverrà evidente che i loro cuori si sono talmente induriti che lo Spirito Santo non potrà mai convertirli. Visto che c'è il pericolo che se non viene interrotto il loro corso essi trascinino con sé molte anime, allora per amore degli eletti il tempo verrà abbreviato e il Castigo verrà su di loro per portarli via. […] I sopravvissuti al Castigo saranno stati preservati dal Signore per l'Era di Pace, quando la colomba dello Spirito Santo ci annuncerà che il diluvio di malvagità è passato e noi potremo iniziare a vivere una vita nuova, nel tempo della conversione in cui tutti ameranno i Cuori di Gesù e Maria. Nei Cuori di Gesù e Maria tutti gli uomini e le donne sulla terra impareranno ad avere fede e riempiranno la terra d'amore. […] Il Castigo attuerà una trasformazione del mondo che cambierà per sempre la storia. Niente sarà più come era prima. Il mondo intero adorerà Dio e Suo Figlio Gesù Cristo, entrerà nella Chiesa e vivrà una vita degna di Lui. Un'era, un "certo periodo" di pace, verrà concesso al mondo. Il Castigo toccherà ogni angolo del pianeta […] sarà possibile una Nuova Pentecoste. L'Era di Pace sorgerà, la bontà del Cuore Immacolato di Maria fiorirà in ogni cuore nel "trionfo". Il mondo intero entrerà in una Chiesa nuovamente unita e tutte le nazioni vivranno in pace. Se il Castigo verrà, nessuno potrà evitarlo, ma tutti quelli che sopravvivranno ad esso parteciperanno alla pace benedetta che rinnoverà il mondo."

 

Padre Bebie sottolinea anche che questo castigo è condizionato, a differenza - come abbiamo visto - del Trionfo del Cuore Immacolato e dell'Era di Pace:

"Che il Castigo accada oppure no, il "Trionfo" del Cuore Immacolato di Maria alla fine si compirà immancabilmente e verrà concessa al mondo un' "Era di Pace" […] La pace nei nostri cuori, come la pace nel suo Cuore in cielo, porteranno pace a tutto il mondo. Se il Castigo non arriverà è perché il mondo […] si sarà pentito ricevendo col perdono di Gesù il dono del "Trionfo". Così "ci sarà pace" e la terra sarà purificata senza il Castigo."

 

Qui Padre Bebie parla anche di Nuova Pentecoste, una nuova effusione potente dello Spirito Santo su tutta l'umanità. Come vedremo più avanti, anche questo evento è stato largamente previsto in numerose rivelazioni private (anche di mistici e apparizioni approvati dalla Chiesa).

Dopo il periodo della prova verrà ristabilita finalmente la pace sulla terra. In questo tempo un grande Pontefice sarà a capo della Chiesa, il cosiddetto "Papa Santo", il quale farà sì che gran parte del mondo si converta al cattolicesimo. Questo Papa avrà al suo fianco un re, che nelle profezie è chiamato spesso "Grande Monarca". Il Grande Monarca viene descritto come uomo di grandi virtù, un discendente della stirpe dei re francesi, e si dice che assisterà il Papa Santo nella riforma di tutto il mondo. Quello del Grande Monarca e del Papa Santo è uno degli aspetti su cui c'è più concordanza fra le profezie. Per un resoconto dettagliato delle rivelazioni sul Grande Monarca e sul Papa Santo si consulti nella sezione "Le profezie di mistici e veggenti cristiani" il paragrafo intitolato "Il Grande Monarca e il Papa Santo".

 

Due questioni spinose: imminenza del ritorno di Cristo e del tempo dell'Anticristo

Proseguendo in questa nostra riflessione con la quale stiamo tentando di comprendere quale possibile futuro attenda il mondo nei prossimi anni, vogliamo soffermarci brevemente su una tesi oggi piuttosto dibattuta fra gli esperti di rivelazioni private: quella che vedrebbe come prossimi il tempo dell'Anticristo e il ritorno di Cristo.

In molte rivelazioni private di questi ultimi decenni si parla in maniera chiara di imminenza del ritorno di Cristo. Alcuni di questi messaggi provengono anche da mistici e apparizioni approvate dalla Chiesa. A Kibeho la veggente Alphonsine ha detto:

"Se Maria sta venendo a Kibeho è per preparare per il ritorno di suo Figlio"

La veggente Alphonsine Mumureke, Kibeho

 

Gesù parla di un Suo ritorno ormai prossimo anche a Catalina Rivas:

"Figli miei, manca così poco al Mio Ritorno"

22 settembre 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [19]

 

La Chiesa insegna che Gesù ritornerà sulla terra alla fine del mondo, quando "tutto sarà a Lui sottomesso", "vi saranno i nuovi cieli e la terra nuova" (cfr.: C.C.C. n.671) ed Egli allora giudicherà i vivi e i morti. Considerando queste rivelazioni alla luce degli insegnamenti della Chiesa si sarebbe indotti a credere che siamo ormai giunti alla fine del mondo. Diciamo subito che questa possibilità è altamente improbabile perché contrasterebbe con le numerosissime rivelazioni che invece parlano di un prossimo tempo di pace sulla terra, e di altri importanti eventi che lo seguiranno. Allora come interpretare questo annuncio di un ritorno prossimo di Cristo?

Limitandoci a ragionare sulle indicazioni che ci vengono fornite da varie rivelazioni private, possiamo ragionevolmente supporre che questa imminente Venuta, questo "ritorno di Gesù" a cui la Madonna a Kibeho ci esorta a prepararci, non sia riferita alla Parusia finale ma piuttosto all'Era di Pace, il tempo in cui Gesù realizzerà il trionfo della Chiesa sulla terra portando finalmente la pace all'intera umanità. Possiamo presumere che durante l'Era di Pace Egli stabilirà "in pienezza" (spiegheremo in dettaglio più avanti cosa si intende per "pienezza") il Suo Regno sulla terra.

Tuttavia non va dimenticato che il Regno è già presente nel mondo. Noi infatti ci troviamo già nel Regno di Cristo, perché dopo l'Ascensione esso è entrato nel suo compimento. A questo proposito è importante citare il Catechismo della Chiesa Cattolica:

«La Redenzione è la sorgente dell'autorità che Cristo, in virtù dello Spirito Santo, esercita sulla Chiesa, la quale è "il Regno di Cristo già presente in mistero". La Chiesa "di questo Regno costituisce in terra il germe e l'inizio". Dopo l'Ascensione, il disegno di Dio è entrato nel suo compimento... Il Regno di Cristo manifesta già la sua presenza attraverso i segni miracolosi che ne accompagnano l'annunzio da parte della Chiesa.»

C.C.C. nn.669-670

 

Tuttavia il Catechismo precisa anche che il Regno di Cristo, già presente nella sua Chiesa, "non è... ancora compiuto con potenza e gloria grande" (cfr.: C.C.C. n.671). Fin dalla Resurrezione di Cristo la Chiesa attende il pieno compimento del Regno. Possiamo allora ipotizzare che il pieno compimento del Regno, "con potenza e gloria grande", avverrà proprio durante l'Era di Pace? Basandoci su ciò che insegna la Chiesa possiamo rispondere certamente di no.

La nostra affermazione che l'Era di Pace stabilirà "in pienezza" il Regno di Cristo in realtà va considerata nel suo reale significato: durante l'Era di Pace questa "pienezza" del Regno di Cristo sarà solo una "pienezza terrena" e quindi imperfetta. Sarebbe sbagliato credere che l'Era di Pace segnerà "il costituirsi glorioso del Regno messianico", per citare ancora il Catechismo. Tale Regno messianico arriverà infatti solo alla fine del mondo, col Giudizio Generale di Cristo. Su questo punto fa chiarezza il  Catechismo quando precisa: "Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell'ultimo Giudizio dopo l'ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa" (C.C.C. n.677).

Quindi sostenere che il Regno di Cristo si compirà pienamente e in maniera perfetta sulla terra prima del tempo della fine, contrasta nettamente con gli insegnamenti della Chiesa. Ancor più sbagliato è affermare che Gesù ritornerà visibilmente sulla terra ("nella carne") prima della fine del mondo per regnarvi durante il cosiddetto "millennio di pace". Questa purtroppo è un'affermazione fuorviante (e per questo molto pericolosa) che ritroviamo in alcune rivelazioni private, recenti e del passato; rivelazioni che ovviamente non possono essere ritenute autentiche. Non ci devono essere dubbi sul fatto che si tratta di una vera e propria eresia riconducibile al Millenarismo, che, va ricordato, è stato condannato a più riprese dalla Chiesa. L'insegnamento della Chiesa in questa materia è che il Ritorno "nella carne" di Cristo non potrà avvenire se non alla fine del mondo.

L'Anticristo si servirà proprio di questi falsi insegnamenti per ingannare gli uomini, facendogli credere di essere lui il Messia. Il Catechismo a questo riguardo afferma che l'«impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può esser portata a compimento che al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del Regno futuro sotto il nome di "millenarismo"» (C.C.C. n.676). Qui il Catechismo ci dice chiaramente che la Venuta di Cristo per stabilire il Suo Regno non può avvenire se non dopo il Giudizio Finale, alla fine della storia.

Va segnalato che in questi anni sono numerose le rivelazioni private nelle quali viene annunciata una "Venuta" di Gesù che sarebbe prossima a compiersi e che consisterà in una Sua manifestazione visibile. Queste rivelazioni talvolta provengono anche da strumenti noti e accreditati - per esempio la mistica Maria Esperanza de Bianchini, veggente di Betania (consulta a questo riguardo la pagina: Maria Esperanza de Bianchini afferma che Gesù sta per ritornare).

Non c'è bisogno di dire che i contenuti di queste rivelazioni private (visioni e messaggi) sono da prendere con le dovute cautele, anche perché non è sempre facile discernerne esattamente gli aspetti simbolici da quelli letterali. Tuttavia non si può escludere che in un futuro prossimo possa esserci realmente un qualche tipo di manifestazione visibile di Gesù, forse sotto forma di qualcosa di simile a delle apparizioni, come sembrerebbe indicare anche Maria Esperanza. Tale possibilità per altro non è in contrasto con il Magistero della Chiesa. Ma poiché, in mancanza di indicazioni più chiare sul significato di queste profezie, si rischia di ragionare per pure congetture, preferiamo non addentrarci in un esame più approfondito dei contenuti di tali rivelazioni.

Per cui, riassumendo:

- è plausibile supporre che durante l'Era di Pace si realizzi con una certa "compiutezza" il Regno di Cristo, ma in ogni caso non in maniera perfetta, come invece avverrà dopo il Giudizio Generale, nell'eternità;
- la prospettiva suggerita dalle rivelazioni private di un prossimo Regno di Cristo sulla terra (che si realizzi nel tempo, nella storia), è ammissibile solo nella misura in cui non contempla una presenza fisica di Gesù
(cioè una presenza corporea, in carne ed ossa per così dire. La presenza "fisica" di Gesù nel mondo in realtà si manifesta già ora nell'Eucarestia. E' questa l'unica forma in cui il Corpo di Cristo sarà "fisicamente" presente fra di noi fino alla fine del mondo).

Questo Regno, per adesso ancora terreno, sarà "preludio della vita beata del Cielo":

"Questo nuovo Regno sarà il Regno della pace, dell’amore, della concordia sulla terra, preludio della vita beata del Cielo"

14 giugno 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [19]

 

Questo Regno sarà caratterizzato dal trionfo della Chiesa Cattolica  (che porterà alla conversione di tantissimi non credenti e fedeli di altre religioni) e dall'affermarsi del periodo di pace più lungo e grandioso che l'umanità abbia mai conosciuto.

Questa tesi sembra trovare riscontro per esempio nei messaggi di Heede (approvata dal vescovo locale):

"Figlia mia, Io verrò presto, molto presto...Io vengo, e con me verrà la pace. Con un piccolo numero di eletti edificherò il Mio regno. Questo regno verrà repentinamente, più presto di quel che si crede."

1945, messaggio di Gesù alle veggenti di Heede [6, 37]

 

Proprio perché durante l'Era di Pace questo Regno di Cristo si realizzerà "in maniera imperfetta", il peccato continuerà ad esistere, e questo anche se per tutto questo periodo Satana resterà "incatenato" e quindi incapace di sedurre gli uomini.

Basandoci sempre sulle rivelazioni private possiamo ipotizzare che Gesù porterà a compimento il Suo disegno intervenendo nel mondo in maniera diretta, in due modi: 1) come Giudice e 2) attraverso una nuova effusione potente del Suo Spirito.

1) Gesù interverrà come "Giudice Giusto", quando per misericordia dei giusti manderà il "Grande Castigo" (tuttavia, come abbiamo visto, questa profezia dovrebbe essere condizionata) che servirà a separare le "pecore dai capri", eliminando i suoi nemici per stabilire la pace, la giustizia e l'autorità della Chiesa nel mondo. 

E' lo stesso intervento a cui sembrerebbe riferirsi la Madonna quando, parlando della venuta di suo Figlio, dice a Santa Faustina Kowalska

"…tu devi parlare al mondo della Sua grande Misericordia e preparare il mondo alla Sua seconda venuta. Egli verrà non come Salvatore misericordioso, ma come Giudice Giusto. Oh, quel giorno sarà tremendo! E' stato stabilito il giorno della giustizia, il giorno dell'ira di Dio davanti al quale tremano gli angeli"  [35]

(N.B.: Tuttavia molti esperti ritengono che questo passo del Diario di Santa Faustina potrebbe riferirsi invece al Giudizio Generale di Cristo, alla fine del mondo. Ma basandosi su questa interpretazione diventa allora difficile comprendere il senso dell'espressione "giorno dell'ira di Dio", se riferita al Giudizio Finale).

 

Non a caso in diverse rivelazioni il Grande Castigo viene paragonato a un "Giudizio in piccolo". Se ne fa cenno anche a Heede dove, come abbiamo visto, Gesù nello stesso messaggio parla anche di una Sua imminente venuta:

"Io sono molto vicino; la terra tremerà... Sarà terribile. Un Giudizio in piccolo."

1945, messaggio di Gesù alle veggenti di Heede [6, 37]

 

E come abbiamo già visto anche Padre Nectou in una sua profezia parla di un "piccolo Giudizio Generale".

2) Gesù interverrà effondendo il Suo Spirito su tutte le genti. E' il concetto di "Seconda Pentecoste" o "Nuova Pentecoste" che troviamo in molte rivelazioni, alcune delle quali anche approvate dalla Chiesa. Eccone solo alcune fra le tante:

"Manderò lo Spirito Santo per rinnovare la faccia della terra e sarà come una seconda Pentecoste"

25 gennaio 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [36]

 

"Ora il mondo sta andando in rovina... Per questo è necessaria una Nuova Pentecoste, una nuova ondata di FUOCO DI SPIRITO SANTO, che con il suo calore penetri e riscaldi i cuori degli uomini"

5 dicembre 1974, messaggio di Gesù a Madre Carolina Venturella, Italia [38]

 

Anche secondo la Venerabile Magdalene Porzat, sarà Maria a preparare il Regno di Cristo sulla terra nella Sua Chiesa Trionfante:

"Maria viene per preparare il posto per Suo Figlio nella Sua Chiesa Trionfante…E’ la casa di Dio sulla terra che si purificherà e si preparerà per ricevere l’Emmanuele. Gesù Cristo non può tornare in questo tugurio che è il mondo.

XIX secolo, profezia della Ven. Magdalene Porzat [15]

 

Considerando le numerose e importanti apparizioni mariane di questi due secoli, e in particolare quelle degli ultimi anni, si può comprendere bene la fondatezza e l'attualità di questo messaggio, che pure risale a due secoli fa. Maria effettivamente in questi anni sta venendo nel mondo per preparare la Chiesa di Cristo, perché questa alla fine trionfi nel Trionfo del suo Cuore Immacolato.

Gesù in un messaggio a Emmanuel Segatashya, uno dei veggenti di Kibeho, indica uno dei segni precursori della Sua venuta.

"…Il mondo è pieno di odio. Voi riconoscerete il momento del Mio ritorno quando vedrete scoppiare le guerre di religione. Quando vedrete accadere questo, sappiate che sto per arrivare"

1981-1988, messaggio di Gesù a Emmanuel Segatashya, Kibeho Ruanda  [3]

(N.B.: Emmanuel Segatashya non è fra i tre veggenti di Kibeho approvati dal Vescovo - Alphonsine Mumureke, Anathalie Mukamazimpaka e Marie Claire Mukangango)

 

Questa indicazione, che proviene da un'apparizione approvata dalla Chiesa (è opportuno ricordarlo), è estremamente importante e deve farci riflettere. Alla luce di questo messaggio di Kibeho dobbiamo ammettere che se consideriamo la feroce offensiva terroristica del fondamentalismo islamico scatenatasi con una violenza inaudita proprio in questi anni e i tragici conflitti inter-religiosi (in prevalenza tra musulmani e cristiani) che hanno insanguinato numerosi paesi asiatici e africani (cfr. Conflitti e persecuzioni minacciano il futuro del mondo), non possiamo escludere che il tempo del Suo ritorno sia davvero molto vicino.

Per il momento preferiamo non dilungarci oltre sul tema dell'imminenza del Ritorno di Cristo. Ci limitiamo a dire che dobbiamo essere consapevoli di questa possibilità e sempre vigili per non essere trovati impreparati. Ma dobbiamo comunque aver ben presente che quella dell'imminente Ritorno di Gesù è pur sempre una tesi basata sullo studio delle rivelazioni private e non un insegnamento della Chiesa. Infatti la Chiesa su questo aspetto non si è pronunciata ufficialmente e per altro tende a mantenere su di esso un atteggiamento prudente, una prudenza quanto mai saggia e opportuna in un campo così aleatorio e pieno di zone d'ombra come questo. Tuttavia bisogna anche dire che vari teologi, mariologi ed esegeti cattolici, da tempo hanno iniziato a discutere seriamente di questa possibilità. E lo stesso Papa Giovanni Paolo II durante il suo pontificato ha accennato più volte, in vari discorsi e documenti ufficiali, all'imminenza di un "tempo di primavera" (Redemptoris missio, 86) per la Chiesa, un grande rinnovamento che il mondo vivrà in un futuro non lontano, nella prospettiva escatologica del ritorno del Signore, a cui "noi siamo chiamati a prepararci... nella preghiera e nell'attesa vigilante... impariamo come essere pronti a comparire davanti a Cristo, nell'ora del suo ritorno glorioso" (Angelus del 8/12/1997). 

Sempre a proposito del ritorno di Cristo, il Santo Padre ha detto: "...siamo ora nel tempo dell'attesa, operosa e vigilante, del ritorno glorioso di Cristo. Il nostro spirito, animato da viva speranza, gioisce ed invoca: "Vieni, Signore Gesù". E la risposta, consegnata nel libro dell'Apocalisse, colma di gioia il nostro cuore come quello di ogni credente: "«Sì, verrò presto!». Amen!" (cfr Ap 22,20)" (Omelia del 24/05/1998). 

Ed ancora, in una lettera al Metropolita di Kyiv il Papa ha scritto: "...voglia il Signore concederci la consapevolezza della comune partecipazione all'ansia per l'unità tra tutti i cristiani. Essa è indispensabile perché l'annuncio del Vangelo risuoni con rinnovato slancio in tutto il mondo, sino al momento in cui spunti il giorno, da tutti aspettato, del gioioso incontro con Cristo Risorto, Signore dell'Universo" (Lettera a Sua Beatitudine Volodymyr, Metropolita di Kyiv; 26/03/2001).

Un'altra questione molto controversa è quella dell'imminenza del tempo dell'Anticristo. Diverse recenti rivelazioni private annunciano che la manifestazione dell'Anticristo sarebbe prossima, e sembrerebbero per altro suggerire che si verificherà prima dell'Era di Pace, contraddicendo così, almeno apparentemente, le profezie di numerosi mistici approvati dalla Chiesa. Infatti da rivelazioni certamente più attendibili, provenienti da santi, beati e venerabili, si arguisce chiaramente che il tempo dell'Anticristo verrà dopo l'Era di Pace e non prima. Ciò concorda anche con i Padri della Chiesa quando affermano che l'Anticristo arriverà alla fine del mondo, poco prima della Parusia di Cristo. Sebbene la Chiesa non si sia pronunciata in maniera definitiva su molte delle questioni che riguardano il tempo dell'Anticristo, essa insegna che egli arriverà subito prima della Parusia del Signore, alla fine del mondo. Quindi sostenere che il tempo dell'Anticristo è alle porte significa affermare implicitamente che siamo prossimi alla fine del mondo, cosa che come abbiamo visto non trova riscontro nella stragrande maggioranza delle rivelazioni approvate e di quelle ritenute autentiche dagli esperti.

Per la verità la tesi di un anticristo prima dell'Era di Pace potrebbe essere anche plausibile, ma solo se significasse che questo anticristo sarà un precursore dell'Anticristo propriamente detto (ossia l'"uomo iniquo, figlio della perdizione" [2 Tess.2,3] che otterrà il dominio del mondo poco prima della Parusia di Cristo). 

Insomma, se ci sarà davvero un anticristo prima dell'Era di Pace si tratterà di un altro di quei tanti oppositori di Cristo che l'umanità ha visto affermarsi alla ribalta della storia in questi duemila anni. Potrebbe anche non essere necessariamente una persona, potrebbe anche trattarsi di un'organizzazione, un movimento, oppure un'entità politico-economica che, quando le condizioni saranno favorevoli, tenterà di ottenere il dominio su tutto il mondo, imponendo leggi che saranno contrarie a quelle di Dio. E qui emerge un parallelismo con la "Bestia" dell'Apocalisse di Giovanni (cfr.: Ap. cap. XIII) che impone a tutti gli abitanti della terra di adorarla e di ricevere il suo marchio. Alcuni studiosi riferiscono questo passo dell'Apocalisse già al nostro presente, individuando nelle due "Bestie" la rappresentazione simbolica di alcuni dei regimi totalitari e atei che si sono affacciati alla ribalta della storia recente. Altri vi hanno visto invece la degenerazione di quel sistema capitalistico che governa le nostre società e che è padre delle forme più deteriori ed esasperate di consumismo e di materialismo, a tutti noi oggi ben note.

Padre Livio Fanzaga sostiene che il "drago" del capitolo XII dell'Apocalisse (cioè Satana) agisce nella storia (e oggi più che in ogni altra epoca) attraverso due grandi forze che operano da una parte alla diffusione di una visione materialistica della vita che porta i cristiani all'apostasia, dall'altra alla diffusione dell'odio nel mondo per poterlo portare alla rovina. E secondo Padre Livio le due Bestie dell'Apocalisse non sono altro che la rappresentazione di queste due grandi forze storiche [39].

Padre Livio sembra quindi identificare nelle due Bestie in maniera generica le forze storiche del male, che si oppongono a Dio. Ma è certo che dietro queste forze, oggi più che mai operanti e imperanti nel mondo, ci sono movimenti e organizzazioni che per secoli hanno lavorato in maniera sotterranea per sovvertire il Cristianesimo. Molti studiosi a questo proposito parlano esplicitamente di piani e cospirazioni di matrice massonica che sono stati portati avanti nella massima segretezza per secoli. Ed è significativo che in alcuni messaggi mariani ricevuti da Don Stefano Gobbi sotto forma di locuzioni, si identifichino le due Bestie dell'Apocalisse nelle logge massoniche e nella Massoneria ecclesiastica.

E' opinione diffusa che sia stata proprio la Massoneria ad ispirare, direttamente o indirettamente, gran parte delle ideologie atee e materialiste che si sono affermate negli ultimi due secoli nel mondo. L'affermazione dell'Illuminismo nella cultura moderna (a partire dal XVIII secolo) è stata la prima grande vittoria di queste forze occulte che, ridimensionando il primato della fede e incoraggiando un razionalismo antidottrinale, miravano a spodestare il teocentrismo dalla cultura fino ad allora dominante. Le società segrete massoniche hanno certamente ispirato e propagandato gli ideali illuministici del XVIII e XIX secolo, ideali che hanno influenzato profondamente, nell'800 ma soprattutto nel '900, ogni aspetto della civiltà moderna: cultura, politica, scienza, economia, ecc.. Anche il socialismo e il capitalismo affondano le loro radici in quegli ideali. Nel corso del XX secolo quegli stessi principi proposti dall'Illuminismo - evolutisi e diramatisi nel frattempo in una miriade di nuove dottrine filosofiche e ideologiche - sono poi sfociati nella tragica disavventura totalitaria del comunismo da una parte e nella follia razzista del nazionalsocialismo germanico dall'altra parte. E anche la Chiesa ha dovuto fronteggiare nel secolo scorso nuovi movimenti ecclesiali ultraprogressisti e neoeretici che aspiravano a riformarne la dottrina partendo dalle "nuove conquiste" del pensiero illuminista. Tra questi movimenti c'era il modernismo. Il modernismo mirava ad una conciliazione tra il pensiero cattolico e quello laico moderno con una grande apertura ai nuovi progressi della scienza e della filosofia. Alcuni tentativi estremi di conciliare la dottrina della Chiesa con le esigenze razionalistiche e sociali della cultura moderna, indussero nel 1907 la Santa Sede a condannare questo movimento.

Le società segrete massoniche con la propagazione dei principi illuministici puntavano in ultima analisi a distruggere il Cristianesimo e in generale la fede in Dio. Tali principi, che pure hanno il merito di aver affermato il rispetto per la ragione umana e per la libertà religiosa, in realtà erano fondati su un substrato antireligioso e anticlericale.

Molto eloquenti sono le parole di Papa Leone XIII nella sua Enciclica Humanus Genus [40], dove scrive:

"[...] si scorge chiaro abbastanza, che sia e che voglia la setta Massonica. I suoi dogmi ripugnano tanto e con tanta evidenza alla ragione, che nulla può esservi di più perverso. Voler distruggere la religione e la Chiesa fondata da Dio stesso, e da Lui assicurata di vita immortale, voler dopo ben diciotto secoli risuscitare i costumi e le istituzioni del paganesimo, è insigne follia e sfrontatissima empietà.
[...] In questo pazzo e feroce proposito pare quasi potersi riconoscere quell'odio implacabile, quella rabbia di vendetta, che contro Gesù Cristo arde nel cuore di Satana.
[...] Si ha da fare con un nemico astuto e fraudolento che, blandendo popoli e monarchi, con lusinghiere promesse e con fini adulazioni entrambi ingannò. Insinuandosi sotto specie di amicizia nel cuore dei Principi, i Frammassoni mirarono ad avere in essi complici ed aiuti potenti per opprimere il Cristianesimo".

 

In quest'ottica di attacco sistematico al Cristianesimo protrattosi lungo i secoli, diventa allora credibile la tesi che nelle "Bestie" dell'Apocalisse sia rappresentata proprio la Massoneria, con le sue influenze culturali esercitate nel pensiero moderno e con tutte le sue diramazioni e infiltrazioni nel mondo politico ed economico - e perché no, anche ecclesiale. E se ciò fosse vero vorrebbe dire che l'umanità già da tempo è sotto il giogo infernale delle Bestie dell'Apocalisse, anche se fortunatamente ancora non siamo in presenza di una dittatura su scala mondiale. 

D'altro canto non è da escludere completamente la possibilità dell'affermazione di un regime autoritario su scala planetaria prima dell'Era di Pace (anche se comunque appare certo che non sarà governato dall'Anticristo, che arriverà invece, come abbiamo visto, poco prima della fine del mondo). Tuttavia le profezie più accreditate non sembrano prevedere uno scenario di questo tipo, quanto meno non prima della fine dell'Era di Pace.

La setta degli Illuminati è considerata come la più pericolosa deviazione della massoneria iniziatica. L'ordine degli Illuminati fu fondato dal principe Jean Adam Weishaupt nel 1776. Gli Illuminati, secondo molti, sono i continuatori dei disegni templari. Dopo la distruzione del loro ordine, si infiltrarono nella Massoneria ufficiale. Cadet-Gassicourt nel suo libro "Le Tombeau de Jacques de Molay" affermava che l'obiettivo degli Illuminati, contenuto nel loro giuramento, era quello di abbattere l’autorità della monarchia, abolire il potere secolare del Papa e fondare una Repubblica Universale - quella che noi ai giorni nostri chiameremmo "governo mondiale". E gli Illuminati, secondo molti studiosi, da diversi secoli starebbero tramando in gran segreto per realizzare con ogni mezzo l'instaurazione di questo governo mondiale. E non sono pochi a intravedere nei concetti di globalizzazione e di Nuovo Ordine Mondiale, di cui oggi si fa un gran parlare, i prodromi di questo regime.

Gli Illuminati sarebbero pericolosamente attivi ancora oggi. Secondo Ted Gunderson, funzionario FBI di Los Angeles, gli Illuminati oggi sarebbero presenti a livello internazionale, ma sono particolarmente attivi soprattutto negli Stati Uniti con una rete satanica in tutto il paese. I vari gruppi satanici sono in collegamento e ricevono ordini dagli Illuminati che hanno mantenuto nel tempo l'assoluta segretezza della loro organizzazione.

Già da questi brevi accenni si può desumere che non è tanto peregrina l'ipotesi, avanzata da diversi studiosi, che l'avvento dell'Anticristo stesso, dopo l'Era di Pace, sarà in qualche modo voluto e preparato da queste società segrete che agiscono in nome di Satana. Esse già oggi starebbero preparando la strada per "il figlio della perdizione", proprio attraverso la realizzazione del progetto di un unico governo mondiale.

Ritornando alle rivelazioni private, è opportuno ribadire ancora una volta che dobbiamo essere particolarmente cauti nel considerare le profezie che annunciano l'imminenza del regno dell'Anticristo, le quali, come abbiamo già visto, sono decisamente improbabili. E tuttavia, in mancanza di certezze in questo campo, non deve mai venir meno da parte nostra una continua vigilanza sui segni dei tempi. Va detto che su gran parte di queste rivelazioni private la Chiesa non si è ancora pronunciata, mentre alcuni di questi mistici/veggenti che ne parlano non sono riconosciuti dalla Chiesa. A questo proposito si consulti anche il documento: I casi che attualmente la Chiesa non riconosce come soprannaturali.

Preferiamo non dilungarci ulteriormente su questo tema. Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a consultare:

- L'Anticristo nella Tradizione e nelle rivelazioni private (L'Anticristo arriverà prima o dopo l'Era di Pace? La manifestazione del "figlio della perdizione" è davvero prossima?)
- I passi principali nel Vecchio e nel Nuovo Testamento che riguardano gli "Ultimi Tempi" - L'anticristo
- Gli Ultimi Tempi nella Tradizione della Chiesa.

 

Conclusioni

Come abbiamo visto i motivi di preoccupazione per il futuro del mondo non mancano, e la cronaca sembra fornircene ogni giorno di nuovi. Ma al di là della presa d'atto di una situazione obiettivamente grave, è sbagliato farsi prendere dal pessimismo. Chi ha la fede non deve mai dimenticare che è comunque la speranza il sentimento che deve animare il vero cristiano, nella certezza che Dio è Signore dell'universo; tutto è sotto il Suo controllo, Lui e solo Lui è arbitro delle sorti del mondo.

Affinché l'umanità possa evitare i castighi preannunciati nei messaggi della Madonna e di Gesù bisogna che il Trionfo del Cuore Immacolato avvenga prima nei nostri cuori. Dobbiamo avere nei nostri cuori l’innocenza del Cuore Immacolato perché la pace possa arrivare. L’amore deve annullare ogni dissidio, ogni interesse personale, e deve riconciliarci con Dio e con i nostri fratelli. Il Trionfo del Cuore Immacolato è già iniziato in coloro che vivono nei loro cuori i messaggi di conversione, preghiera e amore della Madonna, sforzandosi ogni giorno di diventare santi e di piacere a Dio, cercando di imitare con i propri cuori il Cuore Immacolato di Maria.

In ogni caso anche se dovessero attenderci tempi di tribolazione, non dobbiamo avere paura, non dobbiamo vivere con apprensione l'attesa del futuro. Dobbiamo prepararci ad accettare ciò che Dio manderà e ogni possibile sacrificio che ci verrà chiesto. I sacrifici che Dio chiederà oggi ai suoi figli serviranno per distruggere il potere del "drago" e assicurare alle future generazioni la pace. Dobbiamo affidarci al Cuore Immacolato di Maria e lasciare che sia lei a guidarci, proteggendoci sotto il Suo manto dagli assalti del maligno. Dobbiamo essere i suoi fedeli soldati in questa guerra decisiva, armati di quel Rosario che sconfiggerà e legherà Satana per un tempo indefinito, conducendoci così al tempo tanto agognato della Pace.

 

 

 

Consulta anche i seguenti approfondimenti:

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Conflitti e persecuzioni minacciano il futuro del mondo

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - I mali di un mondo che si oppone a Dio e all'Autorità della Chiesa

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Catastrofi naturali, malattie, carestie e povertà

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Follia omicida

 

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Note:

3) "The Thunder Of Justice" di Ted and Maureen Flynn, MaxKol Communications, Inc;

6) "Trial, Tribulation and Triumph" di Desmond A. Birch, Queenship Publishing;

15) "The Prophets And Our Times" di Padre Gerald Culleton, Tan Books;

19) "La Puerta del Cielo" di Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA [con Imprimatur];

20) "Catholic Prophecy" di Yves Dupont, Tan Books;

30) "The Christian Trumpet", Padre Pellegrino; Thos B. Noonan & Co., Boston USA 1873;

31) Costituzione Pastorale Gaudium et Spes, sulla Chiesa nel mondo contemporaneo;

32) Catechesi di Giovanni Paolo II all'udienza generale di mercoledì 23 settembre 1998;

33) Catechesi di Padre Livio Fanzaga, andata in onda su Radio Maria il 28/10/02. La catechesi è ispirata al suo libro: "La donna e il drago. I giorni dell'apocalisse", Edizioni SugarCo.;

34) "The Warning", Padre Philip Bebie C.P., The 101 Foundation Inc. - 1986;

35) Diario di Suor Faustina Kowalka, "La Misericordia Divina nella mia anima", Libreria Editrice Vaticana;

36) "La Gran Cruzada del Amor", Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA [con Imprimatur];

37) "El Tiempo de los Tiempos", José Gregorio, Ediciones Paulinas - 1989;

38) "Potenza Divina d'Amore", Padre Davide De Angelis [con Imprimatur];

39) Catechesi di Padre Livio Fanzaga, andata in onda su Radio Maria il 29/10/02. La catechesi è ispirata al suo libro: "La donna e il drago. I giorni dell'apocalisse", Edizioni SugarCo.;

40) Lettera Enciclica di Papa Leone XIII "Humanus Genus", 20 aprile 1884.

 

A cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - 2002. Ultimo aggiornamento: gennaio 2005  |  Versione integrale di questo articolo
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